Ambrogio Confalonieri
Caduto
Nato a Brugherio l’11 luglio 1915. Residente in via Vittorio Veneto 5 a Brugherio. Padre Giovanni,
madre Meroni Agnese. Operaio tornitore. Uno dei primi brianzoli ad andare in montagna per
organizzare bande partigiane col nome di battaglia di “Biondo”. Nel maggio del ‘44 fu costituita la
40° Brigata Matteotti, divisa in due zone di insediamento: il Fronte nord, sul lato destro della
Valtellina, fino a Sondrio, e il Fronte sud, dalla Val Gerola all’alta Valsassina. Da questi due tronchi
nasceranno, in luglio, le due Brigate Garibaldi della Valtellina: la 40° Matteotti e la 55° Rosselli.
Successivamente la Matteotti farà parte della 1° Divisione Garibaldi e la Rosselli della 2° Divisione.
Confalonieri fu protagonista nel costruire il nuovo ordine partigiano nell’alta Lombardia.
L’importanza di tale maggiore organizzazione è dimostrata dal successivo evolversi della
situazione militare nella zona: il giugno per il movimento garibaldino è un continuo accavallarsi di
iniziative, di colpi di mano, di attacchi a sorpresa. Il risultato più immediato è l’attacco del 2 giugno
alla caserma della milizia GNR ferroviaria a Ballabio, cui partecipano un distaccamento del fronte
Nord guidato dal Biondo, un gruppo dei reparti di Mina del Monte Legnone, la formazione di
Missaglia costituitasi alla Croce di Muggio e l’intera formazione Carlo Marx, diventata un
distaccamento del fronte Sud .
La sorpresa riuscì solo a metà. Dopo un difficile avvicinamento a piedi nella più assoluta oscurità si
cercò di sorprendere il colonnello comandante la caserma, nella sua abitazione. Segnalazioni
errate non permisero la sua cattura. La sentinella, che aveva dato l’allarme con un colpo di
moschetto, venne freddata a dieci passi di distanza. Fu il segnale di attacco. I partigiani riuscirono a sfondare il corpo di guardia, staccato dal corpo della caserma, i cui accessi
furono impediti dal fuoco delle mitragliatrici nemiche piazzate sulle torrette dell’edificio. Il violento
fuoco degli attaccanti atterrì il nemico, che chiese la resa. Mina, sul suo lato, non riuscì a
comprendere l’ordine e continuò il fuoco. Quei pochi minuti di esitazione bastarono al nemico per
riprendere il combattimento. Poiché ai partigiani stavano per venire a mancare le munizioni fu dato
ordine di ritirata. L’attacco durò circa mezz’ora. Solo alcuni si sbandarono nell’oscurità profonda e
non poterono quindi rientrare a Premana con gli automezzi. Nello scontro c'era stato il primo
morto della formazione, Ambrogio Confalonieri.
Ambrogio Confalonieri
Fonte: Fotografia tratte da Storia della Resistenza a Brugherio. 25 luglio 1943 – 25 aprile 1945. A cura della sezione ANPI “F. VERGANI“ BRUGHERIO. Brugherio, 2001.

