Osvaldo Poli
Fonte: Banca dati de "I PARTIGIANI D'ITALIA - schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza"
Nato il 27 febbraio 1921 a Firenze, risiedeva da alcuni anni nella città di Monza. Aldilà delle informazioni fornite dalla Banca dati del partigianato piemontese, una sola notizia ci arriva da altre fonti. In un volume sulla “Volante Rossa”, il gruppo formato nell’immediato dopoguerra a Lambrate da ex-partigiani comunisti, si sottolinea come questa volesse richiamarsi non solo nel nome ma anche nelle caratteristiche dell’attività alla “Volante” dell’85° Brigata Garibaldi “Valgrande Martire” che aveva operato nel verbanese e nell’Ossola. Nella stessa pubblicazione si afferma che nella nuova “Volante” milanese affluiscono tre uomini reduci dall’esperienza ossolana; fra questi viene citato Osvaldo Poli, nome di battaglia “Dodo” che però si sostiene che sarà solo un fiancheggiatore di questa nuova attività. Tutto questo porta a deduzioni che possono con una certa fondatezza far identificare in una chiara e netta posizione politica la motivazione di un arruolamento nelle bande partigiane della montagna piemontese. La Banca dati riporta una militanza nella “Valgrande Martire” di quasi sei mesi, quando la nuova formazione di Mario Muneghina costituitasi dopo lo scompaginamento del rastrellamento del giugno 1944, riprese la sua attività militare ancora in Val Grande, in Val Pogallo e sulla sponda ovest del lago maggiore.
FONTI
• Cesare Bermani. La Volante Rossa. Storia e mito di “un gruppo di bravi ragazzi”.2009, Colibrì edizioni.
• Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Banca dati del partigianato piemontese

