Comitato provinciale Monza e Brianza

#ragazzibrianzoli

don Francesco Mariani
Medaglia d’oro al valor civile e alla Resistenza

Nato nel 1905 a Seregno. Salesiano. Durante il periodo bellico si trovava a Comacchio, sul delta del Po, con la funzione di direttore del locale oratorio salesiano. In seguito alle vicende successive all’armistizio, in città cominciano ad affluire i militari sbandati. Il 10 settembre arrivano i primi, otto soldati che da Chioggia avevano raggiunto Comacchio a piedi. Nessuno osa ospitarli per timore delle rappresaglie tedesche, don Francesco invece si fa avanti, li riceve in oratorio, li sfama, li riveste e di notte li fa proseguire via mare per l’Italia libera. Nei giorni seguenti altri 54 uomini sono messi in salvo. Sotto il suo impulso nasce nella cittadina ferrarese un “Comitato segreto pro- militari” a cui aderiscono alcuni cittadini ed altri religiosi. Fra il 10 settembre e il 7 ottobre 1943 ben 1304 ex-militari passano per l’oratorio di don Francesco. I tedeschi più volte ispezionano la struttura ma senza trovare i segni della sua attività, ben mascherati dal sacerdote seregnese. Una seconda fase della guerra investe Comacchio: i massicci bombardamenti aerei alleati, soprattutto nell’estate del 1944. Mentre gran parte della popolazione sfolla in campagna, don Mariani resta ad aiutare chi rimane. Inizia così un’altra meritoria ma faticosa opera fra le distruzioni della guerra, accorre nei luoghi colpiti a soccorrere i feriti, cerca di attenuare la brutalità tedesca. In uno dei bombardamenti viene colpito l’oratorio, il prete riesce all’ultimo momento a porre in salvo un gruppo di ragazzi, prima dell’esplosione della bomba. Nel frattempo il fronte si avvicina e don Francesco è venuto a contatto con alcuni militari inglesi dispersi che ovviamente lui ha aiutato a nascondersi. Le autorità fasciste gli stanno addosso, il suo nome figura in una lista di persone da sorvegliare ed arrestare al minimo accenno di colpevolezza. Il 5 marzo 1945 ecco un altro bombardamento su Comacchio con spezzoni incendiari. Ancora una volta il sacerdote si butta nella mischia, una zona popolata è in preda alle fiamme. Dietro una porta bloccata c’è gente imprigionata, la sfonda ma una vampata lo ributta indietro, la gente lo soccorre e lo porta in ospedale, è ferito seriamente ad un occhio ed è in preda a schock traumatico a cui segue un collasso cardiocircolatorio. Appena si sente meglio, però, ritorna fra la gente in tempo per festeggiare la liberazione. Per questo suo impegno coraggioso e costante, il 19 settembre 1954 il prefetto della città di Ferrara insignì don Francesco Mariani della medaglia d’oro della Resistenza, mentre il 2 giugno 1956 gli fu conferita su proposta del comune di Comacchio la medaglia d’oro al valor civile. Il pluridecorato ecclesiastico si spense a soli sessant’anni l’8 maggio 1965.

FONTI
• Arienti Pietro, Seregnesi al fronte.Testimonianze della Seconda guerra mondiale e della lotta di Liberazione. Comitato 25 aprile Seregno, 1997.


don Francesco Mariani



Un percorso a cura del Comitato provinciale ANPI Monza e Brianza