Don Beniamino Cappelletti
Nato a Monza il 15 novembre 1919, ordinato sacerdote in tempo di guerra il 29 maggio 1943, è
inviato come coadiutore a Casbeno, un quartiere della città di Varese. Come tanti altri sacerdoti “di
confine”, non si tira indietro dall’aiutare chi vuole espatriare in Svizzera perchè perseguitato dal
nuovo regime nazifascista. Personalmente porta a termine numerosi sconfinamenti di ebrei,
ricercati politici e profughi. In una sua memoria scrive:
Io avevo il compito di portarli al valico di frontiera del Gaggiolo. Per diminuire il pericolo di essere
individuati, portavo le persone a me inviate verso sera, col tram, fino al cimitero di Varese e poi da
lì, frammischiate agli operai che tornavano a casa, le portavo vicino al Gaggiolo, nell’attesa
d’introdurle a sera inoltrata.
Nei giorni dell’insurrezione i partigiani trovano nella casa del fascio il mandato di cattura emesso
nei suoi confronti. Il Corpo volontari della libertà gli conferirà il brevetto di patriota.
FONTI
• Barbareschi Giovanni, Memoria di sacerdoti «Ribelli per amore» 1943–1945. Centro Ambrosiano, edizione 2018
Articolo di giornale, "Ribelli per amore" - Fonte: www.museopartigiano.it

