Comitato provinciale Monza e Brianza

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Mario Pallavicini
Caduto


Mario Pallavicini


Lapidi presso i cimiteri di Barzio e Maggio

Nato il 24 dicembre 1921 a Monza, residente in via Amati 12. Padre Santino. Sabato 30 dicembre 1944, la 1. compagnia del 1. battaglione della Brigata nera “Cesare Rodini” di Como, comandata dal maggiore Mario Noseda, suddivisa in quattro squadre, blocca ogni via di accesso al Baitone. Nelle prime ore del mattino entrano nella baita sorprendendo 34 partigiani, alcuni della 55. Bgt. Garibaldi Fratelli Rosselli, altri della 86. Bgt. Garibaldi Giorgio Issel. La sorpresa è totale, non viene sparato un colpo, i partigiani vengono allineati all’esterno della costruzione e qui Franco Carrara, un partigiano di Alzano Lombardo, tenta una fuga disperata.
Viene subito raggiunto da raffiche di mitra, poi alcuni militi scendono e lo finiscono, il suo corpo viene lasciato nella neve. Tutti gli altri partigiani vengono legati con del filo telefonico trovato in baita assieme ad altro materiale radio, ed in colonna portati a Introbio, in Valsassina. I partigiani catturati vengono fatti transitare nei paesi fino a raggiungere la Villa Ghirardelli a Introbio. Qui vengono interrogati con le rituali violenze e, alla mattina della domenica 31 dicembre, vengono caricati su due camion che partono verso Lecco. I camion lasciano la strada principale e salgono a Barzio, da dove si dirigono nei pressi del cimitero. Vengono fatti scendere dieci partigiani assieme a Mina, Leopoldo Scalcini, probabilmente il più maltrattato negli interrogatori, mentre Francesco Magni, Francio, viene spedito a Lecco nelle mani dell’Ufficio politico investigativo. Gli undici partigiani sono immediatamente fucilati lungo il muro del cimitero, cosicché il sacerdote arriva quando il plotone di esecuzione ha già concluso la sua opera. I camion ripartono e vanno verso Cremeno poi, passato il ponte della Vittoria, arrivano a Maggio (frazione di Cremeno) dove il locale presidio fascista fa scendere tre partigiani. I camion ripartono mentre i tre sono fatti sfilare tra le case della frazione e poi fucilati al cimitero. Il convoglio prosegue per Como dove arrivano i restanti partigiani, che vengono in seguito tradotti a Milano presso il carcere di San Vittore. Consultando i registri del carcere di San Vittore emerge che il giorno 9 gennaio 1945 entrano nel carcere dodici persone che possono essere fatte risalire ai partigiani catturati alla Pianca. Dai registri risulta anche che il 22 marzo 1945 cinque partigiani sono deportati verso la Germania mentre gli altri sette, dei quali non si indica la destinazione, vengono assolti.

FONTI
www.straginazifasciste.it



Un percorso a cura del Comitato provinciale ANPI Monza e Brianza