Ermanno Tronci
Caduto
Nato il 20 novembre 1909 a Milano, risiedeva a Monza. Ex-ufficiale dei carristi. Tronci era
inserito nella rete resistenziale del partito liberale. In particolare era stato l’organizzatore
logistico della stampa del giornale clandestino del partito, prima denominato
“Risorgimento”, poi “Risorgimento liberale” e dal gennaio 1945 l’ultima intitolazione: “La
libertà”. Il foglio è in un primo periodo stampato a Lodi, presso la tipografia Biancardi,
individuata da Ermanno Tronci, che aveva vissuto nella città in gioventù e che manteneva
contatti con gli esponenti liberali lodigiani. Alla sua redazione collaboravano i più
importanti dirigenti liberali, da Giustino Arpesani a Filippo Jacini fino al direttore, Enzo
Vittorio Alfieri. L’organizzazione del Pli a Milano nel 1944 può contare su due punti di
riferimento noti ai vari esponenti liberali che si recavano nel capoluogo lombardo per
riferire o raccogliere informazioni: lo studio di Giustino Arpesani, rappresentante liberale
nel Clnai, in via Bigli 9; quello dell’avvocato Luciano Elmo, responsabile militare del partito,
in corso Regina Margherita 38. Proprio in seguito ad una perquisizione della polizia nello
studio di Elmo il 31 luglio 1944, per una serie di sfortunate coincidenze, cade una parte
importante della rete militare e organizzativa del partito. La retata porta all’individuazione
della tipografia e all’arresto di Ermanno Tronci e Francesco Biancardi. Ermanno Tronci
dopo il carcere a San Vittore fu trasferito a Bolzano il 7 settembre 1944. Da qui il 5 ottobre
fu deportato a Dachau. Morì nel campo secondario di Muldhof l’11 dicembre 1944.

