don Paolo Balconi
Nato a Seregno il 17 dicembre 1898 da Luigi e Cambiaghi Genoveffa. Nell’autunno del 1943 era parroco di Brissago Val Travaglia, piccolo centro incuneato sulle pendici del monte San Martino, nella parte prospiciente la Svizzera della provincia di Varese. Per questo motivo assiste all’arrivo delle colonne nazifasciste dirette ad attaccare il gruppo “Cinque giornate” del colonnello Croce che si era arroccato sul monte. Il 4 novembre 1944 fu inquisito dalla Guardia nazionale repubblicana (Gnr) fascista con varie accuse, tra le quali aver fornito assistenza all’espatrio a ebrei, aver somministrato i sacramenti a elementi di bande partigiane, aver sostenuto tesi antifasciste ed antitedesche durante le omelie. Fu portato a Varese, a Villa Danei sede dell’Ufficio politico investigativo (Upi) della stessa Gnr, dove sostenne l’interrogatorio energicamente e respingendo ogni accusa a sua carico. Il testo del verbale dell’interrogatorio fu recuperato nel dopo guerra e pubblicato integralmente sul “Cittadino”. Da questo documento tra le altre cose si legge che: “Il giorno 7 ottobre 1944 allorchè per rappresaglia i capitani Doneda e Pieroni con gli allievi della Scuola allievi ufficiali della Gnr fucilarono cinque banditi della banda Lazzarini al cimitero di Brissago Val Travaglia, fu proprio il don Balconi che intervenne mettendosi fra le canne dei mitra ed i ribelli per confessare e dare la comunione a questi banditi. All’atto della scarica, tre proiettili della quale raggiunsero la tonaca del don Balconi senza ferirlo, il sacerdote ebbe il coraggio di maledire il plotone d’esecuzione e gli ufficiali della Gnr dicendo che gli eroi sarebbero stati vendicati. Solo il sangue freddo del capitano Doneda faceva si che il capitano Pieroni che aveva imbracciato un mitra salvasse il prete da una meritata fine”. L’interrogatorio durò cinque ore e un altro più pesante dovette affrontarlo il giorno dopo alla presenza anche di un ufficiale tedesco. Non avendo cavato un ragno dal buco don Paolo fu rilasciato.
FONTI
• Il Cittadino, 19 aprile 1972, edizione di Seregno.
• Arienti Pietro, Seregnesi al fronte. Testimonianze della Seconda guerra mondiale e della lotta di Liberazione. Comitato 25
aprile Seregno, 1997.

