Comitato provinciale Monza e Brianza

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Silvio Vietti

Nato il 16 agosto 1923 a Milano. Brigata “Cacciatori delle Grigne”, 2° divisione Garibaldi. Venne ferito al torace durante l’azione della Maiola del 26 ottobre 1944. Il vice-comandante della brigata organizza un’operazione per recuperare armi e munizioni in quanto esistono da tempo dei contatti, tramite alcuni collaboratori, con due soldati polacchi, di stanza a Mandello del Lario, al presidio di Molina che affermano di voler disertare. Tale intenzione è ritenuta non particolarmente strana perché la presenza di disertori tedeschi è viva in tutte le formazioni della valle, e anche nella Poletti ce n’erano già due. Giovedì 26 ottobre 1944 in una sera piovigginosa alle ore 18 partiva da Era una squadra di 10 uomini capitanata dal vice comandante e composta da un capo distaccamento, Pennati Luigi di Monza, da un vice comandante di distaccamento Gaddi Davide, dal capo squadra Galli e dal capo squadra Vietti Silvio e dai patrioti Giamp, Top, Apollo, Bocca, Adamo e Mario. Arrivavano a Somana alle 19,30 ove venivano avvertiti di trovarsi alla Maiola per le ore 21.30. L’appuntamento con i polacchi è alle 22.00 vicino alla cappelletta Ferrario alla “Maiola”, una località poco distante dal presidio tedesco, sulla collina, dove parte uno stretto sentiero nascosto da filari di viti e piante di granoturco, che porta a una cascina. I partigiani prendono le due casse e si avviano, ma una esplode: spari di mitraglia e razzi illuminano a giorno tutta la zona, mentre i due polacchi si fanno scudo con due partigiani che però riescono a fuggire. Si sentono rumori di passi e da via alla Maiola salgono i due soldati polacchi; uno con una cassetta in spalla e l’altro con cinque bombe a mano tedesche, arriva anche un altro partigiano con la seconda cassetta. Due partigiani scendono la via alla Maiola insieme con i due polacchi per ricevere le altre armi promesse. Ma giunti nei pressi della confluenza tra via alla Maiola con via Dante, odono il caratteristico rumore degli otturatori delle armi automatiche dei soldati tedeschi appostati in quel punto. Intuiscono l’imboscata, è un tradimento. Alle 22.26 un sordo boato, la seconda cassa è esplosa, per una bomba a orologeria, al suo interno. Risultato dell’imboscata: tre morti e vari feriti. I meno gravi, riescono a salvarsi con varie vicissitudini, nascosti da famiglie mandellesi, curati dai medici e poi mandati lontano. Solo tre riescono a rientrare alla base benchè feriti, uno è Silvio Vietti. Siccome il Vietti è citato anche nell’azione del Fronte della gioventù a Monza del gennaio 1945 che portò alla fucilazione di Michelini, Ratti e Criscitiello, è probabile che Vietti dopo il ferimento sia sceso dalla montagna e tornato in città.

FONTI
• Considerazioni sulla 89° brigata Garibaldi Gianni e Giovanni Poletti. 2° divisione di assalto Garibaldi Lombardia. In www.55Rosselli.it. E in Carizzoni Simonetta, Fontana Gabriele, Pirovano Eugenio Partigiani sulle Grigne nuovi tinerari della memoria brg. Cacciatori delle Grigne 89ª brg. Poletti.
Mostra Brianza Partigiana 1943-1945

Monza 1943 -1945
I partigiani monzesi da sinistra a destra nella foto: Arosio Silvio, Crotti Amos, Vietti Silvio, D'Ameno Carlo e Besana Silvio, appartenenti alla 150° Brigata G.A.P. Garibaldi Diomede
Fonte: libro "Elisa la partigiana di Monza e i suoi compagni" di Riccardo Vinciguerra



Un percorso a cura del Comitato provinciale ANPI Monza e Brianza