Ercole Galimberti
Caduto
Nato il 6 aprile 1926 a Lissone dove abitava in via Minzoni 36. Renitente alla leva
repubblichina, accetta la proposta di unirsi alle forze partigiane in montagna. Viene
indirizzato in Val di Susa, dove entra a far parte della 17° brigata “Cima” appartenente alla
3° divisione Garibaldi “Piemonte”. Assume il nome di battaglia di “Balilla”. Il 16 febbraio
1945, nella zona di Chianocchio, piccolo paese a dieci chilometri da Susa, le basi della
brigata sono oggetto di un rastrellamento nazifascista. In uno scontro presso Pavaglione,
frazione montana di Chianocchio, Ercole Galimberti viene fatto prigioniero e trasferito a
Bussoleno. Il 24 febbraio, in un combattimento tra partigiani e truppe tedesche, un soldato
tedesco viene ucciso. Per rappresaglia, il Comando tedesco ordina la fucilazione di cinque
partigiani detenuti, tra cui Ercole Galimberti. Gli uomini vengono portati da Bussoleno
verso il centro abitato di Coldimosso.
L’esecuzione avviene il 9 marzo 1945, alle 16,30, in
un prato adiacente la centrale elettrica.
FONTI
- anpi-lissone.over-blog.com
• Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Banca dati del partigianato piemontese
la lapide

