Gino Valagussa
Caduto
Nato 22 luglio 1921 a Concorezzo. Residente a Concorezzo in via Castelli 1 con il padre Eugenio e la madre Carolina Valagussa. Conosciuto come il “prestinée de Cuncuress”. Risulta morto il 12 giugno 1944, dopo una militanza di poco più di tre mesi nella formazione “Valdossola”. Come sappiamo (vedasi biografia di Antonio Salada, Favaron, Antonio Beretta, Amedeo Ferrari e Giulio Villa), il gruppo partigiano fu investito a partire dall’11 giugno 1944 da un grande rastrellamento con enorme sproporzione di forze. Valagussa sarebbe deceduto già il giorno dopo. Quello che sappiamo è che il 12 si svolse il primo cruento contatto fra i contendenti a Ponte Casletto, un luogo nevralgico per l'accesso alla Val Grande; un passaggio obbligato lungo la strada carrozzabile che da Rovegro sale a Cicogna. In questo posto, inoltre, si ha l'incontro della Val Grande con la Val Pogallo. Di particolare importanza strategica sono un ponte percorso dalla strada carrozzabile, una passerella di ferro di servizio ad una condotta d'acqua e un ponticello che permette il transito lungo la mulattiera proveniente da Cossogno. Al controllo e alla difesa di Ponte Casletto, il "Posto 1" nella distribuzione delle forze partigiane per la sua importanza strategica, Mario Muneghina assegna un gruppo di partigiani comandato dal quarantunenne milanese Nino Sacchi. La battaglia di Ponte Casletto si svolge l'11 e il 12 giugno e si conclude con il superamento da parte di tedeschi e fascisti dello sbarramento difensivo. La conquista di Ponte Casletto rappresenta di fatto l'inizio del rastrellamento in Val Grande. Si sa che in questo primo scontro perirono dieci partigiani; si avanza l’ipotesi che Valagussa fosse uno di questi.
Gino Valagussa
Fonte: mostra "BRIANZA PARTIGIANA" - Ricordare, progettare il futuro

