Luigi Villa
Caduto
Nato il 6 luglio 1922 a Monza dove risiede in via Adamello 10. Per sottrarsi alle ricerche della polizia fascista in quanto segnalato come antifascista e renitente, raggiunge le montagne del lato comasco del lago, aggregandosi alla 52° brigata Garibaldi “Clerici”. Il giorno, il 23 dicembre 1944, si iniziò una vasta operazione di rastrellamento nella zona Boffalora e monte Croce in Tremezzina. Gli uomini della brigata nera di Menaggio al comando di Pompeo Casati, in collaborazione con la 53ª Compagnia della Milizia Confinaria, il giorno dopo all'alba sorpresero gli uomini del distaccamento "Bordoli" della 52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici" in zona Madonna del soccorso che erano scesi al santuario per assistere alla messa natalizia di mezzanotte. Lo scontro portò all'uccisione di quattro partigiani, tra i quali Andrea Colombo "Pitali", del distaccamento "Morganti" che venne sorpreso a causa della fitta nebbia mentre era di guardia, fece in tempo a dare l'allarme prima di essere circondato ed ucciso e lo stesso Giovanni Amelotti "Sardo" che, dopo essere stato torturato i giorni precedenti, dovette assistere all'operazione, ed all'arresto di ventidue partigiani, solo cinque riuscirono a fuggire. Cinque dei ventidue arrestati, Francesco Riboldi "Silvio", commissario politico del distaccamento "Bordoli", Luigi Villa, Mario Bigliani, Carlo Sormani e Giovanni Busi, vennero condannati a morte e fucilati il 30 dicembre 1944 dietro il cimitero di Camerlata.
FONTI
• Roncacci Vittorio, La calma apparente del lago di Como e il comasco tra guerra e guerra civile 1940-1945. Macchione
editore 2003.

