Sergio De Giorgi
Caduto
Croce al Valor militare alla memoria
Nato il 25 gennaio 1924 a Conegliano Veneto. Padre Ugo, madre Maria Tschuor. Residente a
Concorezzo in via Garibaldi 18/20. De Giorgi faceva parte della 1° Brigata “Julia”, formazione
autonoma operante dalla primavera del 1944 nell’alta Val di Taro, nell’Appennino parmense. Le
formazioni autonome avevano una forte impronta militare, vi aderivano infatti molti ex-soldati del
disciolto Regio esercito e si dichiaravano apolitiche. Le fonti locali lo danno caduto il 19 gennaio
1945 a Varese Ligure, cittadina in provincia di La Spezia ma molto prossima alle zone
dell’Appennino della provincia di Parma e definiscono De Giorgi con il nome di battaglia di “Il
Milanese”. La Gazzetta Ufficiale numero 236 del 10 ottobre 1986, ufficializza la concessione della
Croce al Valor militare alla memoria con una motivazione che nei luoghi e nei tempi appare errata.
"Giovane partigiano, si distingueva nella lotta al nemico invasore per coraggio, sprezzo del pericolo e grande abnegazione.
Durante i festeggiamenti per la liberazione di Borgo Val di Taro si lanciava contro una vettura tedesca che, forzati i posti di
blocco, tentava di travolgere gli inermi cittadini. Gravemente ferito e ricoverato in ospedale, veniva catturato da una pattuglia
nemica che, dopo averlo torturato, lo uccideva barbaramente".
Fabio Bertoldi negli ultimi periodi della guerra ha frequentato casa De Giorgi: suo compagno di
classe e coetaneo era Giorgio, fratello minore di Sergio. Quell'amicizia stretta in un difficile
periodo della loro vita non si è mai affievolita, nonostante siano passati più di 70 anni. E i
ricordi sono ancora freschi. "Andavo spesso a casa loro, una bella casa. Giocavamo, si
scherzava; in quei momenti la guerra era un pensiero lontano. C'era un grande giardino, ben
tenuto, con tanto verde e fiori. All'interno dell'abitazione una imponente scala che dall'ingresso
portava al piano superiore era tutta di legno scuro molto lavorato; non ne avevo mai viste a
Concorezzo. Incontravamo la mamma, Maria, una signora molto distinta, ne avevo quasi
soggezione. Si appoggiava a un bastone perchè leggermente claudicante". Di papà, l'ingegner
Ugo Augusto, e di Sergio, Giorgio non diceva molto. "Ho saputo soltanto alla fine della guerra
che il fratello maggiore era partigiano ed era morto in Val di Taro - ricorda oggi Fabio - Poi la
famiglia De Giorgi lasciò Concorezzo e persi di vista il mio compagno di classe e di giochi.
Ancora oggi ho di loro un ottimo ricordo".
FONTI
• C Storia, Rivista online.
• Lodi, Massimiliano. Obiettivo libertà. Storia della 1°Julia. Brigata partigiana dell’Alta Val di Taro.
• Anpi Milano, schede di qualifica partigiana.
Lastra ai Martiri della Libertà di Concorezzo. La lastra è dedicata a due martiri della libertà: De Giorgi Sergio, di anni 21, e Valagussa Gino, di anni 23
Fonte: Arienti, Pietro. Viaggio nei luoghi della Resistenza in Brianza, ed. Spi Monza.

