Edmondo Vicari
Caduto
Medaglia di bronzo al valore militare
Nato il 30 marzo 1927 a Monza da Giuseppe e Elena Panzeri. Residente a Monza in via Gottardo.
Lavoratore al campo volo della Breda; i suoi compagni di lavoro sono Enrico Bracesco, Carlo
Samiolo, Aldo Camisasca, tutti antifascisti attivi in fabbrica che pagheranno la loro attività con la
deportazione e che influenzeranno molto la formazione politica ed antifascista. Ricorda la madre
che una sera non rientrò a casa; Edmondo si era licenziato ed era andato in montagna a
combattere. Era il marzo del 1944. Aveva raggiunto i partigiani dell’83° brigata “Comolli”, operante
soprattutto in Valle Antrona nell’Ossola. Evidentemente si distinse da subito nelle azioni in quanto
diventò prima comandante di squadra e poi di distaccamento. A Monza la polizia fascista chiede
informazioni alla famiglia su dove sia finito il figlio e, di fronte alla reticenza dei genitori, portano in
carcere il padre Giuseppe. Di Edmondo ricevono due cartoline ed un biglietto che reca scritto:
“Cari genitori non state a pensare male di me; sto compiendo il mio dovere; sono arrivato bene, sto
bene e non ho bisogno di niente. Un augurio a papà per San Giuseppe”.
Il 30 settembre la madre trova infilato nella saracinesca del negozio un biglietto che rivela che il
figlio era deceduto. Sul giorno effettivo di morte le fonti riportano date diverse. Sicuramente è
errata quella del database del partigianato piemontese che cita il 15 marzo. Vicari dovrebbe essere
stato gravemente ferito nella battaglia di Gravellona Toce che ebbe luogo dal 12 al 14 settembre.
Siccome i genitori seppero di una sua presenza a Baveno, si recarono all’ospedale della cittadina
del lago Maggiore dove ebbero notizie sulla sua morte. Molto probabilmente subito dopo il
ferimento era stato portato in quell’ospedale dove era deceduto già il 15 settembre.
FONTI
- Testimonianza di Elena Vicari raccolta da Giovanna Meroni (Sito ANPI Monza e Brianza)
• ANPI Milano
• Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea. Banca dati del partigianato piemontese

