Carlo Radice
Caduto
Nei giorni confusi che si succedettero all’armistizio dell’8 settembre 1943, l’imperiese era coinvolto
pienamente nell’intricata nuova situazione che si era venuta a creare; questo perchè convivevano
nello stretto territorio sia importanti reparti della IV armata italiana che l’87° Corpo d’armata tedesco,
ora divenuti nemici. Nei vari intrecci fra le due corpose formazioni militari che determinarono
scontri sanguinosi, vi fu quello che ebbe luogo ad Ormea, cittadina in provincia di Cuneo ma
prossima al confine ligure nell’Alta Val Tanaro. Il 9 di settembre giunse ad Ormea il comandante
del Corpo d’Armata delle Alpi, generale Bancale, con un seguito di automezzi del comando. Fin dal
mattino del 10 incominciarono a giungere ininterrottamente dalla Liguria colonne di soldati
italiani, mentre gli ufficiali già in Ormea emanavano disposizioni per organizzare un poderoso
centro di difesa. Un autocarro venne disposto trasversalmente sul ponte del torrente Armella,
ostruendolo completamente. In tutto il paese furono create postazioni con mitragliatrici e
cannoncini e, nelle case private, soldati si annidarono armati di bombe a mano e fucili. Di fronte
alla possibilità di uno scontro durissimo, la popolazione evacuò il paese portandosi dietro ciò che
potevano. I tedeschi arrivarono da Garessio, si divisero in tre colonne per prendere Ormea con il
fuoco incrociato, la battaglia durò due ore e mezza, dalle 19 alle 21.30, fino alla resa degli italiani.
Durante i combattimenti caddero cinque nostri soldati ed un ufficiale, una decina di feriti furono
ricoverati nell’Ospedale. Fra i morti, appunto Carlo Radice. Il tenente che comandava la colonna,
ferito al braccio, diede comunque ordine che tutta la popolazione maschile dai 18 ai 35 anni
venisse deportata in Germania, convinto che avesse appoggiato i soldati italiani. Il paese trascorse
qualche ora di terrore ma poi, grazie all’intervento di una signora tedesca, moglie di un ufficiale,
nella zona da più giorni per raccogliere informazioni, fu evitata la deportazione.
FONTI
Biga Francesco, L’8 settembre 1943 nell’imperiese, Patria Indipendente, 19 settembre 2044.

