Provincia di Monza e Brianza

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In occasione della giornata internazionale della donna, l’ANPI di Villasanta e di Arcore, i comitati COOP Lombardia di Arcore e Villasanta, e La Casa dei Popoli organizzano per sabato 3 marzo “Memoria Indifferente, le Donne della Resistenza”, una narrazione a fumetti messa in scena per la prima volta da Gianluca Foglia “Fogliazza” a Parma nel 2008 e poi riproposta in diverse città quali Roma, Reggio Emilia, Ancona, Firenze, Torino e adesso Villasanta.

“Memoria Indifferente” è un racconto in cui parole, fumetti e musica si fondono insieme per raccontare, anzi trasmettere sarebbe la parola migliore, la Storia con la S maiuscola, tanto per intenderci quella narrata proprio dalle persone che questa Storia l’hanno costruita, vista con i propri occhi e sentita con le proprie orecchie.

E così Fogliazza ha incontrato ciascuna di queste donne protagoniste della Resistenza e ha dato loro voce, inserendo i racconti in un contesto insolito come quello del fumetto che oltre a possedere la capacità di trasferire in maniera semplice e immediata sensazioni e ricordi che un libro di storia non è in grado di trasmettere, è anche un mezzo privilegiato per avvicinarsi ai più giovani e cercare di coinvolgerli in un’analisi critica di queste vicende.

Per Fogliazza questa idea nasce per caso sei anni fa, quando si mette in contatto con alcune donne che a loro tempo erano state partigiane, con l’unico scopo di disegnarne i volti. Ma sin dal primo incontro il suo lavoro prende tutta un’altra piega, e da disegnatore Fogliazza diviene piano piano il confidente, la persona a cui queste donne si aprono e come un fiume in piena iniziano a raccontare aneddoti e storie personali ambientate appunto durante la Resistenza italiana quando scelsero in maniera libera e consapevole di diventare partigiane, nonostante la consapevolezza che sarebbero rimaste sempre e comunque all’ombra dei combattenti uomini.

Purtroppo in sala non sarà presente nessuna delle dieci protagoniste della narrazione, però dice Fogliazza “i loro volti saranno lì presenti, nei disegni eseguiti durante i nostri incontri, in modo che ognuno possa comprendere che la storia è fatta da persone vere, non soltanto da monumenti e piazze intitolate ai caduti”.