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Il lager

Campi di lavoro coatto, internati militari, lager di sterminio. Una faccia ancor più brutale dell'abominio nazifascista. Documenti per non dimenticare.

La lista è ordinata alfabeticamente per autore o curatore.

A (Alfonso | Arienti | Avagliano)   B (Benz | Bouchard)   C (Caldara | Camerani | Capogreco | Carocci | Carpi | Chiappano | Collo)   D (Danese | Di Sante)   F (Flores | Focardi | Frank)   G (Gentiloni Silveri | Goldkorn)   H (Hammermann | H ss)   K (Konar)   L (Labanca | Lazzero | Levi | Levis Sullam | Liggeri)   M (Mantegazza | Mantelli | Maida | Mayda | Marchitelli | Marzulli)   N (Natta | Nencioni)   P (Pappalettera | Pezzetti | Picciotto)   S (Sarfatti | Sereny | Sessi | Signorelli)   T (Tagliacozzo | Trevisan)   V (Valota | Venegoni | Venezia | Vialli)   W (Wiesel | Wieviorka)   Z (Zuccal )  

A

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Destinazione Ravensbrück : l'orrore e la bellezza nel lager delle donne / Donatella Alfonso, Laura Amoretti, Raffaella Ranise. - [Roma] : All Around, 2020.

Alcune erano bambine, accompagnate dalle madri, altre ragazze di vent'anni, madri di famiglia, oppure già anziane. Sui treni che le portavano al campo di concentramento di Ravensbrück, a nord di Berlino, finirono detenute politiche, prostitute, o appartenenti a famiglie ebraiche: reiette da isolare, da eliminare, per il regime nazista. Mille tra le italiane deportate, di ogni età, non tornarono mai: tra loro anche alcune passate per un piccolo e quasi dimenticato centro di detenzione nell'estremo ponente ligure, a Vallecrosia. La storia di queste donne, ragazze e bambine, i ricordi, la capacità che ebbero molte di loro, nonostante la tragedia che stavano vivendo, di ritrovare la capacità di un affetto, di un gesto, di un sorriso, si affiancano ai momenti più cupi vissuti nel lager e, per le sopravvissute, riportati nella vita vissuta dopo. Un libro che ripercorre testimonianze e luoghi e la tessitura della memoria di queste donne, della disumanità che hanno dovuto affrontare e del male che ha attraversato l'Europa, monito per allontanare ogni vento di inaccettabili revanscismi.

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L'orto di monsignore : diario di Leonida Perego deportato nella Germania nazista, 1944-1945 / Pietro Arienti. - Seregno : Circolo Culturale Seregn de la memoria, 2004.

Leonida Perego, di cui in questo libro si racconta l'esperienza di deportazione, nacque a Seregno il 13 luglio 1905. Dopo un'infanzia e un'adolescenza sofferte per la prematura perdita dei genitori riuscì a formarsi sia una rispettabile posizione lavorativa che una notevole cultura personale, spinto dai suoi innumerevoli interessi. Fu appassionato esperto di musica e collaborò assiduamente all'attività del gruppo bandistico locale. Anche lo sport lo attrasse e per gran parte della sua vita fu attento dirigente della Salus, la società ginnica seregnese. Uomo di grande fede religiosa fu molto vicino all'ambiente cattolico cittadino e brianzolo. Le sue idee antifasciste gli costarono la deportazione in Germania.

ascolta la presentazione dell'autore:

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Dalla Brianza ai lager del Terzo Reich : la deportazione verso la Germania nazista di partigiani, oppositori politici, operai, ebrei : il caso dei lavoratori coatti / Pietro Arienti. - Missaglia : Bellavite, 2011.

Il lavoro che ci propone Pietro Arienti è frutto di una lunga e puntigliosa ricerca atta a mettere in luce i riflessi sulla Brianza dell'occupazione nazifascista e in particolare la deportazione verso i campi di sterminio e di lavoro di partigiani, oppositori politici ed ebrei; attenzione è data anche al caso dei lavoratori coatti. Si tratta di un lavoro imponente, dal valore indiscutibile, fondato su un'attenta ricerca delle fonti.

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Voci dal lager : diari e lettere di deportati politici italiani : 1943-1945 / [a cura di] Mario Avagliano, Marco Palmieri. - Torino : Einaudi, 2012.

Nel dopoguerra gli ex deportati si trovarono "immersi in un dolore che rifiuta l'espressione narrativa, nel tentativo di rimuovere un'esperienza inquietante". Alla paura di non essere creduti e al senso di colpa per essersi salvati, si aggiungono il rifiuto degli editori, storici, mass media di ascoltare e di far conoscere quanto era accaduto nei campi di concentramento. Ciò ha determinato un vuoto di conoscenza soprattutto per quanto riguarda i deportati politici e i lavoratori coatti, ai quali è dedicata questa ricerca. Eppure, i deportati politici italiani furono oltre trentamila, il 90% dei quali non tornarono; mentre altri centomila italiani civili (ignari cittadini, sospettati di antifascismo, renitenti alla leva, detenuti comuni) furono precettati o rastrellati e trasferiti nel Reich dopo l'armistizio e utilizzati come manodopera nella produzione bellica. Dopo il lavoro di "Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945", Mario Avagliano e Marco Palmieri ricollegano le memorie individuali per restituire un'altra pagina di storia italiana al pubblico dominio.

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I militari italiani nei lager nazisti : una resistenza senz'armi (1943-1945) / Mario Avagliano, Marco Palmieri. - Bologna : Il mulino, 2020.

La storia degli internati militari italiani è la storia dei circa 650mila soldati che, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, furono catturati e deportati dai tedeschi. L'offerta di aderire alle SS o alla repubblica di Salò ed essere rimpatriati fu accettata solo da una piccola parte; la massa scelse di rimanere prigioniera nei lager, come autentico atto di resistenza. Grazie a una ricchissima mole di diari, lettere e testimonianze dirette, edite e ancor più inedite, il libro ne racconta la vicenda complessiva, dalla cattura alla liberazione e al ritorno, scoprendo anche aspetti poco noti della violenza nei lager, nei campi di lavoro coatto e di punizione, del loro bagaglio di ideali e di umanità, del rapporto con la popolazione civile e con le donne. Una pagina a lungo trascurata e sottovalutata recuperata qui, attraverso le voci dei protagonisti, in un quadro vivido e dettagliato.

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B

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L'olocausto / Wolfang Benz. - Rist. - Torino : Bollati Boringhieri, 2003.

Dalla ricostruzione della cosiddetta "conferenza di Wannsee" del 20 gennaio 1942, dove viene sistematizzata la "soluzione finale", alla descrizione analitica della macchina genocida organizzata dal Terzo Reich con metodi prettamente "scientifici" e industriali che conclude il libro, le vicende del passaggio dall'antisemitismo come ideologia alla pratica dello sterminio vengono ricostruite in modo esauriente ed accessibile.

 

Un evangelico nel lager : fede e impegno civile nell'esperienza di Ferdinando e Mariuccia Visco Gilardi / Giorgio Bouchard, Aldo Visco Gilardi ; prefazione di Mario Miegge e una conversazione con Giorgio Spini. - 2. ed. corretta. - Torino : Claudiana, [2008].

La spiritualità e l'impegno civile di una coppia di protestanti. L'adesione al CLN e l'organizzazione delle evasioni dal campo di concentramento di Bolzano. La "confessione di fede" scritta da Ferdinando nel lager. La storia di una straordinaria coppia di credenti legati da una profonda spiritualità e da un forte impegno civile: la fondazione di una casa editrice che pubblica autori invisi al fascismo, l'adesione al CLN, l'impegno per far evadere i prigionieri dal campo di concentramento di Bolzano, l'arresto e la tortura di Ferdinando in quello stesso lager, la sua "confessione di fede".

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C

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Tanto tu torni sempre : Ines Figini, la vita oltre il lager / Giovanna Caldara, Mauro Colombo. - 4. ed. - Milano : Melampo, 2015.

Come finì un gruppo di operai di Como nel lager di Auschwitz? Da uno sciopero di fabbriche tessili represso dalle SS, un anno nel campo fino alla liberazione ed al ritorno. La storia di una ragazza di vent'anni, tuttora vivente, straordinariamente ricca di energia fisica e di forza morale.

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Il viaggio di Roberto / di Roberto Camerani e Giovanni Redaelli ; a cura della Fondazione Memoria della Deportazione. - Lecce ; Rovato : Pensa MultiMedia, 2019.

Il diario di Roberto Camerani, che fu antifascista, resistente, deportato a Mauthausen e, dopo la Liberazione, tra i massimi testimoni della deportazione. Le parole di Camerani saranno negli anni a venire una fonte importante, soprattutto per chi vorrà ricostruire e approfondire la storia della deportazione dall'Italia di prigionieri per motivi politici, per chi cercherà di ritrovarvi tracce di luoghi, situazioni e persone, che Roberto ha vissuto e raccontato.

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Il bel sogno : amare dopo lo sterminio / Roberto Camerani. - Saronno : Monti, 1998.

Roberto Camerani, brianzolo, finì a Mauthasen da giovanissimo per nessuna colpa se non l'essere vittima di quel tempo e dei furiosi sentimenti politici che quel tempo possedevano. Sopravvissuto, ha assolto instancabilmente il suo dovere di ricordare. Credeva che fosse possibile migliorare l'uomo, e ha dato un contributo fondamentale perché questi uomini, un giorno, riescano a stare bene insieme.

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I campi del duce : l'internamento civile nell'Italia fascista (1940-1943) / Carlo Spartaco Capogreco. - Torino : Einaudi, 2019.

Dal confino di polizia, alla deportazione coloniale, ai campi d'internamento allestiti con l'ingresso nella Seconda guerra mondiale, ai campi di concentramento veri e propri conseguenti all'occupazione della Jugoslavia: questo libro intende dare visibilità a un argomento per molti ancora sconosciuto attraverso una mappatura storico-geografica dei luoghi di segregazione e un inquadramento storico delle diverse forme di internamento praticate nell'Italia di Mussolini.

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Il campo degli ufficiali / Giampiero Carocci ; prefazione di Geno Pampaloni. - Firenze : Giunti, 1995.

La tragedia in cui queste pagine si radicano è una tragedia collettiva: lo sfacelo dell'esercito italiano avvenuto l'8 settembre 1943, con gli animi degli italiani già minati dalla dittatura fascista. Questo libro va a situarsi sulla linea della grande tradizione memorialistica italiana. È scrittura di storia in prima persona e anche evento espressivo, proprio perché la crudezza delle cose parli anzitutto all'intelligenza e alla moralità di chi legge.

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Diario di Gusen / Aldo Carpi ; a cura di Pinin Carpi ; introduzione di Corrado Stajano . Nel segno dell'uomo / di Mario De Micheli. - Torino : Einaudi, [2008].

La storia può ripetersi tragicamente. Ma il valore di questo diario va ben oltre quello del semplice documento. Innanzitutto perché fa percepire in presa diretta come si può vivere in un luogo in cui è dato solo morire, e poi perché racconta l'impari lotta di chi si impegna con tutte le forze a conservarsi uomo, salvando la propria intelligenza e i propri valori in un microcosmo in cui pure la solidarietà è considerata un crimine. Le parole di Carpi, il suo voler guardare sempre oltre l'orrore, l'abbandono, la paura e la morte rimangono una lezione di umanità e di coraggio insieme con la sua intensa attività di pittore, così come dimostrano i suoi disegni qui riprodotti e che fanno parte integrante del testo.

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I lager nazisti : guida storico-didattica / Alessandra Chiappano ; con un contributo di Fabio Maria Pace ; prefazione di Brunello Mantelli. - 3. ed. riveduta e ampliata. - Firenze : La Giuntina, 2008.

Centinaia di giovani, insegnanti, familiari di ex deportati, operatori culturali, persone sensibili alle tematiche della memoria e alla sua trasmissione visitano ogni anno i campi dove sono stati rinchiusi e hanno perso la vita milioni di cittadini europei, tra cui migliaia di italiani. Spesso queste visite avvengono senza una informazione adeguata sul piano storico. Questo libro si propone di ricostruire la storia, le condizioni di vita, i sacrifici e le sofferenze di coloro che la barbarie nazista aveva deportato da ogni paese d'Europa. Dopo una introduzione generale in cui si ripercorre la storia del sistema concentrazionario voluto dal nazismo, viene esaminata la vicenda di ciascuno dei principali campi, senza dimenticare alcuni sottocampi divenuti tristemente famosi. Una particolare attenzione è stata dedicata ai due maggiori campi situati in Italia: Fossoli, presso Carpi, e la Risiera di San Sabba a Trieste.

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La resistenza disarmata : la storia dei soldati italiani prigionieri nei lager tedeschi / Luigi Collo ; introduzione di Nuto Revelli. - Venezia : Marsilio, 1995.

Le sofferenze e le traversie che gli ufficiali dell'esercito italiano, prigionieri dei nazisti dopo l'8 settembre 1943, patirono nei lager tedeschi. Una storia poco conosciuta nei particolari se non dagli specialisti che oggi ci viene consegnata nel racconto di un suo protagonista.

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D

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La deportazione operaia nella Germania nazista : il caso di Sesto San Giovanni / Laura Danese, Maria Paola Del Rossi, Edmondo Montali ; introduzione di Pasquale Iuso. - Roma : Ediesse, [2005].

La deportazione degli operai di Sesto San Giovanni all'indomani degli scioperi del marzo 1944 fu solo una delle azioni di reclutamento coatto di lavoratori italiani dopo il fallimento della politica di trasferimento volontario del Terzo Reich. Erano operai e quadri sindacali impiegati in produzioni ritenute strategiche per l'economia di guerra tedesca che andavano a sostituire i prigionieri russi decimati nei mesi precedenti e oppositori politici attivi nella resistenza operaia e nella lotta contro il nazismo e il fascismo. Il volume ricostruisce la resistenza in fabbrica sotto l'occupazione nazista e lo sciopero generale del 10 marzo 1944, per esaminare poi gli scioperi a Sesto San Giovanni, le retate dei lavoratori e le deportazioni dalle sue fabbriche.

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I campi di concentramento in Italia : dall'internamento alla deportazione (1940-1945) / a cura di Costantino Di Sante. - Milano : Angeli, 2001.

Questo volume vuole proporre un quadro, seppur parziale, dell'internamento fascista nei campi di concentramento allestiti in Italia durante la seconda guerra mondiale. In esso sono presenti anche saggi che analizzano il compito delle polizie tedesche e della Repubblica sociale in merito alla repressione e alla persecuzione razziale. La maggior parte dei contributi raccolti pone anche l'attenzione sul problema della conservazione e della trasmissione della memoria dei campi di concentramento e dell'internamento civile che per anni è stata colpevolmente trascurata.

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F

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Storia della Shoah in Italia : vicende, memorie, rappresentazioni / a cura di Marcello Flores ... [et al.]. - Torino : UTET, c2010.

Un'opera per approfondire e per fare luce sull'Olocausto nel nostro Paese. Il primo volume analizza le radici dell'antisemitismo italiano, la svolta del fascismo del 1938, il periodo buio delle deportazioni fino alla fine della guerra. Il secondo prende le mosse dalla fine del conflitto, ponendo la Shoah al centro della visione del passato. L'opera si compone di 50 saggi realizzati e firmati da autori italiani e stranieri che si ispirano a varie tendenze e metodologie di indagine storica. I saggi fotografici (una raccolta di immagini significative della Shoah in Italia) sono a cura dell'Agenzia Contrasto.

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Le vittime italiane del nazionalsocialismo / a cura di Filippo Focardi. - Roma : Viella, 2021.

Oltre cento videointerviste a italiane e italiani sopravvissuti alla violenza nazista e fascista negli anni dell'occupazione tedesca - ebrei, deportati politici, internati militari, lavoratori coatti, partigiani - sono il frutto di un progetto di ricerca finanziato dal Fondo italo-tedesco per il futuro e realizzato presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche e studi internazionali dell'Università di Padova. Ogni intervista rappresenta un patrimonio prezioso e unico di memoria, che racconta le esperienze vissute da persone travolte dalla violenza della guerra e dalle politiche criminali di repressione e sterminio del nazifascismo. Non solo dunque una delle ultime occasioni per dare voce alle vittime, ma anche una grande opportunità di approfondimento e analisi scientifica affidati ai più qualificati contemporaneisti. A partire dai materiali raccolti, il volume propone una riflessione sulla figura e il ruolo del testimone, sulle interazioni fra memorie individuali, familiari, locali e memoria pubblica nazionale relativa alla seconda guerra mondiale.

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Diario / Anne Frank ; a cura di Guia Risari ; traduzione di Antonio De Sortis ; con una postfazione di Marco Missiroli ; illustrato da Giulia Tomai. - Milano : Mondadori, 2019.

Il 12 giugno 1942, per il suo tredicesimo compleanno, Anne Frank riceve in regalo un diario. In quelle pagine l'indicibile orrore della persecuzione e della deportazione del popolo ebraico assume una dimensione quotidiana e insieme universale attraverso lo sguardo di una tredicenne ironica, vivace e profonda, animata da una grande voglia di vivere.

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G

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Bombardare Auschwitz : perché si poteva fare, perché non è stato fatto / Umberto Gentiloni Silveri. - Milano : Mondadori, 2020.

Perché gli alleati non bombardarono Auschwitz? Con quali ritardi, con quanta fatica, il mondo venne a conoscenza progressivamente a partire dal 1942, di cosa stesse succedendo nei campi di concentramento e di sterminio, e chi ne era vittima.

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Il bambino nella neve / Wlodek Goldkorn ; fotografie di Neige De Benedetti. - Milano : Feltrinelli, 2018.

Cos'è la memoria? Cos'è il passato? Cosa resta delle vite e delle morti di chi abbiamo amato, di chi ci ha preceduto? Riflessioni universali, che diventano lancinanti quando si applicano al passato di un ebreo, polacco e comunista, cresciuto nel dopoguerra in una patria che lo ha poi rinnegato.

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H

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Gli internati militari italiani in Germania, 1943-1945 / Gabriele Hammermann. - Bologna : Il mulino, stampa 2019.

Con l'armistizio del settembre 1943 e il conseguente rovesciamento delle alleanze, i militari italiani si ritrovarono nemici degli ex alleati tedeschi. Salvo quelli, pochi, che accettarono di affiancarsi ai tedeschi e confluire nell'esercito della neonata repubblica di Salò, oltre mezzo milione di soldati italiani furono deportati in campi di concentramento nazisti. Nel libro, una completa e approfondita descrizione dell'esperienza di prigionia degli Imi, gli internati militari italiani in Germania: l'atteggiamento tedesco, le direttive per la loro gestione come forza lavoro nell'industria bellica, le condizioni materiali di vita e di lavoro, dalla caduta di Mussolini al rientro in patria dopo la fine della guerra.

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Comandante ad Auschwitz / Rudolf Hoss ; traduzione di Giuseppina Panzieri Saija ; prefazione di Primo Levi ; con un articolo di Alberto Moravia. - Ed. 13. - Torino : Einaudi, 2014.

Il comandante di Auschwitz, Rodolf Hoss, condannato e giustiziato nello stesso campo dagli alleati dopo la liberazione, descrive, nel racconto della sua vita, con precisione la struttura del campo, le condizioni dei detenuti, la vita quotidiana. Una ricostruzione memorabile dalla parte di un nazista fino allora convinto.

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K

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Gemelle imperfette / Affinity Konar ; traduzione di Elisa Banfi. - Milano : Longanesi, 2017.

Stasha e Pearl Zamorski sono ad Auschwitz alle prese con gli esperimenti medici di Mengele sui corpi dei gemelli. Chiuse rispetto al resto del mondo, le due ragazze cercano di farsi forza una con l'altra. Insieme cercheranno una nuova speranza e faranno di tutto per affidare Mengele nelle mani di una qualche giustizia.

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L

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Prigionieri, internati, resistenti : memorie dell'altra resistenza / Nicola Labanca. - Roma ; Bari : Laterza, 2022.

L'8 settembre 1943, con l'occupazione nazista del nostro Paese, poco meno di un milione di militari italiani vennero disarmati e catturati dai tedeschi. Alcuni riuscirono a dileguarsi nel caos di quelle settimane, alcuni - una volta entrati nei campi di prigionia - aderirono alla Repubblica sociale italiana e tornarono in Italia. Ma la stragrande maggioranza, circa 600.000, preferì rimanere nei campi di prigionia piuttosto che aderire alla Rsi. Colpito dal rifiuto dei prigionieri, nell'estate del 1944 Hitler li trasformò in "lavoratori volontari", ovvero coatti. Per le pessime condizioni di vita nei campi, circa 50.000 persero la vita. Gli Internati militari italiani (Imi), dunque, furono protagonisti del primo referendum antifascista, ma hanno sempre fatto fatica a trovare un riconoscimento nella memoria della guerra e della Resistenza e in questi ultimi anni sono diventati un oggetto di contesa politica. Il loro No al fascismo di Salò è stato depotenziato di ogni valore morale e politico. Sono tornati a essere dei prigionieri e non dei resistenti senza armi. Un esempio di battaglia sulla memoria nella quale la Resistenza rischia di essere di nuovo accantonata.

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Gli schiavi di Hitler : i deportati italiani in Germania nella seconda guerra mondiale / Ricciotti Lazzero. - Milano : Mondadori, 1998.

Con una paziente e scrupolosa ricerca d'archivio condotta per anni in Germania e in Italia e la raccolta di testimonianze dirette dei sopravvissuti, Ricciotti Lazzero ha riportato alla luce un pezzo di storia dimenticata della Germania hitleriana: il disumano sfruttamento dei deportati italiani nei campi di lavoro tedeschi, dove i più morirono di fame, fatica e stenti, o per la cieca violenza dei loro aguzzini. In un periodo di estrema difficoltà per la macchina industriale e bellica tedesca, decine di migliaia di nostri connazionali (alcuni volontari della RSI, ma per la maggior parte vittime dei rastrellamenti: soldati sbandati dopo l'8 settembre, renitenti alla leva, detenuti politici e comuni) furono costretti a lavorare in condizioni atroci per sostituire i tedeschi chiamati alle armi nel disperato tentativo di risollevare le sorti ormai segnate del conflitto. Nell'imminenza del crollo del Terzo Reich, sullo sfondo di città ridotte a cumuli di macerie dai bombardamenti alleati, le vicissitudini dei deportati italiani, "schiavi di Hitler", sono la testimonianza di un'umanità che preferì soccombere piuttosto che rendersi complice della barbarie, e che tuttavia è stata quasi dimenticata.

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Se questo è un uomo / Primo Levi ; postfazione di Cesare Segre. - 20. ed. - Torino : Einaudi, 2018.

Primo Levi, ebreo, partigiano, chimico torinese, racconta in un capolavoro tradotto in tutto il mondo, un anno trascorso ad Auschwitz/Monowitz, evitando con il lavoro forzato l'eliminazione, fino alla liberazione. Il libro simbolo dell'orrore del Lager ma anche un messaggio morale e civile.

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La tregua / Primo Levi. - Torino : Einaudi, 2014.

Il libro della liberazione e del ritorno dai campi, il seguito di "Se questo è un uomo". Il rimpatrio da Auschwitz alla fine del 1945 dopo un viaggio tortuoso e assurdo attraverso mezza Europa devastata dalla guerra. Una storia movimentata e variopinta, primavera finalmente di libertà.

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Così fu Auschwitz : testimonianze 1945-1986 / Primo Levi con Leonardo De Benedetti ; a cura di Fabio Levi e Domenico Scarpa. - Torino : Einaudi, 2015.

Nel 1945, all'indomani della liberazione, i militari sovietici che controllavano il campo per ex prigionieri di Katowice, in Polonia, chiesero a Primo Levi e a Leonardo De Benedetti, suo compagno di prigionia, di redigere una relazione dettagliata sulle condizioni sanitarie del Lager. Il risultato fu il "Rapporto su Auschwitz": una testimonianza straordinaria, uno dei primi resoconti sui campi di sterminio mai elaborati. La relazione, pubblicata nel 1946 sulla rivista scientifica "Minerva Medica", inaugura la successiva opera di Primo Levi testimone, analista e scrittore. Nei quattro decenni seguenti, Levi non smetterà mai di raccontare l'esperienza del Lager in testi di varia natura, per la maggior parte mai raccolti in volume. Dalle precoci ricerche sul destino dei propri compagni alla deposizione per il processo Eichmann, dalla "lettera alla figlia di un fascista che chiede la verità" agli articoli apparsi su quotidiani e riviste specializzate, "Così fu Auschwitz" è un mosaico di memorie e di riflessioni critiche dall'inestimabile valore storico e umano. Una raccolta di testimonianze, indagini e approfondimenti che, grazie alla coerenza, alla chiarezza dello stile, al rigore del metodo, ci restituiscono il Primo Levi che abbiamo imparato a riconoscere come un classico delle nostre lettere.

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I carnefici italiani : scene dal genocidio degli ebrei, 1943-1945 / Simon Levis Sullam. - 3. ed. - Milano : Feltrinelli, 2019.

La sera del 5 dicembre 1943, il giovane pianista Arturo Benedetti Michelangeli suona al Teatro La Fenice di Venezia. In quelle stesse ore, polizia, carabinieri e volontari del ricostituito Partito fascista - i carnefici italiani - compiono in città una delle maggiori retate di ebrei nella penisola dopo quella condotta dai tedeschi a Roma il 16 ottobre. Sulla base del censimento della popolazione di "razza ebraica" condotto a partire dal 1938, oltre centocinquanta tra uomini, donne, vecchi e bambini vengono stanati dalle loro case e tradotti alle locali carceri. Nei giorni successivi i loro beni vengono sequestrati, gli appartamenti sigillati o destinati ad altri italiani. I prigionieri saranno poi trasferiti a Fossoli di Carpi, il principale campo di transito degli ebrei nella Repubblica sociale, gestito da forze italiane. Qui saranno detenuti in condizioni precarie e, quindi, caricati su vagoni piombati - dopo la consegna in mani tedesche - su cui verranno condotti alla morte nel campo di sterminio di Auschwitz. Questi eventi si ripeterono in modo analogo, tra l'autunno del 1943 e la primavera del 1945, nelle principali città e in una miriade di piccoli paesi del centro-nord della penisola italiana. Perché si tende ancora a rimuovere il ricordo di queste vicende, mentre prevale quello dei "salvatori" e dei "giusti"? Perché raramente si ricorda che almeno metà degli arresti di ebrei fu condotta da italiani, senza ordini o diretta partecipazione dei tedeschi?

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Triangolo rosso : dalle carceri milanesi di San Vittore ai campi di concentramento e di eliminazione di Fossoli, Bolzano, Mauthausen, Gusen, Dachau : marzo 1944-maggio 1945 / Paolo Liggeri. - 5. ed. - Milano : Istituto La casa, 1986.

La funesta segnaletica dei lager nazisti marchiava con una stella gialla a sei punte i prigionieri ebrei. Un triangolo verde identificava i delinquenti comuni, così come un triangolo rosa bollava gli omosessuali, uno marrone i rom e i sinti, quello viola i Testimoni di Geova. A don Paolo Liggeri, deportato nei campi di concentramento tedeschi nel 1944, fu assegnato il triangolo rosso: quello riservato ai detenuti politici, ai nemici del Reich, agli oppositori del nazismo. Perché era un ribelle, il prete milanese. Un ribelle per amore.

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M

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Al di là del niente : i deportati monzesi nei campi di sterminio nazisti / Raffaele Mantegazza ; ricerca di Emiliano Vincenzo Toppi. - Monza : Comune di Monza, stampa 2007.

Il libro ricorda le storie di vita dei deportati e delle deportate monzesi nei campi di sterminio nazisti. Di molti, deportati e spariti nel nulla, è rimasto poco o niente, una vecchia foto-tessera, una breve nota biografica, alcuni pensieri, alcune abitudini. Di molti non sappiamo nulla, ed è spesso impossibile rintracciare i parenti. Molti sono stati deportati che erano poco più che ragazzi, spesso dopo le retate che sono seguite agli eroici scioperi del marzo '44, in particolare alla Falck e alla Breda di Sesto San Giovanni.

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L'odore del fumo : Auschwitz e la pedagogia dell'annientamento / Raffaele Mantegazza. - Troina : Citt aperta, [2001].

I deportati e le deportate nei campi di sterminio nazisti ci presentano la Shoah come l'indicibile per eccellenza del 20. secolo, come l'avvenimento che, piú di ogni altro nella storia, sfugge ai tentativi di spiegazione e di razionalizzazione. Questo libro vuole riflettere su quell'evento, soprattutto con attenzione a coloro che sono nati nel mondo dopo Auschwitz. L'autore ricostruisce la specifica pedagogia dell'annientamento che costituisce la vera e originale creazione nazista. Egli presenta il lager come dispositivo pedagogico che, oltre a distruggere l'individuo, lo mette nelle condizioni di provvedere da sé stesso alla propria liquidazione.

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Il libro dei deportati / ricerca del Dipartimento di storia dell'Universit di Torino diretta da Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia ; promossa da ANED, Associazione nazionale ex deportati. - Milano : Mursia, 2009-2015.

L'opera, in quattro volumi, riporta 23.826 nomi di deportati politici italiani, con le date e i luoghi di nascita, di arresto, di detenzione, di liberazione o di morte. Ogni scheda riassume la tragedia individuale delle decine di migliaia di italiani, uomini e donne, che tra il 1943 e il 1945 furono deportati per motivi politici nei lager nazisti. Tragedie individuali che il lavoro degli storici ha ricomposto e analizzato per ricostruire l'universo della deportazione politica: dai primi italiani destinati a Dachau o Mauthausen, quando l'Italia monarchico-fascista era ancora un fedele alleato della Germania di Hitler, ai militanti antifascisti arrestati tra l'ottobre del 1943 e il marzo del 1944; dai partigiani e fiancheggiatori della Resistenza, ai rastrellati, capitati per caso in mezzo ad azioni di controguerriglia; dai responsabili di infrazioni alle norme in vigore sotto la RSI o nelle zone direttamente controllate dal Terzo Reich, ai detenuti per reati comuni messi a disposizione dell'occupante dal governo di Salò. Per tutti un'unica sorte: finire nel sistema concentrazionario nazista per morire o per uscirne feriti per sempre.

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Tante braccia per il Reich! : il reclutamento di manodopera nell'Italia occupata 1943-1945 per l'economia di guerra della Germania nazionalsocialista / prefazione di Gianni Perona ; nota di Enzo Orlanducci ; a cura di Brunello Mantelli. - Milano : Mursia, 2019.

Per il Terzo Reich l'impiego di manodopera straniera fu uno strumento cruciale per sostenere l'economia bellica. Milioni di lavoratori provenienti in gran parte dai Paesi occupati, ma anche in buona misura da quelli alleati, furono impiegati in molteplici mansioni la cui funzione primaria era alimentare la produzione d'interesse militare. Centinaia di migliaia di lavoratori italiani, uomini e donne, erano già stati inviati in Germania per diventare braccia per il Reich fin dal 1938, quando l'Italia monarchicofascista era alleata, in realtà già subalterna, di Hitler. Il reclutamento divenne forzato nei venti mesi di occupazione tedesca del nostro Paese (settembre 1943-aprile 1945). Questo è il primo studio organico su dinamiche e modalità del prelievo coatto di lavoratori dall'Italia e del loro utilizzo oltre Brennero nel periodo della Repubblica Sociale Italiana, a cui gli apparati del fascismo di Salò diedero un notevole contributo. Nei due tomi viene analizzato il modus operandi degli occupanti tedeschi e dei loro collaboratori fascisti nel mettere le mani con la forza su lavoratori dell'industria, dell'agricoltura e di ogni altro settore purché utili allo sforzo bellico del Terzo Reich, attraverso precettazioni, arresti, retate urbane, rastrellamenti nelle zone di campagna, prelievi indiscriminati negli istituti di pena. Una ricerca monumentale che colma una lacuna sulla storia dell'Italia nella Seconda guerra mondiale. Nel primo tomo: il contesto europeo, il reclutamento di lavoratori dal Torinese, da Genova e provincia, dal Milanese, dal litorale adriatico, dall'Emilia e dall'Imolese. Nel secondo tomo: il reclutamento di lavoratori dalla Toscana, dalle Marche, dall'Umbria, da Roma e dal Lazio, e un approfondimento sui detenuti italiani mandati nell'industria chimica del Terzo Reich.

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I luoghi della Shoah in Italia / Bruno Maida. - Torino : Edizioni del Capricorno, 2017.

La geografia della Shoah in Italia è la rete di luoghi che gli ebrei attraversarono e in cui sostarono sulla strada per Bergen-Belsen, Ravensbruck, Buchenwald, Flossenburg, ma soprattutto per Auschwitz. La geografia della Shoah in Italia è anche fatta di luoghi di reclusione. Conosciamo i 28 campi di concentramento provinciali istituiti dalla Repubblica Sociale, ma furono probabilmente molti di più, perché spesso - è il caso di San Vittore a Milano - le carceri svolsero quel ruolo. E poi, dalla fine del 1943, i campi di concentramento e di transito: Fossoli di Carpi, in provincia di Modena; la Risiera di San Sabba a Trieste; Bolzano dall'agosto 1944; Borgo San Dalmazzo in provincia di Cuneo. La geografia della Shoah in Italia, infine, è l'insieme dei luoghi di memoria che contribuiscono a mantenere vivo e vitale il ricordo di quelle vicende. Spesso sono luoghi visitabili o visibili: è così a Fossoli, alla Risiera, al Binario 21 a Milano. E poi ci sono i monumenti, le lapidi, le pietre di inciampo che popolano i marciapiedi delle nostre città e ci costringono a pensare dove mettiamo i piedi. Questo è dunque un viaggio nella memoria della deportazione, ma anche un modo per scoprire la storia negli spazi quotidiani delle nostre vite. Grazie a uno straordinario materiale iconografico, che unisce rari materiali d'epoca e immagini dell'oggi, un libro perché ciascuno di noi possa fare proprio l'ammonimento di Primo Levi: "Fa' che il frutto orrendo dell'odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai".

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Storia della deportazione dall'Italia, 1943-1945 : militari, ebrei e politici nei lager del Terzo Reich / Giuseppe Mayda ; introduzione di Nicola Tranfaglia. - Torino : Bollati Boringhieri, 2002.

Nel libro Mayda ripercorre le vicende della deportazione, sottolinea il ruolo della Repubblica sociale italiana, che fu di complicità attiva ma anche di iniziativa autonoma, sfatando la leggenda secondo cui furono i nazisti gli unici artefici della soluzione finale nel nostro paese mentre la RSI l'avrebbe subita passivamente a causa della propria impotenza politico-militare. Wehrmacht e SS da una parte e lo Stato-fantoccio di Salò con i gerarchi dall'altra concordarono comuni progetti di deportazione degli ebrei e degli oppositori politici.

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Campi fascisti : una vergogna italiana / Gino Marchitelli ; prefazione di Daniele Biacchessi. - Milano : Jaca Book, 2020.

L'Italia non ha mai fatto i conti con la vergogna delle repressioni attuate dal regime fascista durante il ventennio, ma la democrazia ha bisogno di tenere viva la memoria degli eccidi, delle torture, delle violenze fasciste di cui fu pervaso il nostro Paese dal 1920 alla fine della seconda guerra mondiale. Una storia di abusi, odio, annientamento di ogni forma di opposizione politica e sociale di centinaia di migliaia di persone che hanno perso la vita a causa delle guerre sanguinarie che il regime proclamò fino alla Liberazione partigiana del 1945. Questo libro illustra, con una serie di esempi documentati, una verità sconosciuta: il numero dei luoghi di detenzione di ogni tipo che il regime aveva costruito per internare gli oppositori, gli antifascisti, gli ebrei, i "diversi" e i prigionieri di guerra utilizzati in campi di lavoro coatto e coercitivo. Prendendo spunto dal notevole lavoro on line www.campifascisti.it, l'autore racconta alcune esperienze e porta a conoscenza di un pubblico più vasto le verità scomode su quanto il mito "italiani brava gente" sia un enorme e abominevole falso storico. Conoscere, sapere, raccogliere testimonianze è il vero antidoto affinché non abbia mai più a ripetersi una vergogna come quella del regime fascista.

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Italiani nei lager : linguaggio, potere, resistenza / Rocco Marzulli. - [Milano] : Milieu, 2019.

La storia dei deportati italiani nei campi di concentramento nazisti è un argomento tutt'ora poco conosciuto sotto diversi aspetti. Gli italiani sono tra gli ultimi deportati, nel momento in cui, verso la fine della guerra, da una parte il lager è una macchina di sterminio, dall'altra un campo adibito ai lavori pesanti, nel quale i prigionieri sono impiegati come manodopera per la produzione bellica sino alla loro morte per sfinimento, fame, malattia. Sono poi considerati traditori dai nazisti, e fascisti dai loro compagni di prigionia spagnoli, francesi, russi. Sono dunque vessati più di altri e isolati, anche perché non conoscono il tedesco né in generale altre lingue, non riescono a decifrare il mondo autonomo, sconosciuto, artificiale, costituito dal campo di concentramento. Questa è la condizione che da una parte causerà la morte immediata di molti di loro, e dall'altra porterà altri ad apprendere elementi essenziali alla sopravvivenza della lingua tedesca dei nazisti e della lingua franca parlata dai prigionieri. Il racconto della deportazione, condotto attraverso la prospettiva del linguaggio, fa emergere la logica che determina la vita dell'intera popolazione del lager: il rapporto tra sorveglianti e sorvegliati e i rapporti tra prigionieri. I prigionieri, anche nella condizione estrema del lager, con la parola possono lottare per sopravvivere, per resistere, per solidarizzare. La lingua franca, sorta dall'incrocio e dall'accostamento di vari idiomi dei deportati, che assume anche l'aspetto del gergo e del linguaggio in codice, aiuta a procurarsi qualcosa da mangiare, acquisire informazioni sui pericoli da evitare, decodificare la realtà, decidere come comportarsi. Un saggio ricco di testimonianze, basato sui racconti di decine di internati. Racconti strazianti e di altissimo valore storico, memorie orali o scritte, in molti casi finite in archivi e mai pubblicate fino a ora.

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N

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L'altra Resistenza : i militari italiani internati in Germania / Alessandro Natta ; introduzione di Enzo Collotti. - Torino : Einaudi, [1997].

L'esercito italiano dall'otto settembre alla Resistenza: una ricostruzione storica che parte dall'autobiografia per mettere in luce un aspetto poco studiato della guerra di liberazione.

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A forza di essere vento : la persecuzione di Rom e Sinti nell'Italia fascista / Chiara Nencioni ; prefazione di Luca Bravi ; postfazione di Noell Maggini. - Pisa : ETS, 2024.

«Ci mandavano a morire, ci mettevano su questi vagoni senza mangiare, senza bere, e questi rom andavano allegri, chi prendeva la fisarmonica, chi il violino, chi la chitarra e cantavano. Dicevano "Ci mandano a lavorare", invece dove li mandavano? Auschwitz!». Cosa sappiamo del Porrajmos (o Samudaripen), la persecuzione di sinti e rom perpetrata anche nel nostro Paese? Molto poco, troppo poco. Mandati a morire nei lager del Terzo Reich dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, uccisi in Croazia dai collaborazionisti Ustaša o espulsi dal confine orientale in Italia, rinchiusi in campi di concentramento lungo tutta la penisola, questa era la sorte degli "zingari". A forza di essere vento - scrive Luca Bravi nella prefazione - «ha il merito indiscusso di aver dato in stampa le parole che testimoni diretti della persecuzione fascista, sinti e rom, avevano affidato a interviste e ad un'oralità che rischiava d'andar perduta. Ne scaturisce una voce di comunità, come di frequente succede quando si tratta di queste popolazioni, che chiede essenzialmente di essere ascoltata». Si tratta di una storia "dal basso" che ripercorre i tanti rivoli di una vicenda negletta, la cui ricostruzione non è soltanto un indispensabile esercizio di memoria, ma serve a riflettere sul presente di un popolo ancora oggi guardato con sospetto e pregiudizi.

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P

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Nei lager c'ero anch'io / a cura di Vincenzo Pappalettera. - Milano : Mursia, 2008.

Raccolta di testimonianze di sopravvissuti italiani e stranieri alla deportazione nei lager nazisti.

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Tu passerai per il camino : vita e morte a Mauthausen / Vincenzo Pappalettera. - Rist. - Milano : Mursia, 2010.

"Tu passerai per il camino" è stata la minaccia che per anni i kapò e gli aguzzini nazisti hanno ripetuto ai prigionieri del campo di Mauthausen. Un riferimento esplicito e crudele ai forni crematori, una frase che è diventata sinonimo di morte. Vincenzo Pappalettera aveva venticinque anni quando fu deportato. Vent'anni dopo la liberazione ha raccontato in questo libro l'orrore di quei giorni. Per chi è morto, per i molti che non sanno e i troppi che non vogliono sapere, per gli increduli in buona e mala fede e per le generazioni future.

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Il libro della shoah italiana : i racconti di chi è sopravvissuto / [a cura di] Marcello Pezzetti ; una ricerca del Centro di documentazione ebraica contemporanea. - Nuova ed. - Torino : Einaudi, 2015.

Più di cento sopravvissuti raccontano la loro storia, componendo un grande racconto corale dell'ebraismo italiano. Dal mondo di prima, l'infanzia, la scuola, alle leggi antiebraiche e alla conseguente catena di umiliazioni. E poi l'occupazione tedesca, gli arresti, le detenzioni, la deportazione. Complessivamente nel 1943 venne deportato circa un quinto degli ebrei residenti sul territorio italiano: oltre 9000 persone. Nella quasi totalità dirette ad Auschwitz. Ma chi erano gli ebrei italiani? All'inizio degli anni Trenta erano circa 45 000 persone; le comunità più consistenti erano quelle di Roma (oltre 11 000), Milano, Trieste, Torino, Firenze, Venezia e Genova. Comunità, in generale, fortemente integrate nel tessuto sociale del Paese, a tal punto che dopo la liberazione solo un'esigua minoranza dei sopravvissuti scelse, a differenza degli ebrei di altre nazionalità, di vivere altrove. Un mosaico di testimonianze che ha sui lettori un effetto dirompente proprio grazie al fittissimo intreccio di ricordi, traumi, sogni, rabbia, smarrimento, sensi di colpa, e persino speranza, dopo il ritorno alla vita.

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Gli ebrei in provincia di Milano, 1943-1945 : persecuzione e deportazione / Liliana Picciotto Fargion. - 2. ed. - Milano : Provincia ; Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, [2004].

Nella terribile fase storica della Seconda guerra mondiale, il capitolo della persecuzione e deportazione degli ebrei si configura come una tragedia nella tragedia, un epilogo reso possibile da sentimenti di odio razzista sollevato da un'ideologia di rancore e violenza. L'opera, che contiene informazioni precise, testimonianze eloquenti e si avvale di una documentazione rigorosa, diviene prezioso strumento per non dimenticare.

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Il libro della memoria : gli ebrei deportati dall'Italia, 1943-1945 / Liliana Picciotto ; ricerca della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. - 3. rist. - Milano : Mursia, 2011.

Circa 8.900 nomi sono raccolti in queste pagine. Nelle scarne note che seguono ogni nome (data dell'arresto, data della deportazione, data della morte o della liberazione) c'è l'orrore dell'Olocausto e delle persecuzioni naziste.

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S

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La shoah in Italia : la persecuzione degli ebrei sotto il fascismo / Michele Sarfatti. - 2. ed. - Torino : Einaudi, 2008.

Partendo dal significato del termine Shoah, Michele Sarfatti ricostruisce quel tragico periodo che vide annientare le vite di milioni di ebrei, ripercorre le tappe ferali della persecuzione in Europa e nel nostro Paese, e mostra come il fascismo divenne corresponsabile della Shoah in Italia. Un volume destinato innanzitutto al mondo della scuola e a coloro che desiderano un'illustrazione sintetica, ma pur sempre seria e scientificamente adeguata, di uno dei momenti più bui della nostra storia.

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Gli ebrei nell'Italia fascista : vicende, identit , persecuzione / Michele Sarfatti. - Ed. definitiva. - Torino : Einaudi, 2018.

Lo studio più rigoroso e completo su uno dei momenti più bui della nostra storia del Novecento. Gli ebrei italiani, la loro vita e il loro progressivo soccombere negli anni che vanno dalla marcia su Roma alla fine della Shoah. Gli ebrei che negli anni del Risorgimento si erano "fatti italiani" più rapidamente dei loro concittadini, negli anni del fascismo videro le loro identità e le loro vite progressivamente limitate, sopraffatte, annientate. Essi erano docenti universitari e merciai ambulanti, osservanti e laici, italiani sin da Roma antica e stranieri, sionisti e nazionalisti italiani, fascisti e comunisti; unica fu invece la persecuzione antisemita a impostazione razzista che li colpì. L'autore, sulla base di vastissime ricerche archivistiche e bibliografiche, descrive gli aspetti collettivi e individuali di quella vicenda, illustrati anche tramite dati statistici, cartine, documenti e testimonianze dell'epoca.

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Il cielo sereno e l'ombra della Shoah : otto stereotipi sulla persecuzione antiebraica nell'Italia fascista / Michele Sarfatti. - Roma : Viella, 2020.

La ricostruzione storica della persecuzione antiebraica nell'Italia fascista ha dovuto fare i conti sin dagli albori con una diffusa attitudine a minimizzare l'antisemitismo che, con gradazioni diverse, ha accompagnato il Ventennio. Nello specifico, la storiografia ha dovuto affrontare una tendenza a sottovalutare pregiudizi e orientamenti antiebraici nella società e nella cultura italiana; a oscurare il complesso percorso dell'antisemitismo fascista; a leggere l'alleanza con la Germania di Hitler come se quest'ultima non fosse costitutivamente votata alla persecuzione degli ebrei; a ridimensionare la collaborazione della Repubblica di Salò alla Shoah nazista. Ciò ha comportato l'insorgere di inciampi alla comprensione e deragliamenti nella ricostruzione. Il loro superamento ha costituito per gli storici un cimento suppletivo, tuttora in corso. Il libro ha per oggetto otto di questi inciampi e deragliamenti.

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In quelle tenebre / Gitta Sereny. - 3. ed. - Milano : Adelphi, [2005].

Il caso di Franz Stangl, comandante di Treblinka. Una sconvolgente indagine che rompe il silenzio sugli antecedenti e l'organizzazione dei campi di sterminio, e sulle complicità che hanno aiutato molti responsabili a fuggire.

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Auschwitz : storia e memorie / Frediano Sessi ; con la collaborazione di Enrico Montanelli. - Venezia : Marsilio, 2020.

Chi visita oggi Auschwitz vede solo una parte di ciò che è stato e lo coglie nella sua fase finale, senza potersi fare un'idea degli scopi e delle trasformazioni che hanno portato a quel risultato. Frediano Sessi ci consegna una ricostruzione storica globale di quell'universo fisico e simbolico, in una poderosa opera, frutto di cinquant'anni di ricerche e collaborazioni con storici di tutto il mondo, ripartita in tre grandi sezioni. La prima ripercorre in modo essenziale i tratti ideologici, legislativi e amministrativi che, a partire dall'ascesa di Hitler al potere, caratterizzano il regime nazista, inquadrando il "progetto Auschwitz" nel più ampio contesto del nuovo ordine europeo ideato dal Reich. La seconda entra nello specifico della struttura e della vita del campo, dalle origini ai successivi ampliamenti: la scelta del sito e le caratteristiche geomorfologiche, la ricostruzione minuziosa della quotidianità nel Lager, gli alloggi e i luoghi di lavoro, i metodi di sterminio, le forme di oppressione e quelle di resistenza, i processi e le sentenze seguiti alla liberazione. La terza parte approfondisce i percorsi della memoria emersi e consolidatisi nel tempo, ponendo l'accento sulle diverse declinazioni nazionali e sulle modifiche del complesso museale, sulle testimonianze di vittime e carnefici, e sulla ricezione da parte della comunità internazionale. Uno sguardo d'insieme imprescindibile per riflettere sul perché il campo sia ancora un termine di paragone, una matrice di linguaggio, un confine morale ma anche uno stimolo all'emulazione per le menti più deboli e impreparate. Questa percezione di Auschwitz è il motivo che ci ha spinto a ripercorrere la sua storia, mettendo insieme non solo il prima e il durante ma anche il dopo, studiando gli aspetti materiali e quelli simbolici, ricostruendo i fatti, che sfidano la capacità della nostra immaginazione.

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A Gusen il mio nome è diventato un numero / Angelo Signorelli. - Sesto San Giovanni : Monza : ANED, [1995?].

Diario di Angelo Signorelli, che ripercorre la vicenda personale dell'autore, operaio alla Falck Unione di Sesto San Giovanni, arrestato l 11 marzo 1944 insieme al fratello Giuseppe per aver partecipato allo sciopero generale e deportato nel lager di Mauthausen, dove è costretto al lavoro prima nella cava di Gusen I poi alla costruzione di Gusen II. Viene liberato il 5 maggio 1945.

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T

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Dalle leggi razziali alla Shoah 1938-45 : documenti della persecuzione degli ebrei italiani per conoscere, per capire, per insegnare / di Nando Tagliacozzo. - Roma : Sinnos, [2007?].

Una raccolta di circa trenta documenti, ordinati in stretto ordine cronologico, forniti da familiari e amici e che coprono il periodo dal '38 al '45. Pochi e sintetici i commenti perché i documenti si commentano da sé. Questi documenti - oltre a dare testimonianza di come andarono le cose mostrano e rendono concreta la vita di tutti i giorni.

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La persecuzione dei rom e dei sinti nell'Italia fascista : storia, etnografia e memorie / Paola Trevisan ; prefazione di Michele Sarfatti. - Roma : Viella, 2024.

Quale fu l'atteggiamento del fascismo verso coloro che definiva "zingari"? Come si articolò la persecuzione dei rom e dei sinti e come mai la sua memoria non ha trovato spazio nell'Italia repubblicana? Sulla base di un'estesa documentazione archivistica messa a confronto con testimonianze e ricerche storico-etnografiche, il volume ricostruisce per la prima volta le politiche antizingari del regime fascista e la loro ricaduta su rom e sinti che vivevano in Italia: prima pensati indistintamente come vagabondi stranieri da respingere ed espellere, poi sottoposti al confino di polizia e forzatamente trasferiti (dalla Venezia Giulia e Tridentina in particolare) nelle regioni meridionali e, con l'entrata in guerra dell'Italia, internati in località sparse per la penisola e nei campi di concentramento. Raramente, nel dopoguerra, le memorie delle persecuzioni subite sono uscite dallo stretto ambito delle famiglie rom e sinti e il loro mancato riconoscimento come vittime del regime fascista ha favorito la negazione dei diritti di cittadinanza a coloro che oggi vivono in Italia.

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V

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Streikertransport : la deportazione politica nell'area industriale di Sesto San Giovanni 1943-1945 / Giuseppe Valota ; a cura di Giuseppe Vignati ; in collaborazione con Valeria Casarotti e Teresa Garofalo. - Milano : Guerini e associati ; Sesto San Giovanni : Fondazione ISEC, 2007.

La ricerca di Giuseppe Valota sulla deportazione politica nell'area industriale di Sesto San Giovanni ha dato nome e volto a 553 lavoratori deportati dai nazifascisti nei campi di concentramento nel 1943-1945; e, attraverso diari, testimonianze e interviste raccolte nel corso di quindici anni ha dato loro una avvincente voce collettiva; ha messo in luce le dimensioni, la qualità , le ferite della deportazione, nell'ambito della realtà economico-produttiva e sociale di una città industriale esemplare quale Sesto San Giovanni.

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Dalla fabbrica ai lager : testimonianze di familiari di deportati politici dall'area industriale di Sesto San Giovanni / Giuseppe Valota ; a cura di Teresa Garofalo e Giuseppe Vignati. - Milano ; Udine : Mimesis ; [Milano] : ANED ; [Sesto San Giovanni] : Fondazione ISEC, 2015.

La deportazione nei campi nazisti dei lavoratori dell'area industriale di Sesto San Giovanni vista con gli occhi di chi è rimasto a casa. In questo libro parlano le madri, le mogli, i figli dei lavoratori che vennero presi dai fascisti per essere consegnati ai nazisti e deportati. Un viaggio per i più senza ritorno. Giuseppe Valota nell'arco di oltre vent'anni di paziente lavoro ha composto il racconto della classe operaia, della vita che ruotava attorno alla fabbrica, della vita vera, concreta, dolorosa, di tante famiglie private dell'unico sostegno. Ma anche il racconto della solidarietà, che sfidava il coprifuoco per dare alla famiglia del deportato un frutto, un pezzo di pane, qualche soldo: mani anonime che ti dicevano che non eri solo e si poteva resistere.

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Uomini, donne e bambini nel lager di Bolzano : una tragedia italiana in 7982 storie individuali / Dario Venegoni. - [2. ed.]. - Milano : Mimesis, c2005.

Il lager nazista di Bolzano rimane avvolto nel mistero. Le SS in fuga bruciarono nell'aprile 1945 tutti i documenti del campo. Questo studio, attingendo a numerose fonti inedite, ricostruisce per la prima volta i profili di oltre 7800 deportati. La ricerca svela il meccanismo di funzionamento di questa vera e propria anticamera dello sterminio. Da Bolzano partirono per i territori del Terzo Reich migliaia di uomini, donne e bambini: più di 2000 non sono tornati. Oggi finalmente le vittime di questo orrore hanno un nome, così come coloro che osarono opporsi e resistere, anche in quelle condizioni estreme.

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Sonderkommando Auschwitz / Shlomo Venezia ; a cura di Marcello Pezzetti e Umberto Gentiloni Silveri ; da un'intervista di B atrice Prasquier ; prefazione di Walter Veltroni. - 12. ed. - Milano : BUR, 2019.

Shlomo Venezia, ebreo italiano nato a Salonicco/Grecia sopravvisse, fino a pochi anni fa, ad un duplice orrore: quello di essere internato ad Auschwitz e quello di essere stato parte della brigata di ebrei addetta allo sgombero delle camere a gas e dei forni. L'unico reparto del campo che fu protagonista di un drammatico tentativo di rivolta di massa, stroncato ferocemente dai nazisti.

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Ho scelto la prigionia : la resistenza dei soldati italiani nei lager nazisti, 1943-1945 / Vittorio Vialli ; a cura di Emiliano Macinai e Luana Collacchioni. - Bologna : Il mulino, 2020.

L'8 settembre 1943 il tenente di fanteria Vittorio Vialli viene catturato dai tedeschi a Istmia. Deportato, dovrà scegliere se aderire alla Repubblica fascista di Salò o restare prigioniero. Come tanti altri militari italiani sceglierà la prigionia e trascorrerà quasi due anni nei campi di concentramento per militari in Germania e in Polonia. Fortunatamente il 5 aprile 1945 l'avanzata dei carri armati inglesi salverà lui e i suoi compagni dal trasferimento nel campo di sterminio e restituirà loro la libertà. Una storia simile a molte altre, se non fosse che Vialli, studioso di storia naturale e curioso per natura, È appassionato di fotografia e con mille espedienti riesce a portare sempre con sé una macchina fotografica. Giorno dopo giorno, trasferimento dopo trasferimento, scatta di nascosto una grande quantità di foto che illustrano con impressionante eloquenza la vita nei lager: le baracche, gli appelli, le privazioni, la morte. Ci consegna così un diario scritto con la macchina fotografica, un documento crudo e assolutamente unico dell'odissea vissuta dalle migliaia di soldati non traditori che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di combattere a fianco dei nazifascisti.

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W

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La notte / Elie Wiesel ; prefazione di Fran ois Mauriac ; traduzione di Daniel Vogelmann. - 21. ed. - Firenze : Giuntina, 2010.

Eli Wiesel, premio Nobel per la Pace nel 1986, nato in Romania e tuttora vivente negli Stati Uniti, racconta la permanenza fino alla liberazione ad Auschwitz, internato con il padre che non sopravvisse. La storia vissuta da un adolescente.

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Auschwitz spiegato a mia figlia / Annette Wieviorka ; traduzione di Eliana Vicari Fabris ; postfazione di Amos Luzzatto ; note all'edizione italiana di Frediano Sessi. - Torino : Einaudi, 2014.

Perché i nazisti spesero tante energie per sterminare milioni di uomini, donne e bambini, soltanto perché erano ebrei? Perché Hitler riteneva gli ebrei la maggior minaccia per il Terzo Reich? Chi sapeva quello che succedeva e chi poteva fare qualche cosa? Perché gli ebrei non hanno opposto resistenza? Annette Wieviorka risponde alle domande di sua figlia Mathilde su Auschwitz e la distruzione degli ebrei d'Europa. Domande crude e dirette che esprimono l'incredulità di chi non può concepire l'assurda tragedia dei lager nazisti.

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Z

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Sopravvissuta ad Auschwitz : Liliana Segre testimone della Shoah / Emanuela Zuccal ; presentazione di Carlo Maria Martini. - Nuova ed. riveduta e aggiornata. - Cinisello Balsamo : Paoline, 2019.

Liliana Segre milanese fu internata a 13 anni con il padre, da cui fu separata presto e che non rivide più, e si salvò con l'energia della giovane età. Una infaticabile testimone tuttora vivente della Shoa, promotrice tra gli altri del museo di Binario 21 alla Stazione Centrale di Milano.

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