Comitato provinciale Monza e Brianza

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Mariano Arrivato




Sacrario dedicato ai caduti delle divisioni garibaldine a Monforte d'Alba.
Fonte: www.langhe.net

Le notizie relative a questo giovanissimo caduto partigiano, era nato infatti il 30 novembre 1926 a Codogno, sono collegate soprattutto al momento della sua scomparsa. Sappiamo infatti che era residente a Monza in via Visconti 5 e che il padre si chiamava Antonio, ma null’altro è a nostra conoscenza per quanto riguarda le motivazioni e gli eventi che lo portarono a far parte della 179° brigata “Lamberti”, formazione facente parte della 14° divisione Garibaldi “Capriolo”. Questo reparto operava, secondo la definizione formulata dai comandi nei preparativi per l’insurrezione del 25 aprile, nel “Monregalese-Langhe”, ossia nella parte più occidentale delle splendide colline della Langa cuneese. Secondo la Banca dati dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, Mariano Arrivato aveva assunto il nome di battaglia di “Fufi” ed era entrato a far parte della “Lamberti” il 1 maggio del 1944.
L’episodio a cui è collegata la morte del partigiano monzese, avvenne all’interno dell’operazione di rastrellamento messa in atto tra il 18 e il 28 febbraio, effettuata dalle forze fasciste ed in particolare dalla Compagnia OP (Ordine Pubblico) della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana) d’Imperia che, come si rileva dal diario del suo comandante capitano Giovanni Daniele Ferraris, si trovava dislocata a Monesiglio, un paese a metà strada fra Alba e Mondovì.¹ Come si sostiene nel volume “I legionari di Nettunia (I caduti della Repubblica sociale italiana di Anzio e Nettuno 1943-1945)” fu proprio questo reparto che sostenne lo scontro di Monforte d’Alba, località a soli 35 chilometri da Monesiglio, dove perse la vita Mariano Arrivato.² Secondo il bollettino numero 2 della 14° divisione Garibaldi, già il 25 febbraio elementi della 179° brigata Garibaldi “Lamberti”, sostennero uno scontro con gruppi fascisti provenienti da Monforte d’Alba in località S.Eufemia nei pressi di Albaretto della Torre.³ Lo stesso bollettino rivela che è il 27 il giorno della battaglia più dura, quando i partigiani della “Lamberti” attaccarono una colonna repubblichina sulla strada che da Monforte d’Alba porta a Dogliani. Dopo la sorpresa iniziale i fascisti contrattaccarono minacciando di accerchiamento le squadre della brigata che però riuscirono a sottrarsi ripiegando su Novello. I militi della Compagnia OP e forse anche dei Cacciatori degli Appennini si sfogarono così sulla popolazione, incendiando numerose cascine e prendendosela con i contadini inermi.
La relazione si conclude con la notizia che il combattimento è durato tre ore e sul campo sono rimasti esanimi tre garibaldini mentre altri cinque risultano feriti. Uno dei caduti è con un certo margine di sicurezza Mariano Arrivato.

NOTE
1 ACTA, ANNO XVIII - N. 3 SETTEMBRE - NOVEMBRE 2004
Giovanni Daniele Ferraris fu condannato all’ergastolo nel processo tenutosi a Cuneo nel dicembre del 1947. Trascorse nove anni nella casa penale di Viterbo da dove fu liberato nel dicembre del 1954.
2 I LEGIONARI DI NETTUNIA. I caduti della Repubblica sociale italiana di Anzio e Nettuno (1943-1945). Pietro Cappellari, Heral Editore. 2009
3 Comando 14° divisione d’assalto. Bollettino quindicinale. Bollettino partigiano n°2 dal 16 al 28 febbraio. www.archivioresistenza.fondazione gramsci.org



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