Comitato provinciale Monza e Brianza

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Don Virginio Colzani

Nato a Giussano il 10 giugno 1920. Il seme del suo antifascismo lo deve alla famiglia, tra l’altro molto numerosa con dieci fratelli, e di tendenza socialista tanto che il padre subì le violenze fasciste e dovette allontanarsi. Fu ordinato sacerdote il 3 giugno 1944 e destinato come coadiutore all’oratorio di Ponte Vecchio di Magenta. Qui fu contattato da un membro del Cln milanese e aderì, come dichiarerà egli stesso, "nei limiti del possibile ma con entusiasmo" alla Resistenza. Venne dunque inserito attivamente nell’attività di zona dove collaborò, senza alcun problema, con Anselmo Arioli, comandante della Divisione Garibaldi “Magenta”. Il suo oratorio divenne il punto di riferimento di un nucleo di circa trenta partigiani. Don Virginio fu nominato comandante del distaccamento di Ponte Vecchio della 168^ brigata Garibaldi, facente parte della divisione sopra nominata e assunse anche l’incarico di cappellano della Brigata cattolica Colombini, costituitasi nel marzo del 1944 e collegata ai nuclei resistenziali cattolici dell’Alto Milanese. Un sacerdote quindi appartenente addirittura a due formazioni e quindi pienamente immerso nell’attività resistenziale, fatta di consegna ordini, raccolte di denaro e armi. La sua residenza fu perquisita più volte, fu picchiato duramente da un ufficiale nazista, venne arrestato due volte, infine fu ferito dallo scoppio di una bomba tedesca. Dopo la fine della guerra gli venne riconosciuta la qualifica di "Comandante di distaccamento" e di "partigiano ferito" , mentre per il valore militare mostrato ricevette la "Croce al Merito”.

FONTI
• Biografie della Resistenza, www.storiaxxisecolo.it


Don Virginio Colzani



Un percorso a cura del Comitato provinciale ANPI Monza e Brianza