Comitato provinciale Monza e Brianza

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Enrico Verderio

Nato a Vimercate il 4 ottobre 1900. Dapprima militante socialista, al momento della sua fondazione passò al Partito comunista. In seguito a scontri con gli squadristi, colpito selvaggiamente alla testa, Verderio perdette un occhio. Fu poi tra i più attivi organizzatori del partito clandestino in Brianza sino a che, nel luglio del 1927, fu arrestato con altri dodici compagni. In quel momento esercitava la professione di rappresentante di commercio per il Cappellificio “La familiare” di Montevarchi.
Deferito al Tribunale speciale, Enrico Verderio fu condannato a due anni di reclusione.

SENTENZA n. 119 del 25 Ottobre 1928 (Aula IV del Tribunale Speciale)
Presidente: Tringali Relatore: Buccafurri
Capo d'imputazione: Ricostituzione del Partito Comunista in Brianza.
Levati Cesare, Vimercate 22-4-1899, operaio - condannato a 2 anni di reclusione.
Verderio Enrico, Vimercate 14-9-1900, piazzista - condannato a 2 anni di reclusione.

Dopo aver scontato la condanna continuò nell’attività di diffusione della stampa clandestina e delle idee di libertà. Nelle fabbriche e nei punti di aggregazione, si cercava di informare le giovani leve sulla necessità di mantenere viva l'idea di democrazia, proponendo le logiche dei partiti democratici in contrapposizione alla spersonalizzazione dell'individuo operata dalla dittatura. Durante una di queste riunioni vennero arrestati diversi giovani di ispirazione comunista e processati dal tribunale speciale.

SENTENZA n. 73 del 10.12.1931
Pres. Ciacci - Rel. Presti
Capo d'imputazione: Costituzione del Partito Comunista d'Italia, appartenenza allo stesso, propaganda.
VERDERIO ENRICO Vimercate sellaio 5 anni
MAURI ENRICO Monza ombrellaio assolto
COLOMBO FLAVIO Bresso fattorino 4 anni

Detenuto nel carcere di Parma fu liberato per l’amnistia del decennale nel novembre 1932. Dovette lasciare la Lombardia, diventata per lui invivibile, e si trasferì ad Asti dove, collegatosi ai compagni locali, riprese la lotta clandestina contro la dittatura. Dopo l'8 settembre 1943, decise di tornare in Brianza per prendere parte alla Resistenza. Alla Liberazione, tornato ad Asti, è stato molto attivo nelle organizzazioni democratiche locali. Verderio fu membro del Comitato federale e della Commissione di controllo della Federazione del PCI di Asti sino ai suoi ultimi giorni. Morì ad Asti nell’agosto del 1964.

FONTI
• Casellario poltico centrale
• Sito ANPI nazionale - www.anpi.it
• L'archivio storico del Cappellificio “La Familiare” Montevarchi, a cura di Mario Rotta

Il Cappellificio “La familiare” di Montevarchi

Tribunale speciale



Un percorso a cura del Comitato provinciale ANPI Monza e Brianza