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Donne e Resistenza

L 'altra metà del cielo ha rappresentato una componente fondamentale del movimento partigiano nella lotta contro il nazifascismo, ricoprendo ruoli non di solo supporto logistico.

La lista è ordinata alfabeticamente per autore o curatore.

A (Addis Saba | Alloisio | ANPI | Anselmi | Ardenti)   B (Babini | Beccaria Rolfi | Brambilla Pesce | Bravo | Bruzzone)   C (Capponi | Carrone | Casamassima | Catania | Catone | Commissione scuola e cultura ANPI Monza)   D (Di Carlo)   G (Gabrielli | Gagliani | Gobetti Marchesini Prospero | Gori | Guidetti Serra)   L (Liceo artistico statale della Villa Reale di Monza Nanni Valentini )   M (Menapace | Merlin | Moorehead | Musu)   O (Ombra | Orlandini)   P (Ponzani)   R (Rossini)   S (Seghettini)   T (Tobagi | Tromboni)   V (Vecchio | Vergalli | Vinciguerra)   Z (Zangrandi)  

A

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Partigiane : le donne della Resistenza / Marina Addis Saba. - Milano : Mursia, stampa 2007.

Staffette, fattorine, infermiere, vivandiere, sarte. Le donne, nella Resistenza, erano ovunque. Ricoprivano tutti i ruoli. Trasportavano cartucce ed esplosivi nella borsa della spesa. Erano le animatrici degli scioperi nelle fabbriche. Avevano cura dei morti. Un certo numero di donne imbracci persino le armi. Molte vennero uccise, deportate ed arrestate. Pubblicato per la prima volta nel 1998, questo saggio ha avuto (ed ha) il merito di raccontare il ruolo delle donne nella Resistenza, restituendo alla memoria storica le vicende individuali e il valore sociale e politico che ebbero in quel particolare frangente storico. Sulla base di documenti, testimonianze orali e memorie scritte, Marina Addis Saba dà voce alle donne che hanno partecipato alla lotta di liberazione con un ruolo specifico e indiscusso, costituendo non un appoggio assistenziale alla Resistenza, ma la sua spina dorsale, la sua insostituibile rete di supporto .

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Volontarie della libertà : 8 settembre 1943 -25 aprile 1945 / Mirella Alloisio, Giuliana Gadola Beltrami. - Milano : Lampi di stampa, [2003].

Quale è stata la partecipazione femminile alla Resistenza? In quali forme si è espressa? Quali motivi hanno ispirato l'azione di tante donne? Si può individuare nell'ampiezza della presenza delle donne nella Resistenza la matrice della successiva rivolta femminile? A queste domande cercano di rispondere le due autrici in questo saggio. Riproduzione a richiesta dell'edizione: Mazzotta, 1981.

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Noi, compagne di combattimento : i Gruppi di difesa della donna, 1943-1945 / il Convegno e la ricerca. - [Roma] : ANPI, [2017].

Il convegno vuole riportare alla luce il contributo alla Resistenza dei Gruppi di Difesa delle Donne.

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La Gabriella in bicicletta : la mia Resistenza raccontata ai ragazzi / Tina Anselmi ; introduzione di Laura Boldrini. - San Cesario di Lecce : Manni, 2019.

26 settembre 1944, Tina Anselmi ha 16 anni, siamo nel pieno dell'occupazione nazista. Quel giorno a Castelfranco Veneto, dove Tina vive, i tedeschi impiccano 43 giovani partigiani nella piazza del paese, e tra questi c'è il fratello di una sua compagna di classe. Tina ne scioccata: viene da una famiglia antifascista e anche nell'Azione Cattolica ha appreso valori ben diversi da quelli imparati a scuola nell'ora di Dottrina fascista. Decide così di unirsi alla lotta partigiana. "Se ti prendono i tedeschi, prega che t'ammazzino perchè altrimenti quello che ti faranno sarà peggio", le dice il comandante della Brigata Battisti che va a incontrare sul Monte Grappa. Ma Tina ha il coraggio che viene da quella situazione di ingiustizia, dalla certezza di stare dalla parte della ragione. Con il nome di battaglia di Gabriella, per molti mesi percorre un centinaio di chilometri al giorno mantenendo i collegamenti tra le formazioni partigiane, trasportando stampa clandestina, armi, messaggi.

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La Resistenza rimossa : storie di donne lombarde / Erica Ardenti ; [con un intervento di Vittorio Foa]. - Milano : Mimosa, [2004].

In questo libro sono raccolte le testimonianze di una trentina di donne, protagoniste della Resistenza in terra lombarda. Ogni testimonianza ha una sua caratteristica che la differenzia dalle altre. Memoria , infatti, selezione, enfatizzazione di alcune cose rispetto ad altre. In ogni racconto c una strategia della selezione: esce vittoriosa una prospettiva di valori rispetto a un altra. Ogni racconto ha dunque valore di sfida sociale: la ricerca di quale senso dare, per sè e per gli altri.

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La partigiana Bambina : nome di battaglia Rossana / a cura di Erica Ardenti. - Roma : Liberet , 2010.

Una intervista che ripercorre i momenti salienti dell'esistenza di Bambina Villa, un esistenza connotata da un forte senso di ribellione contro i soprusi e le ingiustizie, un grande spirito di libertà e antifascismo che sempre la accompagnerà. L'impegno nella Resistenza, il suo essere staffetta ciò che ha dato senso alla vita di Bambina, ciò attraverso cui Lei riconosceva un senso, un valore fondamentale.

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B

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Parole armate : le grandi scrittrici del Novecento italiano tra Resistenza ed emancipazione / Valeria P. Babini. - Milano : La tartaruga, 2018.

Parole armate ricostruisce una pagina della storia d'Italia ancora poco nota, seguendo alcune scrittrici italiane, tra cui Anna Banti, Maria Bellonci, Alba de Cèspedes e Natalia Ginzburg, e ricostruendo il ruolo che hanno svolto durante la Resistenza e nell'immediato dopoguerra, continuando a combattere con l'arma della parola per una democrazia capace di calarsi fin dentro la relazione tra i due sessi. Un racconto avvincente che intreccia storia, letteratura e vita femminile. La Guerra di Liberazione, cui in Italia non è certo mancata la partecipazione civile, ha aperto la speranza di un futuro migliore, tutto da costruire (o ricostruire), donne e uomini insieme. In quella straordinaria stagione dell'Italia, anche le donne hanno partecipato alla Resistenza, prendendo in mano la loro vita e combattendo nei modi più diversi. Hanno sostituito gli uomini nel lavoro, hanno sostenuto le famiglie, hanno offerto solidarietà, rifugio e cura ai partigiani. Pur essendo attive e partecipi, non tutte hanno imbracciato le armi. Alcune di loro hanno scritto, parlato alla radio, istigato al sabotaggio, alla rivolta contro il nazifascismo: insomma hanno usato le parole come armi. La comunicazione è stata la loro trincea.

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Le donne di Ravensbrück : testimonianze di deportate politiche italiane / Lidia Beccaria Rolfi, Anna Maria Bruzzone. - Torino : Einaudi, 2003.

A Ravensbrück, campo di concentramento destinato, almeno ufficialmente, alla rieducazione delle prigioniere (testimoni di Geova, zingare, antinaziste di vari Paesi) e progressivamente divenuto campo di sterminio, morirono circa novantaduemila donne. Lidia Beccaria Rolfi (sopravvissuta al campo) e Anna Maria Bruzzone hanno raccolto le testimonianze di alcune prigioniere e le hanno proposte in questo libro.

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Il pane bianco : memorie di una partigiana / Onorina Brambilla Pesce ; da una conversazione con Roberto Farina. - [Milano] : Milieu, 2013.

Autobiografia di una partigiana combattente durante la guerra di liberazione dal nazifascismo. Onorina Brambilla Pesce lottò nei Gruppi di difesa della donna e nei Gruppi di azione patriottica finchè fu arrestata e reclusa in un campo di concentramento. I fatti della vita di Onorina, nome di battaglia Sandra, scorrono con parole precise, come una cronaca. Le origini proletarie, l'infanza alla Cascina Rosa di Milano, il primo lavoro da operaia e l'incontro con l'organizzazione clandestina antifascista. La lotta partigiana, il rapporto con le compagne e i compagni tra cui Giovanni Pesce. Poi l'arresto, la tortura, la reclusione nel carcere di Monza e successivamente nel campo di concentramento di Bolzano. Dopo il 25 aprile del 1945, la marcia nella neve per tornare a casa e la feste per la Liberazione, il matrimonio con Giovanni Pesce e la nascita di una figlia.

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In guerra senza armi : storie di donne 1940-1945 / Anna Bravo, Anna Maria Bruzzone. - Nuova ed. riv. - Roma : GLF editori Laterza, 2000.

Una guerra che fa appello alle donne e ne teme la femminilità, che le porta fuori dalla famiglia e le vincola a garantirne la sopravvivenza; che le vede agire e subire, affrontare arresti, violenze, deportazione, sviluppare una resistenza non armata tanto rischiosa quanto decisiva per l'esito dello scontro. A partire dall'osservatorio di Torino e delle campagne piemontesi e attraverso narrazioni biografiche e documenti d'archivio, questo libro racconta storie che la storia non ha saputo raccontare, e si interroga sulla guerra come scorciatoia o barriera alla modernizzazione, su violenza o rifiuto della violenza, sul perchè si scrive tanto su resistenza armata e strategie politiche, tanto poco su resistenza civile e lotte spontanee; tanto di uomini, tanto poco di donne.

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La Resistenza taciuta : dodici vite di partigiane piemontesi / Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina ; prefazione di Anna Bravo. - Nuova ed. - Milano : Bollati Boringhieri, 2016.

"Ma, insomma, se sapessero solo cos'han fatto le donne!". A vibrare così la voce di una delle dodici partigiane piemontesi le cui testimonianze sono state trascritte e raccolte qui da Anna Maria Bruzzone e Rachele Farina. Erano gli anni settanta del secolo scorso e, nonostante fossero passati decenni dalla fine della guerra, ancora "non si sapeva". O meglio, il prevalente "manierismo resistenziale" conveniva, nell'ufficialità degli anniversari, sul "prezioso" contributo delle donne alla lotta di Liberazione, ma non si spingeva ad accreditarne l'indispensabilità. Concentrata sulle vicende politico-militari, la storiografia continuava a ignorare una parte essenziale dell'accaduto. Grazie al libro di Bruzzone e Farina, oggi riproposto in una nuova edizione, la soggettività femminile ha invece preso la parola, determinando una svolta nella percezione collettiva della Resistenza. Si abbandonata la logica subalterna del puro affiancamento - supporto logistico, ruoli di staffette, vivandiere, infermiere, infine custodi memoriali delle imprese maschili - per restituire piena dignità di azione, lungimiranza, caratura morale e civile a chi aveva esposto la propria giovinezza a ogni rischio, quanto e talora più dei compagni in armi, e nel dopoguerra non aveva preteso medaglie o riconoscimenti. La Resistenza troppo a lungo taciuta di queste donne, in gran parte di origini proletarie, È stata risarcita solo dal loro tardivo racconto.

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C

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Con cuore di donna : il Ventennio, la Resistenza a Roma, via Rasella: i ricordi di una protagonista / Carla Capponi. - Milano : Il Saggiatore, 2009.

Nella primavera del 1944 Roma ancora saldamente occupata dalle truppe del Terzo Reich. Il 23 marzo un gruppo di partigiani, tra i quali c'è Carla Capponi, mette una bomba in via Rasella: l'ordigno causa la morte di una trentina di riservisti altoatesini, inquadrati nell'esercito tedesco, e di alcuni civili romani. A questo attentato seguirà la rappresaglia nazista e il massacro delle Fosse Ardeatine. In quest'opera autobiografica Carla Capponi ripercorre quegli anni tragici per raccontare le ragioni che l'hanno portata a lottare, una scelta che ha segnato tutta la sua vita.

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Le donne della Resistenza : la trasmissione della memoria nel racconto dei figli e delle figlie delle partigiane / Ilenia Carrone ; prefazione di Aude Pacchioni ; introduzione di Pierluigi Senatore. - Formigine : Infinito, 2014.

È il 1943. A Carpi si consolida una forte Resistenza di pianura. Accanto agli uomini, le donne combattono, rischiano recapitando messaggi e volantini, nascondono i ricercati. Quindici figlie e figli di partigiane di Carpi raccontano che cosa rimane nella memoria popolare della Resistenza al femminile. La miseria, la povertà della guerra, la solidarietà in situazioni estreme, a volte la pietà per il nemico: tutto traspare dalla Memoria per restituire un quadro che riconosce alle donne e alle madri partigiane il ruolo fondamentale assunto nella nostra Storia.

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Bandite! : [brigantesse e partigiane : il ruolo delle donne col fucile in spalla] / di Pino Casamassima. - Viterbo : Stampa Alternativa-Nuovi Equilibri, 2012.

C'è un filo rosso che unisce le storie delle brigantesse e delle partigiane. Le donne che a cavallo dell'Unità d'Italia imbracciarono il fucile, lo fecero dopo la rottura di un equilibrio domestico e umano determinato dall'uccisione o cattura del loro uomo o per seguirlo in un destino ribelle contro uno Stato che non riconoscevano. Quelle che scelsero la lotta armata, unendosi ai partigiani durante la Repubblica sociale, risposero a un doppio richiamo: affettivo e civile, rivendicando la loro essenza di donne: "Non abbiamo fatto la guerra noi", dice una di esse. "Abbiamo fatto solo le donne".

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Donne partigiane / a cura di Valentina Catania. - Sommacampagna : Cierre ; Verona : Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, [2008].

Le donne nella Resistenza, le loro azioni, il loro ruolo, il ricordo e la memoria. I saggi raccolti in questo volume sono il frutto di uno studio svolto dai ricercatori degli Istituti di storia della Resistenza e dell'età contemporanea delle province di Verona e Mantova. Le testimonianze orali di quelle che furono in vario grado coinvolte nel movimento resistenziale, il ricordo che ne conservano i loro compagni di lotta, le tracce negli archivi pubblici e le memorie private, i romanzi e le cronache disegnano il profilo dell'impegno delle donne nella Resistenza delle due province. Un impegno spesso sottovalutato e quasi mai narrato direttamente da chi l'ha vissuto. Scritti di Maria Bacchi, Giuliana Bertacchi, Costanza Bertolotti, Valentina Catania, Elisabetta Mondino, Sara Panarotto, Silvia Pasquetto, Serena Rama, Tania Righi, Maria Teresa Sega, Marco Squarzoni, Maria Zuccati.

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Partigiane /di Stefano Catone ... [et al.] ; prefazione di Johannes B ckler ; postfazione di Teresa Vergalli. - Busto Arsizio : People, 2022.

Sono le storie, narrate in prima persona, di dieci donne che decisero di partecipare alla Resistenza e che, dopo il 25 aprile, continuarono a fare grandi cose per la Repubblica. Troppo spesso identificate come figure minori della Resistenza una costante che purtroppo riguarda tuttora le donne in ogni campo , imbracciarono anch'esse le armi, in montagna e in città, fecero le staffette , ciclostilarono volantini con cui diffondevano le proprie idee. Idee di pace, idee di libertà, idee di uguaglianza, idee per un Italia e un'Europa diverse da quelle in cui erano cresciute. Da Ada Gobetti a Teresa Mattei, passando per Renata Viganò e Ursula Hirschmann, Partigiane racconta la Resistenza con uno sguardo diverso, quello delle donne.

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Testimonianze di donne monzesi : dall'antifascismo, alla Resistenza, ai giorni nostri / presentazione di Tina Anselmi ; a cura della Commissione scuola e cultura della Associazione naz. partigiani d'Italia, Sezione di Monza ; [testimonianze di Paola Giannella ... et al.] ; [raccolte da Aurora Belli... et al.]. - Riedizione e stampa / a cura della Associazione Novaluna. - [S. l. : s. n.], stampa 1995.

Una raccolta di testimonianze di donne partigiane realizzata dall'ANPI di Monza. Forti le emozioni evocate dalle semplici parole di queste donne, tra loro diverse per provenienza socio-culturale e per le motivazioni che le hanno spinte a fare una "scelta di vita" così impegnativa, ma simili perchè tutte mosse dalla stessa aspirazione: ridare libertà e dignità al proprio paese, avvilito e asservito dal nazifascismo e dalla guerra.

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D

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Le pasionarie cattoliche : protagoniste nella Resistenza, Costituente e Repubblica / Domenico Di Carlo ; presentazione di Alessandro D'Ascanio. - Chieti : Solfanelli, 2021.

Il saggio è una ricostruzione biografica e storiografica di dieci donne che furono protagoniste nella lotta al nazifascismo, nella Costituente e nell'impegno politico referendario del 2 giugno 1946, nella scelta tra Repubblica e Monarchia, e nella campagna elettorale del 18 aprile 1948, decisiva per le sorti della democrazia e libertà. Dopo settant'anni da quegli eventi, l'idea di dedicare questo saggio alle più rappresentative del movimento femminile cattolico, non solo è un dovere morale e politico, ma irrompe nell'attualità di taluni movimenti che proclamano gli ideali cristiani, ma nei fatti, esprimono posizioni antifemminili, settarie e antistoriche. L'autore, ritiene che non basta commemorare queste donne cattoliche come quelle che diedero il contributo alla lotta di liberazione dell'Italia, ma furono vere e proprie eroine, le cui gesta meritano onore e dovranno restare scolpite nella memoria delle future generazioni.

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G

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Scenari di guerra, parole di donne : diari e memorie nell'Italia della seconda guerra mondiale / Patrizia Gabrielli. - Bologna : Il mulino, 2007.

Scenario di guerra, parole di donne: la ricca gamma di scritture autonarrative custodite presso l'Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano costituisce il cuore di questo volume, dedicato all'esperienza compiuta dalle donne in Toscana che acquisì un ruolo centrale nelle operazioni strategico militari e fu vittima di violenze e stragi. Patrizia Gabelli indaga in particolar modo il difficile periodo compreso tra il 1943 e il 1945, interrogandosi sul segno delle difficoltà incontrate dalle donne e sulle strategie di resistenza attuate, sulla percezione che esse ebbero della guerra e della violenza, sulle trasformazioni intervenute nella quotidianità.

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Madri della Repubblica : storie, immagini, memorie / Patrizia Gabrielli, Luisa Cigognetti, Marina Zancan. - Roma : Carocci, 2007.

Partendo dall'analisi della partecipazione femminile alla Resistenza, le autrici ricostruiscono i principali passaggi della storia dell'Unione donne italiane e del Centro italiano femminile, le due associazioni che possono definirsi protagoniste dell'Italia repubblicana. Luisa Cicognetti individua i caratteri salienti della presenza femminile nel cinema, mettendo in risalto una contrapposizione tra linee d'"intenti" editoriali e un approccio, soprattutto nella descrizione dei ruoli, ancora legato a schemi tradizionali. Marina Zancan rievoca la presenza delle donne nella storia della Repubblica evidenziando sia le modalità della loro presenza, sia le forme letterarie adottate per raccontarle.

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Guerra resistenza politica : storie di donne / a cura di Dianella Gagliani. - Reggio Emilia : Aliberti, 2006.

Un volume patrocinato dall'Istituto Alcide Cervi insieme alla Società Italiana delle Storiche e curato da Dianella Gagliani, insegnante di Storia contemporanea all'Università di Bologna, esperta del fascismo italiano e delle esperienze di guerra di donne e uomini. Il libro, diviso in tre parti (Guerra e violenza; Resistenze; Patria/Patrie), colma molti vuoti di memoria, contrasta omertà e mezze verità che, per decenni, hanno cancellato o sminuito o emarginato l'apporto femminile, individuale e collettivo, alla Resistenza. Rende quindi giustizia a italiane costruttrici, in molti modi e sempre ad alto prezzo, di democrazia e di libertà.

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Diario partigiano / Ada Gobetti Marchesini Prospero ; introduzione di Goffredo Fofi ; nota di Italo Calvino ; postfazione di Bianca Guidetti Serra. - Torino : Einaudi, 2014.

Fu Benedetto Croce che sollecitò Ada Gobetti a raccontare agli amici che cos'era stata nel suo svolgimento quotidiano la lotta di liberazione. Ada così rievoca la sua avventura di madre che va a combattere accanto al figlio Paolo, diciottenne, e ne divide i pericoli e i disagi. Non c'è divario tra la donna che sfida le pattuglie tedesche e la madre in perenne ansia per il figlio. Ada è animata da una passione di libertà, da un bisogno di azione, da una femminile concretezza e semplicità che si ritrovano intatte sulla pagina, in cui affiora anche la sua vena di schietto umorismo. Accanto a lei figure di comandanti, di politici, o di semplici partigiani.

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"Ivana" racconta la sua Resistenza : una ragazza nel cuore della rete clandestina / Vega "Ivana" Gori, Maria Cristina Mirabello. - La Spezia : Giacchè, 2013.

Vega, sulla scia della scelta dei suoi due fratelli più grandi, aderì alla Resistenza, prendendo il nome di Ivana . Aveva studiato da dattilografa, sapeva battere a macchina e fu questo il suo ruolo: lei e la sua fedele macchina Remington vivevano in simbiosi, in case sempre diverse. Ivana batteva a macchina verbali, relazioni, comunicazioni, documenti, tutti segretissimi e pericolosi, per conto della Federazione spezzina del Pci e del CLN (Comitato di Liberazione Nazionale). Inoltre, a piedi o in bicicletta, faceva la staffetta, portando nelle sporte queste carte estremamente delicate. Era una vita nel rischio continuo, con la morte addosso. Ivana racconta tanti episodi in cui l'incolse davvero la paura: bombardamenti, rastrellamenti, perfino il rischio, e la beffa, di poter morire per fuoco amico . E tuttavia, scrive Vega Gori, io non ricordo quel periodo come pervaso dall'angoscia di poter morire, ma piuttosto caratterizzato dal desiderio di ribellarsi alla brutalità nazifascista .

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Compagne : testimonianze di partecipazione politica femminile / [a cura di] Bianca Guidetti Serra. - Torino : Einaudi, 1977.

Nella storiografia resistenziale alle donne sono state a lungo riservate le classiche appendici di due paginette nei tomi che ne contano seicento. Ma, al di là dei numeri, quella che conta la ricchezza umana e politica di cui queste compagne furono portatrici: l'assenza di calcolo rispetto al potere e alle cariche individuali da ricoprire a Liberazione avvenuta, la concretezza antiretorica di un senso di giustizia di classe, l astuzia e la creatività nell escogitare tempestive soluzioni a situazioni di estremo pericolo, la modestia che fece apparire naturale non richiedere riconoscimenti per il lavoro politico svolto in circostanze così critiche, rientrando nella vita quotidiana come se anche il tremendo sforzo della guerra fosse stato solo un aspetto della quotidiana fatica. Sono questi principi e questa consapevolezza che guidano Bianca Guidetti Serra quando intuisce che ancora una volta è necessario uno sforzo autonomo delle donne per lasciare traccia, trenta anni dopo, della loro storia. È così che vede la luce nel 1977 la pubblicazione di Compagne: il racconto in prima persona di quarantotto proletarie che hanno partecipato alla Resistenza. Compagne rappresenta un testo di riferimento per le future generazioni di donne che vogliono ritrovarsi nella storia.

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L

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Libere sempre! : le donne della Resistenza in Brianza / il progetto stato realizzato dagli alunni della classe 3. E del Liceo artistico statale della Villa Reale di Monza Nanni Valentini nel corso dell'anno scolastico 2020/21. [S.l. : s.n.], 2022.

Il 25 aprile l'Italia festeggia la Liberazione dal nazifascismo. Le donne che fecero la Resistenza, però, sono state a lungo poste dietro le quinte della storia, quasi comparse: donne crocerossine, buone a pedalare, smistare viveri, portare aiuti al partigiano in montagna, spinte dall'istinto materno più che da un ideale. Ma queste azioni, ritenute minori , non le hanno certo protette da arresti, torture, deportazioni e uccisioni. Le partigiane sono state protagoniste della storia della Resistenza: contrabbandando le riunioni per incontri amicali, trasformando una militante politica in una parente sfollata, un ricercato in figlio, marito, amante. Facendo di un libro il contenitore per una rivoltella, del proprio corpo il nascondiglio di documenti, di un fiore un simbolo o un segnale. Secondo i numeri ufficiali, le donne partigiane combattenti riconosciute furono 35 mila a fronte di un numero reale ben più alto, e 70 mila fecero parte dei Gruppi di Difesa della Donna. Nonostante i loro sacrifici, nei giorni successivi alla Liberazione diverse organizzazioni della Resistenza non vollero le donne in piazza a sfilare con le brigate partigiane. Si poteva esprimere loro gratitudine, ma non ancora il dovuto riconoscimento politico. Abbiamo voluto ricordare e rendere viva la memoria di tutte le donne che hanno fatto la Resistenza, donne che hanno lottato non solo contro il fascismo, ma contro il sessismo e il maschilismo di cui quell'epoca era intrisa e quindi da considerare doppiamente guerriere. Una battaglia non ancora conclusa.

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M

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Io, partigiana : la mia Resistenza / Lidia Menapace ; prefazione di Carlo Smuraglia. - San Cesario di Lecce : Manni, 2014.

Lidia Menapace nata nel 1924 a Novara, vive a Bolzano. Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, in questo libro racconta la sua esperienza nella Resistenza attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e collettivo. E poi, la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che ha posto le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società solidale e partecipata il quale, se trovò un seguito forte nella Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell'Italia. Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente, corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche un pubblico di giovani.

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Menica e le altre : racconti partigiani / Tina Merlin. - 3. ed. - Sommacampagna : Cierre, 2023.

Con i suoi "racconti partigiani", scritti con un linguaggio asciutto, propenso più a scuotere che a commuovere, Tina Merlin mostra il lato popolare, meno eroico della Resistenza. Giovani donne, ragazzi non ancora adolescenti, comunità intere si strinsero allora attorno agli "uomini della montagna", in un agire collettivo che era di salvaguardia delle loro vite, della terra che abitavano, della libertà e della giustizia che rivendicavano. Il prezzo fu altissimo, ma la consapevolezza che quella lotta riguardava tutti, e che pertanto bisognava esserci, superò ogni paura, instillò lucidità e coraggio e, a cose fatte, orgoglio e intima convinzione di aver contribuito a mostrare un'altra Italia. Quella che si presentò nei corpi martoriati, appesi ai lampioni o buttati nei fossi, nei muri anneriti delle case bruciate, nelle sofferenze degli internati e deportati, tra la gente semplice, tenace e decisa non solo a liberarsi dall'oppressione nazista ma a farla, dopo, quell'Italia, davvero nuova.

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La casa in montagna : storia di quattro partigiane / Caroline Moorehead ; traduzione di Bianca Bertola e Giuliana Olivero. - Torino : Bollati Boringhieri, 2020.

Siamo ormai a tre generazioni di distanza dalla guerra partigiana del 1943-45, e certi eventi di quegli anni hanno perso in parte la loro carica emozionale. In questi decenni è stato compiuto (e ancora si compie) un imprescindibile lavoro di ricerca storica, che ha documentato con cura le battaglie e le vite dei protagonisti di allora, e ha analizzato nel dettaglio gli elenchi degli assassinati e dei torturati, e l'orribile computo dei drammi umani, spesso descritto con linguaggio asettico nei documenti della burocrazia. Oggi è importante che, per non dimenticare, si levi su quelle vicende anche una voce autoriale, in grado di legare i fatti storici in un filo narrativo coinvolgente e cristallino. È ciò che fa Caroline Moorehead in questo libro, un'opera completa, capace di ricreare l'atmosfera di paura e di dolore, ma anche in grado di rendere la spinta ideale provata da molte donne coraggiose, determinate ad agire e rischiare per il bene della loro comunità. Pagina dopo pagina, leggiamo senza fiato la storia delle quattro protagoniste Ada Gobetti, Bianca Guidetti Serra, Frida Malan e Silvia Pons , partigiane emblematiche di un intero movimento di donne altruiste, forti e motivate, che animarono azioni di ribellione collettiva, sfidando la guerra, la paura e i pregiudizi. In questo racconto, attento e delicato, troviamo testimonianze che riescono a commuovere e a ispirare, e restano impresse a lungo, grazie alla penna felice dell'autrice. Attraverso lo sguardo e l'esempio di queste protagoniste in lotta contro il nazifascismo, La casa in montagna ci restituisce una memoria unica, che oggi troppi vorrebbero dimenticare.

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La ragazza di Via Orazio : vita di una comunista irrequieta / Marisa Musu ; a cura di Ennio Polito. - Milano : Mursia, 1997.

Nata e cresciuta durante il fascismo, l'autrice eredita dai genitori l'avversione per ogni forma di dittatura e l'amore per la libertà. Schieratasi giovanissima con i comunisti, nel 1942 è già attiva nella cospirazione; due anni dopo partecipa alla lotta armata, si sottrae alla fucilazione e si ritrova in una Italia libera, ma distrutta. Dalle lotte del dopoguerra per il pane e il lavoro a quelle per l'occupazione delle terre, per la democrazia e la pace, proseguendo tenace e convinta il suo cammino: una vita "irrequieta", ma da protagonista.

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O

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Libere sempre : una ragazza della Resistenza a una ragazza di oggi / Marisa Ombra. - Torino : Einaudi, 2012.

Una lettera appassionata e delicata sull'adolescenza, la scoperta del corpo, del sesso e della libertà. Senza moralismo, con rispetto e amore. Una donna di 87 anni, ex partigiana, scrive una lunga lettera a una ragazza di 14 anni incontrata in un parco. Una lettera sulla libertà, la bellezza e la dignità delle donne. L'autrice racconta la guerra partigiana, la propria anoressia, i rapporti tra ragazzi e ragazze in montagna, e il senso di pericolo e futuro da cui tutti si sentivano uniti. Il ricordo della lotta di liberazione delle donne si contrappone, così, al disagio di vedere che, oggi, per molte ragazze, libertà significa libertà di mettere all'incasso la propria bellezza.

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La democrazia delle donne : i Gruppi di difesa della donna nella costruzione della Repubblica (1943-1945) / Laura Orlandini. - Roma : BraDypUs, 2018.

L'esperienza dei Gruppi di Difesa della Donna, un'organizzazione femminile che operò nella vita civile durante i lunghi mesi dell'occupazione nazista, ha goduto di ben poca attenzione nella storiografia dedicata alla Resistenza. Questo studio, attraverso un'analisi inedita, su scala nazionale, dei documenti prodotti dall'organizzazione, si propone di ricostruirne compiutamente la storia, dalla fondazione a Milano nel novembre del 1943 fino all'estesissima partecipazione raggiunta nei territori occupati alla vigilia della liberazione. Una realtà trasversale che ambiva a unire tutte le donne in lotta contro il nazifascismo, non solo supportando la guerra partigiana nelle sue esigenze primarie, ma anche dando vita a numerose azioni di protesta civile, dalle rivendicazioni di carattere annonario alle varie forme di resistenza collettiva contro le rappresaglie e le violenze dell'esercito occupante. Una componente tutt'altro che secondaria, e anzi per molti aspetti decisiva, della Resistenza, rimasta tuttavia a lungo nascosta nella successiva elaborazione della memoria resistenziale che ha spesso rubricato la partecipazione femminile a fenomeno spontaneo e sostanzialmente individuale.

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P

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Guerra alle donne : partigiane, vittime di stupro, amanti del nemico : 1940-45 / Michela Ponzani. - Torino : Einaudi, 2012.

Per secoli bottino degli eserciti invasori, tra il 1940 e il 1945 le donne si ribellano alla cultura di guerra che usa lo stupro per umiliare il nemico sconfitto. Attraverso le lettere private del fondo Rai La mia guerra e dell'Archivio della memoria delle donne di Bologna, il libro di Michela Ponzani ricostruisce la resistenza delle donne che vollero combattere la guerra totale . Dietro la retorica del martire antifascista, la lotta armata al nazismo e al fascismo di Salò è per le partigiane un momento attraversato da tormenti interiori, da incertezze e paure. Ma anche una guerra privata per l'emancipazione femminile, una sfida ai pregiudizi della società italiana e degli stessi compagni di banda. Oltre questo piccolo esercito che sceglie con coscienza la lotta antifascista, il libro ricostruisce le tattiche di sopravvivenza delle vittime della guerra ai civili : sole con i mariti inviati al fronte, dispersi o deportati, le donne rompono il muro del silenzio sugli stupri di massa, commessi dalle truppe occupanti tedesche e dai marocchini nel Basso Lazio. Ma la guerra fatta anche di contatti tra nemici : molte donne s innamorano del tedesco invasore , da cui avranno anche dei figli. Considerate nel dopoguerra le amanti del nemico , la loro storia sarà cancellata dalla memoria nazionale in nome del mito dell'eroina e madre, simbolo della nuova Italia democratica.

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R

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Un fiore che non muore / a cura di Ilenia Rossini. - Roma : Red Star Press, 2014.

Sfogliando le pagine dei libri che trasportano nel futuro la gloriosa epopea della lotta contro il nazifascismo, soprattutto un'assenza ci che si impone agli occhi di chi vuole conoscere le persone e i fatti della guerra partigiana. Quest'assenza, rotta soltanto da voci isolate e da testimonianze poco note, riguarda le donne: un autentico esercito che non si limitò a dare il proprio contributo alla Liberazione, ma che, al contrario, costituì la spina dorsale della lotta armata combattuta in Italia per conquistare, sul finire della Seconda guerra mondiale, l'agognata libertà e un altrettanto sospirata giustizia sociale. Non "soltanto" infermiere e staffette, le donne salirono in montagna, imbracciarono i mitra strappati ai soldati nemici e, in numerose occasioni, guidarono interi reparti alla conquista di ambiziosi obbiettivi militari. Quali che furono le ragioni che, dopo il 25 aprile del 1945, contribuirono a nascondere l'impegno e il coraggio delle donne, Ilenia Rossini colma una lacuna raccogliendo lettere, testimonianze, vicende personali e documenti in grado, finalmente, di dare un volto alla voce delle donne nella Resistenza italiana.

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Al vento del nord : una donna nella lotta di Liberazione / Laura Seghettini ; a cura di Caterina Rapetti. - Pisa : ETS, 2018.

Laura Seghettini è una delle partigiane combattenti più note in Italia. Nata a Pontremoli il 22 gennaio 1922, rimane giovanissima orfana di madre e cresce con i nonni e le zie in una famiglia in cui si respirano idee antifasciste. Divenuta una brillante maestra, si dimostra più volte in pubblico insofferente alle sopraffazioni del regime di Mussolini e per sfuggire all'ennesimo arresto sale in montagna e si unisce ai "ribelli" del Battaglione "Picelli", dove impara l'arte della guerriglia. Dopo l'uccisione del comandante Dante Castellucci "Facio", nell'estate del 1944, si sposta nel parmense e assume il ruolo di vicecommissario politico della 12a Brigata Garibaldi. Nel dopoguerra Laura ha sub to come molte donne il "ritorno all'ordine" e tuttavia non è mai venuta meno alla sua fede politica e non ha mai rinunciato a chiarire le circostanze del processo farsa che condannò a morte "Facio": un caso di scontro interno alla Resistenza su cui molto si è scritto. Per rendere omaggio a questa donna di affascinante intelligenza e coraggio, a un anno dalla scomparsa ripubblichiamo, in nuova veste editoriale, le sue memorie partigiane, in cui si può ripercorrere, attraverso uno stile mai retorico, un percorso esistenziale e politico di straordinaria ricchezza morale.

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T

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La Resistenza delle donne / Benedetta Tobagi. - Torino : Einaudi, 2022.

Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una metà della Storia a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridò voce e volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne. "La Resistenza delle donne" è dedicato A tutte le antenate : se fosse una mappa, alla fine ci sarebbe un grosso Voi siete qui . Insieme alle domande: E tu, ora, cosa farai? Come raccoglierai questa eredità? La storia delle donne italiane ha nella Resistenza e nell'esperienza della guerra partigiana uno dei suoi punti nodali, forse il più importante. Benedetta Tobagi la ricostruisce facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. "La Resistenza delle donne" è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della brava moglie che decide di imbracciare le armi per affermare un'identità che vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca (e trova) il riscatto da un'esistenza di miseria e violenza, da chi nell'aiuto ai combattenti vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata in una guerra alla guerra , dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un'inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta al fascismo la naturale prosecuzione della lotta di classe. Tobagi racconta queste storie facendo parlare le fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne. Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi: qual'è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società patriarcale, qual'è l'intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual'è il rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità, di combattere e il desiderio di pace?

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Con animo di donna : l'esperienza della guerra e della Resistenza : narrazione e memoria / a cura di Delfina Tromboni e Liviana Zagagnoni. - [S.l. : s.n.], stampa 1998 (Ferrara : Cartografica artigiana).

Recenti studi storici hanno saputo conferire il dovuto risalto a quello che impropriamente viene definito "ruolo", "contributo", "partecipazione femminile" nella Resistenza Italiana. Note storiche, quali Mirella Alloisio, Giuliana Beltrami, Anna Bravo, Anna Maria Bruzzone, Marina Addis Saba, Victoria De Grazia, Delfina Tromboni, attraverso le loro ricerche, nonchè attraverso numerose, preziose interviste a donne, che assunsero parte attiva nella lotta, a fianco dei partigiani, hanno creato un quadro composito ed omogeneo di quella parte della Resistenza, "lungamente taciuta". Il principio che accomuna i sopramenzionati studi storici si estrinseca nell'analisi a quei vocaboli, propri della storiografia ufficiale, volti a conferire alle donne un ruolo marginale nella guerra partigiana. Mentre il termine partecipazione rende un po' più di giustizia, perchè in sostanza, significa "prender parte" (ma come sottolinea Anna Bravo, non significa ancora "fare parte"), il termine "contributo", invece, non ha neppure questo connotato. In fondo chi oserebbe parlare di "contributo maschile" nella Resistenza? Persiste, dunque, ancora, sul piano linguistico, uno scarto non superato, non risolto: "lo scarto tra ciò che di una donna si pensava potesse fare prima della resistenza e di ciò che si pensa possa fare dopo, per il semplice motivo che l'ha fatto".

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V

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La Resistenza delle donne : 1943-1945 / a cura di Giorgio Vecchio. - Milano : In dialogo : Ambrosianeum, 2010.

Un volume dedicato alla Resistenza delle donne fra il 1943 e il 1945. Gli interventi a carattere storico di Giorgio Vecchio e Elisabetta Salvini, insieme alle numerose testimonianze raccolte, consentono di colmare un vuoto nella dettagliata ricostruzione di un fenomeno complesso e unico nella storia del nostro Paese. Dopo decenni nei quali si è identificata la Resistenza con la figura eroica del partigiano con il fazzoletto rosso al collo e il fucile in mano, oggi emerge la consapevolezza di una molteplicità di altre importanti figure, tra cui quelle di molte donne, di ogni classe sociale, e di tanti cittadini comuni.

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Le suore e la Resistenza / a cura di Giorgio Vecchio. - Milano : In dialogo : Ambrosianeum, 2010.

Un volume che intende dare spazio e voce alla Resistenza delle suore, mettendo finalmente in luce un contributo finora scarsamente riconosciuto, eppure spesso fondamentale. Nei diversi interventi a carattere storico vengono ricordati i tanti, non violenti, atti di coraggio delle religiose italiane, divenute di volta in volta soccorritrici, infermiere, informatrici e, spesso, fulcro nei propri istituti di attività clandestine della Resistenza. Non episodi sporadici, singole azioni di carità, ma aiuti portati con piena consapevolezza agli eventi storici che interessavano l'Italia, segno di una partecipazione corale a una ribellione collettiva.

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Una vita partigiana : perchè la battaglia per i nostri diritti continua ancora oggi / Teresa Vergalli. Milano : Mondadori, 2023.

Sono andata a scuola fino al bombardamento di Reggio, il 7 gennaio 1944. Dopo, le magistrali furono trasferite più a nord, troppo lontane per me, che avrei dovuto raggiungerle pedalando. Avevo sedici anni. A casa ho detto subito che volevo aiutare mio padre e i suoi amici. Volevo entrare nella Resistenza. Avevamo impressa sulla pelle l'avversione per quella violenza e per le angherie che stavamo subendo, i rastrellamenti, i saccheggi, gli incendi, le uccisioni pubbliche: era normale essere sfacciatamente antifascisti. Teresa Vergalli stata partigiana combattente, nome di battaglia Anuska. Era una staffetta: percorreva in lungo e in largo le campagne della Val d'Enza, tra la provincia di Reggio Emilia e quella di Parma, portando messaggi e documenti, ma anche guidando dirigenti e responsabili militari da un punto all'altro, curandosi che non venissero intercettati o arrestati. Tra il 1944 e il 1945 si è ritirata in montagna per sfuggire ai rastrellamenti, poi è tornata di nuovo in pianura a organizzare i Gruppi di difesa delle donne per la Resistenza e per l'emancipazione, a tenere un'infinità di colloqui e piccole riunioni segrete per l'educazione democratica della popolazione e degli stessi partigiani. Finita la guerra, ha terminato gli studi e proseguito l'attività politica: ha partecipato alla creazione dell'Unione Donne Italiane e dell'Associazione delle ragazze, poi ha scelto di diventare maestra elementare, con la missione di contribuire a creare cittadini consapevoli, capaci di coscienza sociale e di solidarietà. Oggi Teresa Vergalli ha novantacinque anni e dolorosamente osserva che, mentre la storia sembra ripetersi, ancora siamo chiamati a discutere di pace, di diritti delle donne, di scolarizzazione per tutti. Per questo una volta ancora sente il bisogno di raccontare la propria storia. Per ricordarci che tutto ciò che abbiamo conquistato con il sangue e con il dolore la libertà, la democrazia non un'acquisizione perenne, ma deve continuare a essere difeso. E non per forza o solo al fronte, ma nella società tutta.

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Elisa : la partigiana di Monza e i suoi compagni / Riccardo Vinciguerra. - Monza : Tipo-lito Provelli, 1980.

Elisa Sala era stata arrestata una prima volta il 13 ottobre 1944, ma riuscì a salvarsi dalla condanna a morte riparando nelle montagne del Bergamasco. Il 13 febbraio 1945 volle fare una scappata a casa per salutare i genitori: purtroppo il 16 fu arrestata e, dopo essere stata seviziata alla Villa Reale di Monza, il giorno dopo fu uccisa, poco più che diciannovenne, a Sovico con quattro colpi di rivoltella alla testa.

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Z

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I giorni veri : 1943-1945 / Giovanna Zangrandi ; con uno scritto di Marina Zancan e una nota biografica di Myriam Trevisan. - Milano : Isbn, 2012.

Da insegnante di scienze naturali a staffetta partigiana nel giro di pochi giorni. La vita di Giovanna Zangrandi, cresciuta nel bolognese ma fuggita giovanissima tra le Dolomiti altoatesine, ha una svolta improvvisa l'8 settembre del '43, quando i nazisti annettono le province di Bolzano e Trento al Terzo Reich. Colta dall'urgenza di partecipare in prima persona alla lotta di Liberazione, si unisce alla Brigata partigiana Calvi e diventa un tassello fondamentale nel trasporto di informazioni, armi e documenti falsi. Vive per quasi un anno nascosta nei boschi e tra le rocce, nelle cucine amiche e nei fienili. Quasi vent'anni dopo, rielabora le annotazioni e i ricordi dell'epoca in un diario. una Resistenza vista nella sua dimensione quotidiana, dal basso e dal di dentro - tra spericolate discese con gli sci e lunghe corse in bicicletta - e da una prospettiva femminile, capace di raccontare donne coraggiose e forti, figure ancora oggi indimenticabili.

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