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Mostre tematiche:
Una breve rassegna di mostre, consultabili online, scaricabili, oppure da prenotare se si ha disposizione uno spazio espositivo.

"BRIANZA PARTIGIANA" - Ricordare, progettare il futuro

"Brianza Partigiana” è una Mostra in 26 pannelli che racconta la storia coraggiosa della Resistenza brianzola e del grande contributo di intelligenza organizzativa, di sacrificio, di deportazione e di vite umane che i brianzoli hanno dato alla Resistenza italiana. Una lotta clandestina difficile che ha visto i Resistenti impegnati nella costruzione di una fitta rete di cospirazione, di propaganda e di costruzione del consenso popolare alla lotta contro i nazisti e fascisti e nell’assistenza logistica alle Brigate partigiane in montagna, nelle fabbriche e nelle città, dai giorni cupi e pericolosi degli scioperi e delle azioni armate dei GAP e delle SAP fino ai giorni della Liberazione.

Gratuitamente si può scaricare il pdf della mostra alla sezione “dettagli”.
I curatori della mostra sono disponibili, se richiesto, alla presentazione della mostra.

Caratteristiche: consultabile online | scaricabile | pannelli prenotabili per spazio espositivo

A cura di: ANPI - comitato provinciale Monza e Brianza

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GLI EROI SON TUTTI GIOVANI E BELLI
Un percorso documentario sulla Resistenza per biblioteche, scuole e Comuni


In occasione del 70° della Liberazione, la mostra “Gli eroi sono tutti giovani e belli”, promossa e organizzata da FIAP, Anpi Milano, Anpi Monza e Brianza, Camera del Lavoro metropolitana di Milano, Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Fondazione Aldo Aniasi e Fondazione Elio Quercioli, intende ricostruire attraverso l’intreccio di fonti di varia tipologia – documenti d’archivio, fotografie, materiale a stampa – i fatti e la memoria dei soggetti, uomini e donne, che hanno manifestato, dopo l’8 settembre 1943, in modi e forme diverse, il proprio dissenso al regime di Salò e all’occupazione nazista, contribuendo all’affermazione in Italia di una Repubblica democratica. Lo scopo è quello di rendere fruibile alla cittadinanza e soprattutto alle nuove generazioni il patrimonio delle idee che hanno fortemente connotato la cultura politica antifascista alla base della nostra Carta costituzionale, rafforzando il legame tra identità, memoria e storia. La mostra si caratterizza per due aspetti in particolare: l’impostazione storico-didattica che si traduce in una puntuale contestualizzazione dei fatti storici che consente di comprendere con maggiore chiarezza non solo i nessi causali tra gli eventi, ma anche cesure e discontinuità tra la visione di società e Stato disegnati dal regime fascista – espressa , per esempio nelle “leggi fascistissime” – e quella disegnata dalla Resistenza; la scelta di rappresentare tutte le forme in cui la Resistenza si è espressa, da quella armata a quella civile, un’opposizione, cioè, senz’armi, capace di sottrarre autorevolezza e legittimità all’occupante e alle sue regole e che ha coinvolto moltissime donne ma anche tanti uomini (...)

Caratteristiche: pannelli prenotabili per spazio espositivo

A cura di: ANPI - comitato provinciale Monza e Brianza

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Anche in Italia... i campi di concentramento fascisti

In occasione del Giorno della Memoria 2023 la sezione ANPI di Villasanta “Albertino Madella” ha realizzato questa mostra, dal titolo “Anche in Italia... I campi di concentramento fascisti”.
La motivazione che ci ha condotto a questa scelta è stata che ci siamo resi conto che si tratta di un argomento ancora poco conosciuto e poco esplorato, di cui pochi sono informati.
Siamo partiti infatti dalla considerazione che molto poco si conosceva su questo argomento.
E credendo vivamente nell’importanza della conoscenza dei fatti, prima ancora che della conservazione della loro memoria, ci siamo avventurati in un lavoro che è stato in primis un lavoro di ricerca, di documentazione, di lettura di tutto il materiale che siamo riusciti a reperire.
E grazie al prezioso supporto di Giuseppe Origgi che ci ha guidato in questo percorso, siamo arrivati alla realizzazione di questo lavoro.
Si tratta indubbiamente di un lavoro parziale, che non ha assolutamente la pretesa di essere esaustivo della materia.
Ci piace pensare che questo lavoro possa essere in futuro integrato man mano che gli studiosi di questo periodo storico e di questo tema troveranno altri documenti, raccoglieranno altre testimonianze indirette e potranno aggiungere altri tasselli a questa parte di storia che ha riguardato il nostro paese durante il ventennio della dittatura fascista e di cui si conosce così poco.
Con questa ricerca abbiamo voluto evidenziare la numerosità dei campi in Italia, la loro diffusione capillare sul territorio, le diverse tipologie di campi, anche il fatto che spesso diverse tipologie si sommavano in un unico luogo… e del fatto che della maggior parte di questi luoghi se ne ignori l’esistenza e di conseguenza si stiano perdendo le tracce e la memoria non solo dei luoghi che ma anche e soprattutto dei tristi accadimenti che in quei luoghi si sono verificati.
Quindi, con sincero interesse, ci siamo lanciati in questo lavoro: la motivazione ed insieme l’obiettivo sono quelli di far conoscere, di aumentare la diffusione di alcune informazioni su alcuni campi esistiti in Italia.
Ci auguriamo quindi che la visione di questa mostra possa essere di stimolo ai visitatori e ai lettori nel voler continuare a conoscere, a non voler dimenticare, ad agire perché i soprusi, le ingiustizie, le sopraffazioni, e le nefandezze subite da tutti coloro che hanno vissuto la tremenda esperienza della reclusione in un campo – di qualsiasi tipo di campo si tratti - non siano accaduti invano, ma possano continuare ad essere un monito affinché ciò che è accaduto non si ripeta mai più.

Caratteristiche: consultabile online | scaricabile | audioguide | pannelli prenotabili per spazio espositivo

A cura di: ANPI - sezione "Albertino Madella" - Villasanta

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LIBERE SEMPRE! Le donne della Resistenza in Brianza

Il 25 aprile l'Italia festeggia la Liberazione dal nazifascismo. Le donne che fecero la Resistenza, però, sono state a lungo poste dietro le quinte della storia, quasi comparse: donne crocerossine, buone a pedalare, smistare viveri, portare aiuti al partigiano in montagna, spinte dall'istinto materno più che da un ideale. Ma queste azioni, ritenute “minori”, non le hanno certo protette da arresti, torture, deportazioni e uccisioni. Le partigiane sono state protagoniste della storia della Resistenza: contrabbandando le riunioni per incontri amicali, trasformando una militante politica in una parente sfollata, un ricercato in figlio, marito, amante. Facendo di un libro il contenitore per una rivoltella, del proprio corpo il nascondiglio di documenti, di un fiore un simbolo o un segnale. Accanto alle donne che nascondono i vivi, ci sono quelle che lavano e seppelliscono i cadaveri dei partigiani impiccati e quelle che scelgono di imbracciare le armi. Secondo i numeri ufficiali, le donne partigiane combattenti riconosciute furono 35 mila a fronte di un numero reale ben più alto, e 70 mila fecero parte dei Gruppi di Difesa della Donna. Nonostante i loro sacrifici, nei giorni successivi alla Liberazione diverse organizzazioni della Resistenza non vollero le donne in piazza a sfilare con le brigate partigiane. Si poteva esprimere loro gratitudine, ma non – ancora – il dovuto riconoscimento politico. Abbiamo voluto ricordare e rendere viva la memoria di tutte le donne che hanno fatto la Resistenza, donne che hanno lottato non solo contro il fascismo, ma contro il sessismo e il maschilismo di cui quell’epoca era intrisa e quindi da considerare doppiamente guerriere. Una battaglia non ancora conclusa.

Caratteristiche: consultabile online | scaricabile | pannelli prenotabili per spazio espositivo

A cura di: ANPI - sezione "Gianni Citterio" - Monza

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Donne e Uomini della Resistenza e della Guerra di Liberazione

In occasione del 76esimo Anniversario della Liberazione, l’ANPI Sezione “Albertino Madella”, in collaborazione e con il contributo dell’Amministrazione Comunale di Villasanta, ha realizzato questa mostra con l’intento di rendere omaggio a tutti coloro che, in ogni tempo e in ogni condizione, seppero mettere i valori di Pace, Libertà e Giustizia al di sopra di ogni cosa, persino dell’incolumità propria e dei propri cari.
È solo una piccolissima parte delle oltre 3000 biografie raccolte nel sito dell’ANPI nazionale. Siamo ben lontani dalla pretesa di essere esaustivi, tuttavia vogliamo rappresentare con questa (breve) galleria, che ci auguriamo di ampliare, le mille sfaccettature del movimento resistenziale, nel quale confluirono, trovando coesione e unità, donne e uomini di diverso ceto sociale e di differente orientamento ideale, politico persino religioso, uniti nella determinazione di riscattare la dignità del nostro Paese, offeso da un ventennio di regime fascista e da una sanguinosa occupazione militare straniera.

Caratteristiche: consultabile online | scaricabile | pannelli prenotabili per spazio espositivo

A cura di: ANPI - sezione "Albertino Madella" - Villasanta

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Adotta un partigiano

È un progetto che si propone la catalogazione, cura e la visibilità delle targhe che ricordano il sacrificio dei partigiani uccisi durante la lotta di Liberazione, nella città di Monza e in altri luoghi dove sono morti partigiani monzesi.
Con il progetto, si chiede agli iscritti all’ANPI di Monza di prendersi cura (adottare) un partigiano e di curarne la relativa targa: tenendola pulita, ponendovi fiori e/o altro, almeno una volta all’anno in concomitanza con la data in cui viene commemorato il sacrificio del partigiano adottato.
Per ogni targa viene creata una scheda che contiene sia le immagini dei Partigiani citati sia le notizie disponibili relative alle loro vicende di vita e di morte; ove possibile le schede verranno anche poste vicino alle targhe per integrare le poche informazioni normalmente riportate sulle stesse.
Non sono previsti particolari formalismi per la gestione del progetto: chiunque desideri adottare un Partigiano, lo faccia, con i propri strumenti di pulizia e abbellimento, quando può e nel rispetto della legge.

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A cura di: ANPI - sezione "Gianni Citterio" - Monza

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“La Guerra in Italia: donne, uomini e territorio“

La mostra: “La Guerra in Italia: donne, uomini e territorio” è una mostra fotografica virtuale, il cui scopo è quello di mostrare gli effetti della guerra sulle persone e sul territorio, incentrandosi sulla violenza che colpisce le vittime e sugli effetti brutalizzanti sui perpetratori.
La mostra intende raccontare la guerra in Italia, attraverso fotografie particolarmente significative, che dimostrano cosa vuol dire la violenza della battaglia e subirne le conseguenze.

Caratteristiche: consultabile online

A cura di: Fondazione Museo della Shoa. Il progetto è stato finanziato tramite il Fondo italo-tedesco per il Futuro

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“Oltre quel muro – La Resistenza nel campo di Bolzano 1944-45“

Questo il titolo della mostra documentaria realizzata da Dario Venegoni e Leonardo Visco Gilardi per conto della Fondazione Memoria della Deportazione. La mostra è stata presentata giovedì 5 dicembre presso il Teatro Cristallo di Bolzano sotto l'Alto Patronato del Capo dello Stato. Il progetto ha beneficiato di un contributo della Commissione Europea. Il progetto grafico è di Franco e Silvia Malaguti. In 26 pannelli vengono presentati per la prima volta decine e decine di documenti inediti che testimoniano di un'incessante attività clandestina che coinvolse centinaia di persone dentro e fuori il Lager di via Resia, in aperta sfida alle SS. Si tratta di fotografie, lettere e documenti reperiti in diversi archivi italiani e tra le carte personali dei familiari di molti ex deportati nel Lager.

Caratteristiche: scaricabile | pannelli prenotabili per spazio espositivo

A cura di: ANED

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STERMINIO IN EUROPA. PERCHÉ RICORDARE

“Sterminio in Europa” è il titolo di una mostra in 40 pannelli preparata dall’ANED già negli anni ’70 e periodicamente aggiornata e arricchita. Si può prenotare la mostra per esporla in occasione di manifestazioni sulla storia della deportazione.

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A cura di: ANED

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FASCISMO, FOIBE, ESODO. UNA MOSTRA DELLA FONDAZIONE MEMORIA DELLA DEPORTAZIONE

In occasione della prima “Giornata del ricordo” del 10 febbraio, stabilita dal Parlamento in memoria delle vittime delle foibe, la Fondazione Memoria della Deportazione ha preparato una mostra documentaria in 10 pannelli (dimensione 100 cm x 70) dal titolo “Fascismo, foibe, esodo”.

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A cura di: ANED

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“IN TRENO CON TERESIO OLIVELLI”, UNA MOSTRA DELL’ANED

Una mostra, realizzata da Maria Antonietta Arrigoni e Marco Savini per l’ANED di Pavia, ricostruisce le vicende dei 432 deportati del “trasporto 81”, il lungo convoglio di carri merci stipati di prigionieri partito da Bolzano il 5 settembre 1944 e arrivato due giorni dopo al lager di Flossenbürg in Alta Baviera. Tra di loro spicca la figura di Teresio Olivelli, esponente di area cattolica che è stato ricordato praticamente da tutti i superstiti, come esempio di difesa della propria e altrui umanità nel lager.

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A cura di: ANED

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“UNA MOSTRA SUL PROCESSO AI CRIMINALI DELLA RISIERA DI SAN SABBA

La realizzazione dell’esposizione Testimoni Giudici Spettatori. Il processo della Risiera di San Sabba – Trieste 1976 è stata possibile grazie ai contributi dei soci Aned della provincia di Trieste.

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A cura di: ANED

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Libere e sovrane

“Il 2016 è il 70° anniversario del voto alle donne in Italia. Nel 1946, per la prima volta nella storia del Paese, le donne votarono e furono elette, parteciparono alle elezioni amministrative, al referendum istituzionale per scegliere tra Monarchia e Repubblica, e presero parte all’Assemblea Costituente che aveva il compito di redarre la Costituzione della nuova Repubblica.
Nell’Assemblea Costituente, tra le 556 persone elette, ci furono 21 donne che parteciparono ai lavori e alle discussioni per la scrittura dei principi fondamentali della nostra democrazia.

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A cura di: Se Non Ora Quando Trentino, A.N.P.I. Rovereto-Vallagarina e Casa delle donne Rovereto

Scheda libro "LIbere e sovrane"
rassegna stampa relativa al libro
presentazione video del progetto di mostra+libro Libere e sovrane

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