Comitato provinciale Monza e Brianza

#pilloledimemoria

Temi di approfondimento

Se dopo aver seguito le indicazioni terapeutiche prescritte nelle pagine precedenti vi viene, giustamente, voglia di proseguire la cura, in modo da consolidare il vostro stato di salute, consigliamo letture e visioni che potrete pure raccomandare ad amici, parenti e, se siete insegnanti, ai vostri allievi...

I documenti sono suddivisi nelle seguenti categorie:

 Saggi    
 Letteratura (per i più piccini)    
 Letteratura (per tutti)    
 Graphic Novel    
 Documentari    
 Film (per i più piccini)    
 Film (per tutti)

Leggi del 1938 e cultura del razzismo : storia, memoria, rimozione / a cura di Marina Beer, Anna Foa e Isabella Iannuzzi. - Roma : Viella, 2010.

Il filo conduttore che lega i saggi raccolti in questo volume è l'analisi della diffusione del razzismo nell'Italia degli anni Trenta, ma anche dei vuoti di memoria dell'elaborazione italiana di questo momento decisivo della nostra storia, quando la cittadinanza è stata tolta ad una parte degli italiani e contro di loro si è attuata una persecuzione basata su criteri razziali e biologici. Le leggi del 1938 si inseriscono infatti in una cultura della razza che ha profonde radici nella cultura europea ed italiana, dalla seconda metà dell'Ottocento in avanti. Una cultura fondata sul razzismo biologico, sia pur mescolato a motivazioni «spirituali»: l'idea della supremazia della «razza bianca», l'ideologia coloniale, la misoginia, il darwinismo sociale, l'eugenetica. Una cultura che si fonda su un presupposto scientificamente falso, quello dell'esistenza delle razze. A fronte di questo, la difficoltà ad avere memoria delle leggi del 1938 - emerse all'attenzione degli storici solo nel 1988, in occasione del loro cinquantesimo anniversario - ha fatto sì che la narrazione della legislazione razzista e della sua applicazione manchi tuttora quasi interamente nella riflessione degli storici dell'arte, delle scienze e della letteratura, ma soprattutto nella divulgazione e nella manualistica. Le radici di questo silenzio nascono dalla rimozione delle responsabilità, caratteristica dell'Italia del dopoguerra: una riflessione sui vuoti della nostra memoria e del nostro senso comune ci riporta oggi alla necessità di fare infine un bilancio dei danni provocati dal razzismo nella nostra cultura e nella nostra società.

Indici del volume: www.viella.it

 

Cattiva memoria : perchè è difficile fare i conti con la storia / Marcello Flores. - Bologna : Il mulino, 2020.

Negli ultimi decenni il ruolo della memoria nella vita pubblica è cresciuto costantemente, ma in parallelo è diminuito il peso della storia nel costruire la nostra conoscenza e sensibilità del passato. Un processo accentuatosi con il sempre maggiore intervento della politica e delle istituzioni nel creare «leggi di memoria», «luoghi di memoria», monumenti, memoriali; ma anche con il contributo che i mass media, la letteratura, il cinema e la televisione danno a una lettura e ricordo del passato spesso lontani dalla coerenza di una narrazione storica rispettosa della verità. Il libro analizza questo contraddittorio e complesso rapporto tra storia e memoria, per quanto riguarda sia l'Italia e l'Europa sia un mondo sempre più globalizzato e propenso a guardare al passato in termini strumentali rispetto alle esigenze del presente.

Indici del volume: www.mulino.it

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Diventare testimoni : riflessioni e percorsi per la Giornata della Memoria a scuola / Raffaele Mantegazza. - [Azzano San Paolo] : Junior, 2014.

Dedicare un giorno alla riflessione sulla Shoah ha ancora senso? E ha senso nella scuola di oggi, multimediale, multiculturale, plurale? Il testo intende fornire una riflessione sul rischio che la Giornata della Memoria si riduca a un ritualismo poco significativo se non viene considerata come una sorta di visore critico da applicare a tutta l'esperienza scolastica dei bambini e dei ragazzi. L'idea è allora che gli scolari e gli studenti affrontino i temi relativi alla Shoah riportandoli all'attualità con una lettura critica dell'esistente (un esempio: riflettere sullo sterminio dei disabili nella Germania nazista deve portare a uno studio sulla presenza o meno di barriere architettoniche nella nostra scuola). Le proposte vengono declinate a partire dalla specificità psicopedagogica e didattica della scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado, indicando strategie e consigli differenziati per età. Il tutto è presentato in un'ottica interdisciplinare, proponendo che il 27 gennaio costituisca un'occasione per mettere alla prova programmazioni didattiche ed educative più ampie attorno ai temi-chiave della Giornata della Memoria.

Indici del volume: www.edizionijunior.com

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La shoah in Italia : la persecuzione degli ebrei sotto il fascismo / Michele Sarfatti. - 2. ed. - Torino : Einaudi, 2008.

Partendo dal significato del termine Shoah, Michele Sarfatti ricostruisce quel tragico periodo che vide annientare le vite di milioni di ebrei, ripercorre le tappe ferali della persecuzione in Europa e nel nostro Paese, e mostra come il fascismo divenne corresponsabile della Shoah in Italia. Un volume destinato innanzitutto al mondo della scuola e a coloro che desiderano un'illustrazione sintetica, ma pur sempre seria e scientificamente adeguata, di uno dei momenti più bui della nostra storia.

Recensione al volume: www.sissco.it

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Auschwitz spiegato a mia figlia / Annette Wieviorka ; traduzione di Eliana Vicari Fabris ; postfazione di Amos Luzzatto ; note all'edizione italiana di Frediano Sessi. - Torino : Einaudi, 2014.

Perchè i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perchè erano ebrei? Perchè Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perchè gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.

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Nel cantiere della memoria : Fascismo, Resistenza, Shoah, Foibe / Filippo Focardi. - Roma : Viella, 2020.

Da decenni ormai, con la fine della guerra fredda e i mutamenti dello scenario internazionale, i processi di ridefinizione delle memorie pubbliche nazionali hanno innescato in tutta Europa delle vere e proprie "guerre di memoria". In Italia, in particolare, i conflitti tra memorie contrapposte si affiancano a reiterati tentativi di ridefinizione dell'identità nazionale all'insegna della costruzione di presunte memorie condivise, alimentati da un intenso uso politico del passato. Si assiste così all'istituzione di nuove date del calendario civile, come la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah e il Giorno del Ricordo per quelle delle foibe; al confronto fra revisionismo e anti-revisionismo su fascismo e Resistenza; a un dibattito sui crimini di guerra italiani nelle colonie e nei territori occupati durante il secondo conflitto mondiale; e all'impegno in prima persona dei presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano, Mattarella) nel costruire una memoria pubblica nazionale lungo l'asse Risorgimento, Grande guerra, Resistenza, Unione Europea. Ma, come mostra questo volume, dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è " come sempre " una più ampia posta in palio, che tocca le prospettive future della democrazia in Italia e in Europa.

Indici del volume: www.viella.it

 

Auschwitz : storia e memorie / Frediano Sessi ; con la collaborazione di Enrico Montanelli. - Venezia : Marsilio, 2020.

Chi visita oggi Auschwitz vede solo una parte di ciò che è stato e lo coglie nella sua fase finale, senza potersi fare un'idea degli scopi e delle trasformazioni che hanno portato a quel risultato. Frediano Sessi ci consegna una ricostruzione storica globale di quell'universo fisico e simbolico, in una poderosa opera, frutto di cinquant'anni di ricerche e collaborazioni con storici di tutto il mondo, ripartita in tre grandi sezioni. La prima ripercorre in modo essenziale i tratti ideologici, legislativi e amministrativi che, a partire dall'ascesa di Hitler al potere, caratterizzano il regime nazista, inquadrando il «progetto Auschwitz» nel più ampio contesto del «nuovo ordine europeo» ideato dal Reich. La seconda entra nello specifico della struttura e della vita del campo, dalle origini ai successivi ampliamenti: la scelta del sito e le caratteristiche geomorfologiche, la ricostruzione minuziosa della quotidianità nel Lager, gli alloggi e i luoghi di lavoro, i metodi di sterminio, le forme di oppressione e quelle di resistenza, i processi e le sentenze seguiti alla liberazione. La terza parte approfondisce i percorsi della memoria emersi e consolidatisi nel tempo, ponendo l'accento sulle diverse declinazioni nazionali e sulle modifiche del complesso museale, sulle testimonianze di vittime e carnefici, e sulla ricezione da parte della comunità internazionale. Uno sguardo d'insieme imprescindibile per riflettere sul perchè il campo sia ancora un termine di paragone, una matrice di linguaggio, un confine morale ma anche uno stimolo all'emulazione per le menti più deboli e impreparate. «Questa percezione di Auschwitz è il motivo che ci ha spinto a ripercorrere la sua storia, mettendo insieme non solo il prima e il durante ma anche il dopo, studiando gli aspetti materiali e quelli simbolici, ricostruendo i fatti, che sfidano la capacità della nostra immaginazione».

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Letteratura (per i più piccini):

Il volo di Sara / Lorenza Farina, illustrazioni di Sonia M.L. Possentini. - 6. ed. - Casalecchio di Reno : Fatatrac, 2019.

L'incontro lieve tra una bambina e un pettirosso è il tema di questo straordinario testo di Lorenza Farina. Se aggiungiamo il contesto storico in cui si inquadra, un campo di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, e le immagini di Sonia Possentini, ne esce un insieme di potenza e lirismo unici. Il piccolo pettirosso deciderà di portare con sè questa nuova amica dal nastro azzurro tra i capelli, perchè la Shoah e i campi di concentramento sono cosa troppo crudele per una bambina.

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Nessuna differenza?! / disegni di Matteo Gubellini. - Pian di Sco' : Principi & Principi, 2010.

Riuscite a vedere le differenze tra i disegni e le foto? Sono le stesse situazioni, bambini che alzano le inani e bambini che salgono in treno, che indossano un giubbotto nuovo o che dormono nella loro cameretta. Simili però solo in apparenza, perchè contrappongono una situazione normale e serena, che ogni bambino può incontrare oggi, nella sua vita quotidiana, ad avvenimenti orrendi che si spera e si crede non debbano più ripetersi. Situazioni a confronto, che impongono l'uso della memoria perchè, come ha detto un grande poeta "... il ventre che ha partorito quel mostro è ancora gravido!" Sta a noi riconoscere, oggi come ieri, qual è la differenza!

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Un cuore da leone / Lia Levi ; illustrazioni di Desideria Guicciardini. - Nuova ed. - Milano : Piemme, 2013.

Leo ha un segreto che i suoi amici non devono sapere: in realtà si chiama Leone, ma si vergogna di quel nome troppo impegnativo e ha deciso di abbreviarlo. Una notte, però, fuggendo dai tedeschi che cercano gli ebrei casa per casa, Leo scopre che il suo nome gli sta a pennello, perchè dimostrerà di avere un vero "cuore da leone"...

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L'albero della memoria : la Shoah raccontata ai bambini / Anna Sarfatti e Michele Sarfatti ; illustrazioni di Giulia Orecchia. - Milano : Oscar Mondadori, 2019.

Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c'è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi "tesori". Ma con l'emanazione delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori entrano in clandestinità, Samuele si deve nascondere in collina, mentre i suoi tesori rimangono nell'olivo...

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Fino a quando la mia stella brillerà / Liliana Segre ; con Daniela Palumbo ; [prefazione di Ferruccio de Bortoli]. - Milano : Piemme, 2018.

La sera in cui a Liliana viene detto che non potrà più andare a scuola, lei non sa nemmeno di essere ebrea. In poco tempo i giochi, le corse coi cavalli e i regali di suo papà diventano un ricordo e Liliana si ritrova prima emarginata, poi senza una casa, infine in fuga e arrestata. A tredici anni viene deportata ad Auschwitz. Parte il 30 gennaio 1944 dal binario 21 della stazione Centrale di Milano e sarà l'unica bambina di quel treno a tornare indietro. Ogni sera nel campo cercava in cielo la sua stella. Poi ripeteva dentro di sè: finchè io sarò viva, tu continuerai a brillare.

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La Shoah spiegata ai bambini : la misteriosa scomparsa di Aghi e Spille dalla bottega dei fili di Nuvoletta Gentile / un racconto di Paolo Valentini ; disegni di Chiara Abastanotti. - Padova : Beccogiallo, 2019.

Nella Bottega di una sarta chiamata Nuvoletta Gentile, Bottoni, Fili di Seta, Aghi, Ditali, Spille e Tessuti lavorano in armonia per realizzare splendidi abiti da sposa. Fino all'arrivo del nuovo sindaco, il Generale coi Baffi, che impone le sue leggi crudeli a tutti gli abitanti del Piccolo Villaggio.

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La stella di Andra e Tati / Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro. - Nuova ed. - Milano : DeA Planeta, 2020.

Quando anche gli ebrei italiani cominciano a essere deportati nei campi di concentramento nazisti, Andra e Tati sono solo due bambine. D'improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura. Il mondo comincia a cambiare e diventa un incubo, un'ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì. Ma non smettono di sperare e di farsi coraggio a vicenda, unite e salvate dall'amore l'una per l'altra. Nell'era più buia della storia dell'umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d'animazione europeo sull'Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline sopravvissute alla Shoah.

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Letteratura (per tutti):

16 ottobre 1943 / Giacomo Debenedetti ; prefazione di Natalia Ginzburg. - Torino : Einaudi, 2017.

Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel Ghetto di Roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della "Storia della Colonna Infame" per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario.

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Ricordi della casa dei morti e altri scritti / Luciana Nissim Momigliano ; a cura di Alessandra Chiappano ; introduzione di Alberto Cavaglion. - Firenze : Giuntina ; [Torino] : Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea Giorgio Agosti, 2008, stampa 2007.

Luciana Nissim Momigliano, partigiana ebrea, viene arrestata e deportata ad Auschwitz-Birkenau, insieme a Primo Levi e Vanda Maestro, con il trasporto che parte da Fossoli il 22 febbraio 1944. Sopravvissuta, nel 1946, subito a ridosso della liberazione, pubblica la sua testimonianza Ricordi della casa dei morti, uno dei primi scritti sulla realtà dei campi nazisti. Questo volume, che esce a dieci anni dalla scomparsa di Luciana Nissim Momigliano, riprende il testo pubblicato nel 1946 e mai più edito autonomamente, arricchito da uno scritto autobiografico della Nissim sulla sua famiglia e da alcune lettere inedite scritte prima e dopo la liberazione a Franco Momigliano, noto economista e partigiano, a cui la Nissim si unirà in matrimonio nel 1946. Il volume contiene un ricordo di Trude Levi, compagna di Luciana nel campo di Lichtenau, da una prefazione di Gianni Perona, da una introduzione di Alberto Cavaglion e da uno studio sulla specificità della deportazione femminile e sulla figura di Luciana Nissim a cura di Alessandro Chiappano.

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Olocaustico / Alberto Caviglia. - Firenze : Giuntina, 2019.

Romanzo satirico antiretorico e dissacrante, Olocaustico si presenta come uno specchio dei tempi, tra fake news e perdita dei valori. è una storia originale e divertente che ha il merito di farci riflettere sul nostro futuro partendo da un'idea di fondo: se neghiamo la Shoah, tutto il resto crollerà. Ma proprio tutto. David Piperno è un giovane ebreo romano che si è trasferito in Israele per coronare il suo sogno: diventare un grande regista di fantascienza. La sua sceneggiatura La lucertola mutante però non interessa a nessuno e per mantenersi è costretto a intervistare gli ultimi sopravvissuti alla Shoah per il Museo di Yad Vashem. David è immaturo, inaffidabile e con un senso dell'umorismo del tutto particolare. Lo sanno bene i suoi amici, lo sa Sara, la madre ansiogena e iperprotettiva, e lo sa fin troppo bene Sharona, la sua esasperata ragazza. Nessuno di loro però può prevedere che per realizzare le sue ambizioni David darà inizio a una catastrofe di proporzioni planetarie. E non basteranno i consigli dei suoi amici immaginari, Philip Roth e Itzhak Rabin, per riparare al danno imponderabile che affliggerà l'umanità intera.

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Il nazista & il barbiere / Edgar Hilsenrath ; traduzione di Maria Luisa Bocchino e M. L. Cortaldo. - Milano : Marcos y Marcos, 2010.

Ecco a voi Max Schulz: poveraccio ariano, occhi da rospo e naso a becco, figlio di padre ignoto. Il suo migliore amico: Itzig Finkelstein, biondo, occhi azzurri, ebreo, figlio di un ricco barbiere. Nel terzo Reich, Max Schulz fa carriera: SS, brigate nere, specialista sterminatore in Polonia. In Polonia, nel terzo Reich, Itzig Finkelstein e famiglia vengono sterminati. A guerra finita, Max Schulz dribbla magistralmente russi e partigiani e torna a Berlino. Ricercato dal nuovo governo come criminale di guerra, decide di cambiare identità. Si fa tatuare un codice di Auschwitz sul polso, si fa circoncidere. D'ora in avanti, sarà Itzig Finkelstein, barbiere ebreo. Riceverà gli aiuti destinati alle vittime dell'olocausto, si avvicinerà al movimento sionista...

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Se questo è un uomo / Primo Levi ; postfazione di Cesare Segre. - 20. ed. - Torino : Einaudi, 2018.

Primo Levi, ebreo, partigiano, chimico torinese, racconta in un capolavoro tradotto in tutto il mondo, un anno trascorso ad Auschwitz/Monowitz, evitando con il lavoro forzato l'eliminazione, fino alla liberazione. Il libro simbolo dell'orrore del Lager ma anche un messaggio morale e civile.

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La ragazza col cappotto rosso / Nicoletta Sipos. - Milano : Piemme, 2020.

Nives Schwartz non ha mai pensato che nella vita di sua madre Sara si celassero segreti di cui lei non sapeva nulla. Dopo la morte della donna, però, costretta a superare il dolore in fretta per occuparsi, sola, di tutte le incombenze che spettano a una figlia, Nives trova, dimenticata, una scatola di latta. Una vecchia scatola per i biscotti che stride con l'ordine maniacale di sua madre. In essa, una vecchia fotografia che ritrae due giovani sconosciuti, qualche biglietto e una lettera. Violare l'intimità di Sara non è nelle sue intenzioni, ma quelle pagine sembrano chiamarla e così, come per caso, Nives entra in un mondo di segreti e verità taciute per più di mezzo secolo, di cui non sospettava l'esistenza. Una donna di nome Bekka Kis aveva scritto, nel 1965, una lunga lettera a sua madre, confidandole le proprie paure, lo strazio mai dimenticato di essere sopravvissuta alla Shoah, di aver perduto tutto ciò che amava. E forse di aver causato la morte di tanti. Da quel momento, per Nives inizia un'indagine per ritrovare Bekka Kis, una ricerca che è anche uno scavo nei segreti più intimi della sua famiglia, un dissotterramento di verità incomprensibili per chi non ha vissuto quel mondo. Sarà un viaggio nel cuore più fragile e dilaniato della Seconda guerra mondiale, un disvelamento di quel senso di colpa che solo i salvati possono spiegare. Ma sarà anche la storia di un amore più forte della guerra, della separazione. Più forte della morte.

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Storia di una ladra di libri / Markus Zusak ; illustrazioni di Trudy White ; [traduzione di Gian M. Giughese]. - Milano : Pickwick : Frassinelli, 2019.

Germania, 1939. Il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel scorge un oggetto seminascosto nella neve, un libriccino abbandonato o dimenticato. Liesel non ci pensa due volte e lo ruba. Comincia così la storia di una piccola ladra e del suo amore per i libri, che diventano un talismano contro l'orrore che la circonda. Per salvarli, è pronta a strapparli ai roghi nazisti o a sottrarli dalla biblioteca della moglie del sindaco. Ma i tempi si fanno sempre più difficili. Quando la famiglia putativa di Liesel accoglie un ebreo in cantina, tutto cambia: il mondo della ragazzina diventa all'improvviso più piccolo. E, al contempo, più vasto.

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Graphic Novel:

Auschwitz : un racconto a fumetti / di Pascal Croci. - Genova : Il melangolo, 2004.

Da qualche parte nella ex-Iugoslavia. Il vecchio Kazik e sua moglie ricordano Auschwitz. Quando, nel marzo del 1944, scoprono che la barbarie ha assunto forma umana: quella del boia nazista. Primo racconto realistico a fumetti sulla Shoah, questa storia sconvolgente, direttamente ispirata alle testimonianze dei sopravvissuti del campo di Auschwitz-Birkenau, descrive la vita quotidiana nel campo di sterminio. L'autore non cerca di riassumere la storia della "Soluzione finale", nè di prospettare una qualche tesi storiografica, ma solo di sensibilizzare le nuove generazioni al dovere della memoria. Per non dimenticare mai i milioni di vittime del nazismo.

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In Italia sono tutti maschi / Luca De Santis, Sara Colaone. - Quartu Sant'Elena : Oblomov, 2019.

Nel 1938 l'Italia fascista promulgava le sue leggi razziali. A differenza di quelle tedesche, non menzionavano particolari provvedimenti contro gli omosessuali. In Italia, infatti, erano tutti maschi, attivi, virili e poco inclini a tali debolezze. Queste furono le parole con cui Mussolini liquidò ufficialmente la questione. Sappiamo invece che fu attuata una fitta repressione e che dal 1938 al 1942 circa 300 omosessuali italiani vennero mandati al confino. Pochi ex-confinati omosessuali accettarono in seguito di parlare della repressione subita e i pochi che lo fecero preferirono nascondere la propria identità e il proprio volto. La narrazione prende l'avvio da questi fatti e si ispira alla figura di uno dei testimoni di questa vicenda.

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Sono figlia dell'Olocausto / Bernice Eisenstein ; traduzione di Alba Bariffi. - Parma : Guanda, [2007].

Una storia di formazione vera e originale, quella di Bernice, che, figlia di due ebrei immigrati, fin da bambina vive portandosi dietro l'ombra dei campi di sterminio nazisti come una macchia indelebile. I suoi genitori si sono conosciuti proprio ad Auschwitz, pochi giorni prima della liberazione, e Bernice continua a rivolgere loro domande, interrogativi, richieste. Vuole sapere la verità, conoscere il dolore e la sofferenza. Ma i genitori non riescono o non vogliono raccontarle, e quello di Bernice diventa così un percorso nella fallibilità della memoria e nella perdita del passato, brillantemente inseguito tra parole e disegni, con uno humour tutto ebraico, una quieta malinconia e un'ironia dolceamara che caratterizza questo graphic novel.

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La Seconda Generazione : quello che non ho detto a mio padre / Michel Kichka ; traduzione di Giovanni Zucca. - [Milano] : Rizzoli Lizard, 2014.

Un racconto autobiografico, in cui l'olocausto è osservato attraverso gli occhi del figlio di un sopravvissuto, quello più strutturato, quello più ironico. Quello che non si è ucciso. Henri è l'unico membro della famiglia d'origine sopravvissuto alla Shoah. Il ricordo l'ha reso muto, schiacciato da un dolore profondo e assordante. Fino al 1988, quando tocca a lui scoprire il cadavere del figlio minore, morto suicida. Qualcosa dentro Henri si rompe, come una diga che cede, e i ricordi dell'Olocausto divengono un inarrestabile fiume di parole che investe chiunque gli si trovi davanti. Henry diventa così uno scrittore di fama e una sorta di eroe della Shoah; il trauma più recente gli ha restituito una voce, ma non la libertà di vivere un'esistenza normale.

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Jan Karski : l'uomo che scoprì l'olocausto / Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso ; postfazione di Marco Rizzo. - Milano : Rizzoli Lizard, 2014.

Evase da un gulag e dal ghetto di Varsavia, sopportò le torture delle SS e sfuggì al fuoco dei bombardamenti. Portava con sè una verità che avrebbe dovuto scuotere il mondo dalle fondamenta, ma una volta al cospetto dei potenti la sua voce si perse nell'incredulità e nell'indifferenza, schiacciata dalle ferree leggi della guerra. Queste sono le parole inascoltate del partigiano polacco che nel 1943 denunciò a Churchill e a Roosevelt gli orrori della Shoah. Questa è l'incredibile storia di Jan Karski.

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Maus : racconto di un sopravvissuto / Art Spiegelman. - 3. ed. - Torino : Einaudi, 2012.

Un graphic novel innovativo e modernissimo dopo venticinque anni, uno sguardo anticonvenzionale e paradossalmente realistico all'Olocausto. La storia di una famiglia ebraica tra gli anni del dopoguerra e il presente, fra la Germania nazista e gli Stati Uniti. Un padre, scampato all'Olocausto, una madre che non c'è più da troppo tempo e un figlio che fa il cartoonist e cerca di trovare un ponte che lo leghi alla vicenda indicibile del padre e gli permetta di ristabilire un rapporto con il genitore anziano. Una storia familiare sullo sfondo della più immane tragedia del Novecento. Raccontato nella forma del fumetto dove gli ebrei sono topi e i nazisti gatti.

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I tre Adolf / Osamu Tezuka. - Milano : BD, 2018.

Pubblicato in Giappone tra il 1983 e il 1985 sulla rivista Shukan Bunshun, I tre Adolf è un ritratto tremendo dell'umanità, che coinvolge ma va oltre la Shoah o il senso stretto dello stesso nazismo e del secondo conflitto mondiale. è una rappresentazione del Secolo breve all'interno del quale Tezuka si è formato, è cresciuto e poi morto. I tre Adolf è un thriller, un racconto cupo e difficile, un gigantesco romanzo decadentista. Ma è anche una richiesta per le generazioni future, per chi vivrà lontano da quei tempi: il bene deve sempre vincere sul male, il candore e i sentimenti più puri possono e devono travalicare qualsiasi differenza.

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Il rumore della memoria / un film di Marco Bechis ; direttore della fotografia Cobi Migliora, Fabrizio Profeta ; musiche Jacques Lederlin ; prodotto da Marco Bechis ; con le testimonianze di Vera Vigevani Jarach, Marco Bechis, Marta Alvarez, Liliana Segre. - 2014.

L'opera è distribuita online a puntate e su DVD come film documentario. La serie, composta da sei brevi episodi di circa otto minuti l'uno, racconta la vita di Vera Vigevani Jarach, attraverso il racconto anche in prima persona delle due esperienze che a distanza di anni e di luoghi hanno segnato la sua vita, mettendola di fronte a due diverse dittature che hanno fatto della deportazione e della eliminazione fisica una pratica comune, il nazifascismo e la dittatura argentina. Una storia narra di come, giovane ebrea italiana, sia sopravvissuta alle persecuzioni nazifasciste rifugiandosi in Argentina, perdendo invece il resto della sua famiglia rimasta in Italia. L'altro episodio tratta la sorte della figlia Franca, attivista in Argentina contro il regime di Videla, desaparecida e uccisa a soli 18 anni, gettata viva in mare da un aereo durante i voli della morte. Il suo corpo, come quello di molti altri desaparecidos, non è mai stato ritrovato. La scomparsa della figlia spinge Vera a diventare una delle fondatrici delle madri di Plaza de Mayo e una "militante della memoria", che gira l'Italia e l'Argentina per raccontare le sue due storie, affinchè questi orrori non si ripetano. Gli episodi incentrati invece sulla Shoah, si svolgono tra Auschwitz e Milano, in compagnia della sopravvissuta all'olocausto Liliana Segre.

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Memoria / diretto da Ruggero Gabbai su soggetto di Marcello Pezzetti e Liliana Picciotto ; un film della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano. - 1997.

Il film-documentario, introdotto da alcune letture di Giancarlo Giannini tratte da Se questo è un uomo di Primo Levi, raccoglie le testimonianze di diversi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz, ricondotti presso gli stessi luoghi della loro prigionia. Oltre alla testimonianza delle sofferenze patite nel campo, vengono narrate anche le esperienze legate alle umiliazioni e privazioni subite a causa delle leggi razziali del 1938, nonchè della segregazione e cattura avvenute in Italia. Le testimonianze dei sopravvissuti raccontate nel film sono quelle di: Shlomo Venezia, Rubino Romeo Salmonì, Nedo Fiano, Ida Marcheria, Leone Sabatello, Liliana Segre, Alberto Mieli, Goti Herskovits Bauer, Settimia Spizzichino, Piero Terracina, Sabatino Finzi, Elisa Springer, Alberto Sed, Mario Spizzichino, Lina Navarro, Virginia Gattegno, Dora Venezia, Raimondo Di Neris, Matilde Beniacar, Alessandro Kroo, Dora Klein, Luigi Sagi ed Elena Kugler.

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Shoah / un film di Claude Lanzmann ; fotografia: Dominique Chapuis, Jimmy Glasberg e William Lubchansky - 1985.

Claude Lanzmann inizia a lavorare al film Shoah nel corso dell'estate 1974; la realizzazione della pellicola lo occupa a tempo pieno per undici anni. Il risultato è un film-fiume di nove ore e mezzo di durata. La pellicola è girata in Polonia nei luoghi dove fu realizzato il genocidio nazista all'interno dei campi di sterminio. Claude Lanzmann intervista sopravvissuti (compresi i membri del Sonderkommando), ex SS e gente del luogo. Il risultato è un'opera di grande importanza storica e di enorme impatto emotivo. Originariamente il film doveva chiamarsi Il luogo e la parola ma quando il regista scoprì il termine di origine ebraica "shoah", un'espressione a quell'epoca intraducibile in qualsiasi altra lingua, decise che sarebbe stato l'unico titolo adeguato. L'obiettivo dell'autore, infatti, è fare in modo che il film non offra alcun tipo di rassicurazione allo spettatore.

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Notte e nebbia / un film di Alain Resnais ; testo di Jean Cayrol ; musiche di Hanns Eisler ; fotografia Ghislain Cloquet e Sacha Vierny. - 1956.

Notte e nebbia presenta riferimenti storici a tre date importanti: 1933 (avvento del nazismo), 1942 (inizio del sistematico genocidio ebraico) e 1945 (chiusura dei lager con la fine del conflitto mondiale). Il film mostra materiali d'archivio incentrati sulle atrocità compiute dai nazisti, sulla vita nei lager e sugli internati, vittime principali delle stragi concentrazionarie. Alterna immagini in bianco e nero con alcune a colori: queste ultime riprendono un lager, con la macchina da presa che si avvicina progressivamente all'edificio per poi fermarsi.

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1938 diversi / un film di Giorgio Treves ; sceneggiatura: Giorgio Treves, Luca Scivoletto; fotografia: Sammy Paravan; interpreti: Roberto Herlitzka ... [et al.]. - 2018.

Attraverso interventi e testimonianze, letture e documenti, Giorgio Treves ricostruisce il contesto, la genesi e la natura della legislazione antiebraica dalla sua fase di avvio, alla confluenza tra razzismo coloniale e antisemita, fino ai tardivi risarcimenti da parte della Repubblica. I filmati d'epoca scorrono e mostrano come in Italia il Fascismo si sia sempre collocato e strutturato in una strumentale continuità storica della stirpe romano-italica, di cui rappresenta l'approdo evolutivo e di cui la matrice cattolica ha costituito il formidabile collante da cui l'ebreo restava alieno, minaccia per la società italiana che 'a ragione' lo rigettava come corpo estraneo, straniero. Risalendo il tempo, ripercorrendo le pagine ignobili della nostra storia, la proclamazione dell'impero in Etiopia e la segregazione della sua popolazione, il regista disegna un profilo di un Paese 'inedito' con cui dobbiamo ancora fare i conti.

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Sobibor 14 ottobre 1943, ore 16.00 / regia di Claude Lanzmann ; fotografia di Caroline Champetier e Dominique Chapuis. - 2001.

Sobibor è un documentario che consiste in un un'intervista con telecamera fissa a Yehuda Lerner, un sopravvisuto che racconta la sua fuga, all'età di appena 16 anni, da vari campi di sterminio e in particolare da quello Sobibor, campo che fu teatro di una importante (e probabilmente unica) rivolta di prigionieri ebrei contro i carcerieri nazisti. Il film di Lanzmann è un film sulla Shoah, sui campi di sterminio (di cui Lerner spiega il funzionamento) e più precisamente sui tentativi di resistere e sfuggire a un destino che la maggior parte degli ebrei e delle altre vittime ritenevano troppo orrendo perchè accadesse davvero. Lerner fu tra i pochi a trovare la forza, la lucidità e la fortuna per scappare.

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Uno specialista : Adolf Eichmann : ritratto di un criminale moderno / un film di Eyal Sivan e Rony Brauman ; immagini registrate nel 1961 da Leo Hurwitz ; tratto da Eichmann in Jerusalem, a report on the banality of evil di Hannah Arendt. - 1999.

Adolf Eichmann, tenente colonnello delle SS e capo del dipartimento di sicurezza interno del Terzo Reich, fu oggetto di un processo durato otto mesi a Gerusalemme, imputato come criminale di guerra. Il processo fu seguito in tutto il mondo, si svolse alla presenza di giornalisti provenienti da diversi Paesi, e fu filmato integralmente da telecamere nascoste. Il documentario proposto è frutto di selezione, restauro e montaggio di alcune parti di esso, ad opera del regista israeliano Sivan. La linea scelta dal regista per dare unità alle parti, prende le mosse dalle posizioni assunte da Hannah Arendt, filosofa politica tedesca, emigrata negli U.S.A. per sfuggire alle persecuzioni e inviata a Gerusalemme a seguire il processo. La Harendt, e con lei Sivan, dà una lettura del processo analizzando il punto di vista dell'imputato: ne emerge la figura di un impiegato, un uomo ligio al dovere, fedele burocrate, esecutore, essere umano di terribile normalità. La filosofa analizza "La banalità del male", e in tal modo titola il proprio rapporto, che suscita all'epoca roventi polemiche e accuse di antisemitismo. In realtà, ciò che Harendt volle evidenziare, e su cui il regista pone l'accento, è la frammentazione delle azioni e delle responsabilità, che rese possibile a centinaia di nazisti ordinare crimini efferati pur restando in pace con la propria coscienza e senza farsi carico di alcuna responsabilità. Eichmann sarebbe potuto essere chiunque: questo fu l'aspetto terribile e inedito emerso dal processo e qui documentato.

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Film (per i più piccini):

Corri ragazzo corri / regia di Pepe Danquart ; sceneggiatura Heinrich Hadding ; tratto dal romanzo di Uri Orlev e dalla biografia di Yoram Fridman ; direttore della fotografia Daniel Gottschalk ; musica Stèphane Moucha ; interpreti: Andrzej Tkacz, Kamil Tkacz, Elisabeth Duda ... [et al.]. - 2013.

Il giovane Yoram "Srulik" Fridman ha 8 anni quando scappa dal ghetto di Varsavia. Sopravvive alle rigide stagioni polacche e alla cattura da parte dei militari tedeschi fuggendo nelle campagne, di fattoria in fattoria, lavorando in cambio di cibo. Sarà proprio così che un giorno incontrerà una signora che lo accoglierà e lo istruirà per mascherare a tutti il fatto di essere ebreo. Un giorno purtroppo mentre lavora si danneggia gravemente il braccio che gli deve essere amputato. Si ritroverà tante volte "davanti alla morte" ma riuscirà sempre a scamparla con metodi molto strategici e furbi. Ragazzo sveglio e agile, nel suo cammino incontrerà amici e nemici, mentre la seconda guerra mondiale è in svolgimento.

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Il viaggio di Fanny / un film di Lola Doillon ; basato sul libro autobiografico di Fanny Ben-Am ; interpreti: Leonie Souchaud, Cecile De France, Stephane De Groodt ... [et al.]. - 2016.

Basato su una storia vera, il film racconta la vicenda di Fanny, una ragazzina ebrea di 13 anni che nel 1943, durante l'occupazione della Francia da parte dei tedeschi, viene mandata insieme alle sorelline in una colonia in montagna. Lì conosce altri coetanei e con loro, quando i rastrellamenti nazisti si intensificano e inaspriscono, scappa nel tentativo di raggiungere il confine svizzero per salvarsi. Alla fine, con tutti gli altri seguaci, riesce a scampare da tutte le persecuzioni e raggiungere la meta.

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Un sacchetto di biglie / un film di Christian Duguay ; tratto dal libro Un sac de billes di Joseph Joffo ; sceneggiatura originale di Alexandra Geismar e Jonathan Allouche ; direttore della fotografia Christophe Graillot ; musiche originali Armand Amar ; interpreti: Dorian Le Clech, Batyste Fleurial Palmieri, Patrick Bruel ... [et al.]. - 2016.

Il film racconta il sorprendente viaggio di due giovani fratelli di origini ebrea, attraverso la Francia degli anni quaranta, occupata dai nazisti. Joseph e Maurice vivono la loro infanzia serenamente: d'estate giocano tra le onde, d'inverno si sfidano a battaglie di palle di neve. Fino a quando tutto cambia. A scuola sono costretti a indossare segni distintivi sulla giacca della divisa, come tutti gli altri bambini ebrei; vengono esclusi e additati dai compagni, emarginati dagli amici che ora li guardano in modo diverso. La situazione si complica a tal punto che una sera, il padre annuncia che dovranno partire in cerca di un luogo più sicuro. I bambini si mettono così in viaggio per sfuggire ai nazisti e raggiungere la cosiddetta "terra libera". In qualche modo riescono a eludere i controlli delle SS, imparano a riconoscere il rumore dei tremendi camioncini che sciamano per il Paese, e a scappare prima che gli ufficiali a bordo si accorgano della loro presenza. Il film segue i due bambini nella loro fuga da Parigi alla ricerca di un rifugio definitivo, mostra senza filtri le insormontabili difficoltà che affrontano lungo il percorso e come, con un'incredibile dose di astuzia, coraggio e ingegno riescono a sopravvivere alle barbarie naziste e a ricongiungersi finalmente alla loro famiglia.

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Train de vie / regia, soggetto e sceneggiatura di Radu Mihaileanu ; fotografia di Yorgos Arvanitis e Laurent Dailland ; musica di Goran Bregovic ; interpreti: Lionel Abelanski, Rufus, Clement Harari ... [et al.]. - 1998.

Una sera del 1941 Schlomo, chiamato da tutti il matto, irrompe allarmato in un piccolo villaggio ebreo della Romania: i nazisti, fa sapere, stanno deportando tutti gli abitanti ebrei dei paesi vicini e fra poco toccherà anche a loro. Durante il consiglio dei saggi, che subito si riunisce, Schlomo tira fuori una proposta un po' bizzarra che però alla fine viene accolta: per sfuggire ai tedeschi, tutti gli abitanti organizzeranno un falso treno di deportazione, ricoprendo tutti i ruoli necessari, gli ebrei fatti prigionieri, i macchinisti, e anche i nazisti in divisa, sia ufficiali che soldati. Così riusciranno a passare il confine, ad entrare in Ucraina, poi in Russia per arrivare infine in Palestina, a casa.

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Jojo Rabbit / regia di Taika Waititi ; tratto dal libro Caging skies di Christine Leunens ; interpreti: Roman Griffin Davis, Thomasin McKenzie, Taika Waititi ... [et al.]. - 2019.

Jojo ha dieci anni e un amico immaginario dispotico: Adolf Hitler. Nazista fanatico, col padre 'al fronte' a boicottare il regime e madre a casa 'a fare quello che può' contro il regime, è integrato nella gioventù hitleriana. Tra un'esercitazione e un lancio di granata, Jojo scopre che la madre nasconde in casa Elsa, una ragazzina ebrea che ama il disegno, le poesie di Rilke e il fidanzato partigiano. Nemici dichiarati, Elsa e Jojo sono costretti a convivere, lei per restare in vita, lui per proteggere sua madre che ama più di ogni altra cosa al mondo. Ma il 'condizionamento' del ragazzo svanirà progressivamente con l'amore e un'amicizia più forte dell'odio razziale.

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La chiave di Sara / un film di Gilles Paquet-Brenner ; dal best seller di Tatiana De Rosnay ; sceneggiatura di Serge Joncour e Gilles Paquet-Brenner ; direttore della fotografia Pascal Ridao ; musiche originali Max Richter ; interpreti: Kristin Scott-Thomas, Melusine Mayance, Niels Arestrup ... [et al.]. - 2010.

Il film racconta un episodio della Shoah non molto conosciuto, ovvero il rastrellamento del Velodromo d'Inverno durante l'occupazione nazista di Parigi nel 1942. Con la complicità della polizia francese, vengono arrestati migliaia di ebrei parigini, imprigionati in condizioni disumane e poi trasferiti nel campo di concentramento ad Auschwitz. Viene catturata anche la famiglia di Sarah Starzynski, tranne il fratellino Michael, che la bambina chiuse a chiave in un armadio a muro, facendogli promettere di non uscire da lì fino al suo ritorno. Nella Parigi odierna, alla giornalista americana Julia viene affidato l'incarico di scrivere un articolo su questi fatti. Mentre le indagini procedono, la donna scopre che la casa in cui si sta per trasferire è stata proprio la casa della famiglia Starzynski. Più scava nella vicenda più riesce a ricostruire i fatti avvenuti a Sarah: la cattura, la prigionia, i disperati tentativi di fuga dal campo di concentramento per tornare a Parigi dal fratellino e aprire la porta di quell'armadio a muro...

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Jona che visse nella balena / regia di Roberto Faenza ; tratto dal libro di Jona Obersky ; sceneggiatura di Roberto Faenza e Hugh Fleetwood ; fotografia di Janos Kende ; musiche di Ennio Morricone ; interpreti: Jean-Hugues Anglade, Juliet Aubrey, Luke Petterson ... [et al.]. - 1993.

La prospettiva di un bambino sull'Olocausto: un bambino olandese di quattro anni viene catturato insieme ai suoi genitori e portato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Il soggetto è tratto dal romanzo autobiografico dello scrittore Jona Oberski intitolato Anni d'infanzia.

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Film (per tutti):

Il figlio di Saul / un film di Laszlo Nemes ; sceneggiatura Clara Royer e Laszlo Nemes ; fotografia Matyas Erdely ; musica Laszlo Melis ; interpreti: Gèza Röhrig, Levente Molnar, Urs Rechn ... [et al.]. - 2015.

Ottobre 1944. Saul Ausländer è un ebreo ungherese deportato ad Auschwitz-Birkenau. Reclutato come sonderkommando, Saul è costretto ad assistere allo sterminio della sua gente che 'accompagna' nell'ultimo viaggio. Isolati dal resto del campo i sonderkommando sono assoldati per rimuovere i corpi dalle camere a gas e poi cremarli. Testimoni dell'orrore e decisi a sopravvivervi, il gruppo si prepara alla rivolta prima che una nuova lista di sonderkommando venga stilata condannandoli a morte. Perduto ai suoi pensieri e ai compagni che lo circondano, Saul riconosce nel cadavere di un ragazzino suo figlio. La sua missione adesso è quella di dare una degna sepoltura al suo ragazzo. Alla ricerca della pace e di un rabbino che reciti il Kaddish, Saul farà la sua rivoluzione.

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Senza destino / un film di Lajos Koltai ; sceneggiatura di Imre Kertesz ; tratto dal suo romanzo Sorstalanság ; direttore della fotografia Gyula Pados ; musiche Ennio Morricone ; interpreti: Marcell Nagy, Dimeny Aron, M. Kecskes ... [et al.]. - 2005.

Il film diretto da Lajos Koltai, racconta la storia di Köves, un ragazzo ebreo che vive a Budapest con tutta la sua famiglia nel pieno della seconda guerra mondiale. La sua vita cambia radicalmente quando suo padre viene obbligato a trasferirsi nei campi di lavoro ed è costretto a consegnarsi nelle mani dei militari nazisti a Mauthausen, dove purtroppo morirà. Qualche tempo dopo anche Köves viene deportato: tutto accade a bordo di un autobus dal quale viene fatto scendere con la forza per essere trasportato prima ad Auschwitz e poi, dopo essere sopravvissuto a una selezione insieme a dei compagni, arriva a Buchenwald e successivamente a Zeitz. Qui deve vedersela con i metodi barbari della milizia nazista: lavori forzati con turni interminabili, pochissimo cibo per tutti e condizioni igieniche pessime all'interno dei lager. Questa situazione lo devasta giorno dopo giorno e quello che fino a poco tempo prima era solo una adolescente, ora sembra solo l'ombra di se stesso. La sua salute si aggrava sempre di più fino a farlo svenire durante un turno di lavoro: i medici decidono allora di operarlo e trasferirlo di nuovo a Buchenwald per via di una grave infezione alla gamba. Quello che Köves teme, essendo diventato debole e agli occhi dei nazisti inutile, è di essere ucciso da un momento all'altro...

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Il pianista / regia di Roman Polanski ; soggetto tratto dal romanzo autobiografico omonimo di Wladyslaw Szpilman ; sceneggiatura di Ronald Harwood, fotografia di Pawel Edelman ; musica di Wojciech Kilar ; interpreti: Adrien Brody, Thomas Kretschmann, Frank Finlay...[et al.]. - 2010.

Siamo nel '38. Comincia a stringersi la tenaglia nazista che produrrà le prime limitazioni per gli Ebrei: prima leggere -la stella di Davide cucita sul braccio- poi pesanti, poi intollerabili, poi mortali. Fino alla decimazione. Wladyslaw, giovane, talentoso pianista, sta suonando Chopin per una registrazione radiofonica proprio mentre arriva la notizia dell'invasione nazista della Polonia. Il giovane assiste all'orribile spirale: tutta la famiglia deportata e poi le condizioni del ghetto: bambini che muoiono di fame, gente uccisa per nulla, e una piccola parte di ebrei che tradiscono per sopravvivere. Alla fine Wladyslaw è di nuovo al piano, proprio come all'inizio. Ma naturalmente l'esperienza lo ha devastato. Niente, neppure Chopin sarà più come prima.

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Kapò / regia di Gillo Pontecorvo ; sceneggiatura Gillo Pontecorvo, Franco Solinas ; musiche Gillo Pontecorvo, Carlo Rustichelli ; fotografia Goffredo Bellisario, Aleksandar Sekulovic ; ; interpreti: Susan Strasberg, Laurent Terezieff, Emmanuelle Riva, Didi Perego ... [et al.]. - 1960.

Portata in un campo di concentramento nazista, Nicole, un'ebrea adolescente, vede morire i suoi genitori nella camera a gas. Una disperata paura di morire spinge la ragazza a concedersi freddamente ai suoi aguzzini e a schierarsi dalla loro parte tradendo la sua razza. Nicole diventa una Kapò, cioè la feroce guardiana delle sue compagne di sventura. Al campo di lavoro arriva un gruppo di prigionieri di varie nazionalità. Nicole, che sembrava aver dimenticato ogni sentimento che non fosse la paura e l'odio, s'innamora di Sacha, un prigioniero russo, e l'amore la rende capace di compiere per lui e per i compagni di sventura il sacrificio della vita. E' lei, infatti, ad aiutare i prigionieri in un loro tentativo di fuga: durante il cambio della guardia entra nella cabina elettrica e stacca i fili della corrente che rende insuperabili le barriere del campo. I prigionieri fuggono verso la foresta: i tedeschi uccidono Nicole e crivellano di colpi il gruppo dei fuggitivi, tra i quali c'è Sacha, sconvolto per il sacrificio della piccola ebrea.

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Il diario di Anna Frank / prodotto e diretto da George Stevens ; basato sul libro "Anne Frank: The diary af a young Girl" ; sceneggiatura di Frances Goodrich e Albert Hackett ; fotografia di William C. Mellor e Jack Cardiff ; musiche di Alfred Newman ; interpreti: Millie Perkins, Joseph Schildkraut, Schelley Winters ... [et al.]. - 1959.

Nel 1945 Otto Frank, un ebreo che è sopravvissuto al campo di concentramento nazista, ritorna ad Amsterdam, nella casa dove rimase nascosto, insieme alla sua famiglia, per due anni. Qui ritrova il diario scritto da sua figlia Anna, e i ricordi di quel periodo si riaffacciano alla sua mente. Nell'estate del 1942 Otto Frank, per sottrarsi alla persecuzione razziale, si nascose in una soffitta con la moglie e le sue due figlie, Margot ed Anna. Ad essi si unirono i coniugi Van Daan, anch'essi ebrei, col figlio Peter. Per le due famiglie inizia così una vita fatta di terrore e di stenti, rallegrata solo dalle visite quotidiane di Kraler e Miep, i due amici che li hanno nascosti. Anna osserva tutto quello che succede intorno a lei e confida al suo diario ogni suo pensiero: ella ha trovato in Peter un amico sincero e comprensivo. Intanto lo sbarco degli alleati in Normandia ravviva le speranze dei reclusi; ma la visita notturna di un ladro determina il loro destino. Il ladro viene arrestato dalla "Gestapo", alla quale, per essere lasciato libero, rivela il nascondiglio degli ebrei. Quando i soldati tedeschi fanno irruzione nella soffitta, trovano gli ebrei pronti a seguirli: non c'è piu' spavento in loro, sono animati da una grande speranza. Prima di lasciare per sempre il suo diario Anna gli confida ancora una volta il suo intimo pensiero: malgrado tutto, ella crede ancora nella fondamentale bontà degli uomini. Anna morirà otto mesi più tardi nel campo di concentramento.

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Una volta nella vita / regia di Marie-Castille Mention-Schaar ; sceneggiatura: Marie-Castille Mention-Schaar, Ahmed Dramè ; fotografia: Myriam Vinocour ; interpreti: Ariane Ascaride, Ahmed Dramè, Noèmie Merlant ... [et al.]. - 2014.

La vicenda, basata su eventi reali, si svolge nel 2008 a Crèteil, nella banlieue sud-est di Parigi. Il liceo "Lèon Blum" rappresenta una sfida per qualsiasi docente. Gli studenti, appartenenti a diverse etnie e confessioni religiose, provengono da situazioni difficili, che si riflettono sulla condotta e sul rendimento scolastico. Molti insegnanti considerano i loro alunni irrecuperabili, ma non la professoressa Anne Gueguen, l'insegnante di storia e geografia della classe Seconda A, che è riuscita a guadagnarsi il rispetto e l'attenzione dei suoi ragazzi dimostrandogli fiducia. Contro il parere dei suoi colleghi, la professoressa Gueguen propone ai suoi studenti di partecipare al Concorso Nazionale della Resistenza e della Deportazione, sul tema "Bambini e adolescenti nel sistema dei campi di concentramento nazisti". Benchè inizialmente poco entusiasti, a poco a poco gli studenti s'interessano all'argomento, imparano a lavorare insieme e a rispettarsi nelle reciproche differenze. Tuttavia il vero cambiamento avviene quando visitano il museo della Shoah e incontrano Lèon Zyguel, un sopravvissuto ai campi di concentramento. Indipendentemente dell'esito della competizione, i ragazzi comprenderanno l'importanza del progetto collettivo, scoprendosi tutti eredi di un passato da raccontare e di valori universali da difendere.

 

Il labirinto del silenzio / diretto da Giulio Ricciarelli ; sceneggiatura Amelie Syberberg, Elisabeth Bartel, Giulio Ricciarelli ; fotografia Martin Langer e Roman Osin ; musiche Sebastian Pille e Niki Reiser ; interpreti: Alexander Fehling, Andrè Szymanski, Friederike Becht ... [et al.]. - 2016.

Francoforte, 1958. Johann Radmann è un giovane procuratore deciso a fare sempre 'quello che è giusto'. Un principio, il suo, autografato sulla foto del genitore, scomparso alla fine della Seconda Guerra Mondiale e di cui conserva un ricordo eroico. Ma i padri della nazione, quella precipitata all'inferno da Hitler, a guardarli bene sono più mostri che eroi e Johann dovrà presto affrontarli. Avvicinato da Thomas Gnielka, giornalista anarchico e combattivo, conosce Simon, artista ebreo sopravvissuto ad Auschwitz e a due figlie gemelle, sottoposte a test crudeli dal dottor Josef Mengele. Simon ha riconosciuto in un insegnante di una scuola elementare uno degli aguzzini del campo di concentramento. Come lui, molti altri 'carcerieri' e ufficiali sono tornati alle loro vite rimuovendo colpe orribili. Colpito dal dolore di Simon e dall'ostinazione di Thomas, Johann decide di occuparsi del caso. Schiacciato tra il silenzio di chi vorrebbe dimenticare e di chi non potrà mai dimenticare, il procuratore chiede consiglio e aiuto a Fritz Bauer, procuratore generale, che gli darà carta bianca e il coraggio di perseverare. Testimonianza dopo testimonianza, Johann Radmann prende coscienza dell'orrore, ricostruisce il passato prossimo della Germania e avvia il 'secondo processo di Auschwitz'.

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Un percorso a cura del Comitato provinciale ANPI Monza e Brianza



 credits

  Hanno collaborato alla realizzazione del percorso:

 idea e testi: Raffaele Mantegazza
 sceneggiatura, bibliografia e filmografia: Giuseppe Origgi
 video e web: Stefano Zocchio
 cover image: Claudio Gavazzi
 voci narranti (in ordine di video): Martina, Emanuela Rastelli, Maria Scalone, Mattia Birolini, Pietro Fassina, Rossella Todros, Cheikh Tidiane Gaye, Valentina Silotto, Wilma Crivellaro, Silvia Mendia, Giaime Origgi, Luca Mapelli, Nicolò Francesco Crotti, Milena Bracesco