Biassono, 4 Gennaio 2012
4 gennaio 2012 Biassono – Sala Civica
Ogni anno si commemora la fucilazione di quattro giovani partigiani avvenuto il 3 gennaio 1945 a Valaperta, frazione di Casatenovo. All’iniziativa partecipano i Comuni di Biassono, Arcore, Missaglia, Valaperta e Bellano. Quest’anno, Comune capofila per le celebrazioni è stato Biassono. L’Anpi di Biassono ha proposto in particolare l’iniziativa del 4 gennaio con la presentazione in Sala Civica della mostra “Brianza Partigiana” tenuta da Emanuela Manco dell’ANPI Provinciale Monza e Brianza – tra i curatori della mostra - e l’intervento dei giovani ricercatori di storia locale Ilaria Giovanzana ed Alessandro Panzeri sul tema “La Resistenza in Brianza ed i fatti di Valaperta”
Antonella Tremolada dell’Anpi di Biassono ha presentato i relatori sottolineando come, al di là del pur doveroso “rituale” per ricordare gli eventi e i caduti, “la Resistenza non sia solo memoria del passato ma esercizio del presente!”.E’ intervenuto il vice sindaco Luciano Casiraghichiedendo al pubblico di alzarsi in piedi mentre pronunciava i nomi dei caduti.
Emanuela Manco ha illustrato il lavoro di elaborazione della mostra – esposta in Sala Civica fino al 12 gennaio – il cui obiettivo è di restituire ad un territorio – la Brianza appunto – che a prima vista può sembrare marginale nel movimento resistenziale nazionale, il riconoscimento che gli compete, attraverso i volti e le storie delle e dei resistenti, per il forte contributo dato alla liberazione del nostro paese.
Ilaria Giovanzana ha raccontato cosa accadde a Biassono dopo l’8 settembe del 1943 attraverso la storia di Don Consonni, che diede protezione e rifugio ai renitenti e dei biassonesi Livio Cesana ucciso dai fascisti il 25 ottobre 1944, e di Mario Villa fucilato a Valaperta il 3 gennaio 1945 insieme a Nazzaro Vitali di Bellano, Natale Beretta e Gabriele Colombo di Arcore.
Alessandro Panzeri, autore del libro “Il comandante “Sam” – Franco Manzotti e i partigiani di Casatenovo”, ha contestualizzato periodo storico e territorio per raccontare poi gli eventi di Valaperta di quell’inverno ’45 culminati con l’incendio di cascine e stalle e la fucilazione dei quattro giovani antifascisti.
Sono poi seguiti diversi interventi del pubblico presente – numeroso nonostante il periodo festivo – che hanno piacevolmente sorpreso relatori e organizzatori per attenzione, curiosità, voglia di discutere e di raccontare. In particolare un intervento ha chiesto all'amministrazione comunale di porre una targa in Via Verri, nel punto dove c'era la trattoria di Livio Cesana.