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A volte ritornano: neofascisti, neonazisti, e compagnia brutta

La bestia immonda, la barbarie del fascismo, è sempre pronta al ritorno. Un eterno che dobbiamo essere pronti a contrastare. Per citare Umberto Eco, il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue nuove forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo.

La lista è ordinata alfabeticamente per autore o curatore.

B (Baldini | Berardi | Berizzi)   C (Caldiron | Camaiti Hostert | Cammelli | Canfora | Cheles | Chiarini | Conti)   E (Eco)   F (Ferrari | Ferrarotti | Filippi | Franzinelli | Frazzetta)   G (Gatti | Gentile | Giannuli | Greppi)   I (Isman)   L (Lenci)   M (Mantegazza | Martini | Mastropaolo | Mattioli | Milza)   O (Orsina)   P (Palladino | Parlato | Parri | Passarelli)   R (Renzi | Ricchini | Rosati)   S (Schraven | Smuraglia | Strobl)   T (Tarchi | Tonietto | Traverso | Turi)   V (Vassallo | Ventrone | Vercelli)  

B

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Cattive compagnie : neofascisti, istituzioni, politica : i casi eclatanti degli ultimi anni / Giovanni Baldini ... [et al.]. - Roma : Associazione nazionale partigiani d'Italia, 2022.

Cinque interventi e una ricca introduzione su incursioni, note e meno note ma comunque recentissime, dell'estrema destra verso le istituzioni e la politica italiana in generale. Un libro denso e sintetico che parla dei rischi e delle minacce alla convivenza civile che le istituzioni democratiche non possono e non devono tollerare. Minacce che devono essere affrontate per quello che sono, con tempestività , senza eccessivi allarmismi, ma senza indugi.

  scarica il libro in versione PDF e EPUB (bulow.anpi.it/)

 

Come si cura il nazi : iperliberismo e ossessioni identitarie / Franco Berardi (Bifo). - Verona : Ombre corte, 2009.

L'aggressivit nazionalista, il razzismo, l'integralismo religioso, il fanatismo dell'appartenenza sono tornati sulla scena del mondo e rischiano di portarlo verso la barbarie. Come possiamo definire questo ritorno della bestia immonda? Possiamo chiamare "fascismo" comportamenti così diversi? Forse dovremmo parlare piuttosto di una psicopatia che si sta diffondendo nella vita quotidiana delle popolazioni del mondo dopo trent'anni di sistematico incitamento alla competizione. La bestia immonda è figlia del trentennale dominio incontrastato del grande capitale globalista e dell'egemonia dogmatica del liberismo privatista. La globalizzazione ha prodotto un effetto di spaesamento, di deterritorializzazione e di dissoluzione dei legami comunitari e sociali. Perciò lo psichismo collettivo reagisce con paura, insicurezza, ansia, e con potenti tentativi di riterritorializzazione, di ricostruzione aggressiva di un'identità. Pubblicato per la prima volta una quindicina di anni fa, questo libro suscitò un certo scandalo alla sua uscita. In questa nuova edizione, alla ristampa integrale del testo originario, l'autore aggiunge una lunga appendice dedicata al "baroccofascismo" che domina l'Italia da quando, nel 1994, "un despota da operetta si è impadronito del controllo sul cervello collettivo degli italiani, portandoli, come sembra, verso l'abisso."

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Bande nere : come vivono, chi sono, chi protegge i nuovi nazifascisti / Paolo Berizzi. - [Milano] : Bompiani, 2009.

Almeno centocinquantamila giovani italiani sotto i 30 anni vivono nel culto del fascismo o del neofascismo. E non tutti, ma molti, nel mito di Hitler. Un'area geografica che attraversa tutta la penisola: dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Lombardia al Lazio, da Milano a Roma passando per Verona e Vicenza, culle della destra estrema o, come amano definirla i militanti, radicale. Cinque partiti ufficiali (Forza Nuova, Fiamma tricolore, la Destra, Azione Sociale, Fronte sociale nazionale) - sei, se si considera anche il robusto retaggio di An ormai sciolta nel Pdl. Circa duecento tra associazioni, circoli e centri sociali sparsi nel paese; 63 sigle di gruppi ultrà (su 85) dichiaratamente di destra, e cioè il 75 per cento delle tifoserie che, dietro "il culto" della passione calcistica, compiono aggressioni e altre azioni violenze premeditate. Sono solo alcuni dei numeri di questa inchiesta. Sufficienti, comunque, a testimoniare che l'onda nera sta entrando potentemente nella nostra società, facendo proseliti tra i giovanissimi e con rapporti quantomeno ambigui con la destra istituzionale. Paolo Berizzi accompagna il lettore in questo viaggio nell'area nera del Paese; un mondo per lo più di ragazzi, intessuto di riti e miti considerati sepolti tra le macerie della Storia; un mondo fluido e magmatico, dai contorni tanto labili quanto inquietanti. Un mondo che, se non lasciasse tracce così marcate nella attualità, sarebbe difficile credere che esista davvero.

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NazItalia : viaggio in un paese che si è riscoperto fascista / Paolo Berizzi. - Milano : Baldini+Castoldi, 2018.

In questo libro, che corona quindici anni di inchieste, forte dei retroscena inediti sulla svolta a destra della Lega e dei racconti di un pentito di Forza Nuova, Berizzi fotografa in maniera vivida un Paese che si è riscoperto fascista, o forse sotto sotto non ha mai smesso di esserlo. Un Paese in cui i media e i partiti, sia di destra che di sinistra, sono sempre timidi a parlare di fascismo e a stigmatizzare certe derive. È uno sdoganamento in corso da anni, colpa anche dell'inedia di istituzioni e organi dello Stato. E che continuerà sotto le nuove forme del populismo sovranista, mentre partiti come CasaPound e Forza Nuova puntano a sostituirsi allo Stato e a radicarsi sul territorio offrendo assistenzialismo di strada e sicurezza fai da te. Oggi più che mai, quindi, mentre i fascisti del terzo millennio agiscono nelle piazze e nel web, con la violenza e la beneficenza, bisogna far nostro il monito che Umberto Eco lanciava sul fascismo eterno, capace di riproporsi sempre sotto forme liquide e larvate: "il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue forme, ogni giorno, in ogni parte del mondo".

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L'educazione di un fascista / Paolo Berizzi. - Milano : Feltrinelli, 2020.

Un volume per affrontare le tematiche di contrasto a neofascismi e razzismi sotto il profilo delle istituzioni e delle iniziative da realizzare. Un progetto editoriale che non si rivolge solo agli "addetti ai lavori" ma a chiunque ritenga fondamentale l'impegno di Stato e cittadini contro la diffusione di questi mali. Lo scopo è quello di fornire strumenti di lettura degli avvenimenti e di conoscenza delle misure da adottare - secondo il perentorio invito dello stesso Parlamento europeo - contro fenomeni che sono inaccettabili sotto ogni profilo ma godono ancora di un consistente margine di pericolosità. Perché i comportamenti corretti di tutte le istituzioni pubbliche vanno integrati da una precisa definizione di ciò che lo stesso cittadino e le organizzazioni che lo rappresentano possono fare: non solo azioni di pressione ma anche iniziative specifiche, con l'obiettivo primario dell'applicazione rigorosa della nostra Costituzione, del suo spirito democratico e antifascista. Uno strumento di conoscenza, informazione e formazione rivolto a tutti i cittadini di buona volontà.

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È gradita la camicia nera : Verona, la città laboratorio dell'estrema destra tra l'Italia e l'Europa / Paolo Berizzi. - Milano : Rizzoli, 2021.

Nel cuore del ricco Nordest, Verona è il laboratorio italiano dell'estrema destra di potere. Qui ex skinhead e animatori di festival nazirock, capi ultrà che allo stadio inneggiano a Hitler ed esaltano una squadra a forma di svastica , tradizionalisti cattolici nemici giurati dell'illuminismo, dello Stato unitario e del dilagante progressismo ecclesiale , avvocati dal saluto romano fin troppo facile, promotori di cene e gite in cui è gradita la camicia nera entrano in consiglio comunale nella lista del sindaco, organizzano manifestazioni finanziate dal Comune, diventano presidenti di società partecipate o della commissione sicurezza, finiscono a capo dell'Istituto per la storia della Resistenza... In questo libro, Paolo Berizzi racconta le vicende e le contraddizioni di una città unica. Riavvolge il filo che risale non solo ai tempi della repubblica di Salò, di cui Verona fu una delle capitali, ma addirittura agli albori del movimento fascista, visto che quello di Verona fu, nel 1919, il fascio terzogenito , nato appena due giorni dopo la fondazione dei Fasci di combattimento in piazza San Sepolcro a Milano. Mostra il fertile terreno di coltura che ha alimentato l eversione nera, da Ordine Nuovo alla Rosa dei venti al Fronte Nazionale di Franco Freda, o i deliri dei due serial killer che, firmandosi Ludwig, intendevano ripulire il mondo dalla "feccia morale e sociale", sterminando prostitute, omosessuali, senzatetto, tossicodipendenti, presunti viziosi, preti scomodi. Fotografa un presente in cui la destra radicale monopolizza il tifo calcistico, le proteste ai tempi della pandemia, eventi come il Congresso mondiale delle famiglie.

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C

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Estrema destra : chi sono oggi i nuovi fascisti? : un'inchiesta esclusiva e scioccante sulle organizzazioni nere in Italia e nel mondo / Guido Caldiron. - Roma : Newton Compton, 2013.

Dal rock alla rete, dalla strada al parlamento: chi sono i protagonisti del nuovo fascismo globale? Lupi solitari o gruppi strutturati? Giovani esaltati o uomini di governo? Le loro idee si fermano agli slogan o possono tradursi in violenza? Populisti, xenofobi, identitari, i nuovi fascisti del terzo Millennio fomentano l'odio razziale e spesso cavalcano l'onda dell'antieuropeismo e del rifiuto del mondo globalizzato, "colpevole" ai loro occhi della grande crisi economica. Dall'Italia all'Inghilterra, dall'Europa dell'Est alla Francia, dalla Scandinavia alla Grecia, fino agli Stati Uniti, una nuova destra estrema sta prendendo sempre più potere persino in Paesi dalla lunga tradizione democratica, che insospettabilmente stanno aprendo i loro "salotti buoni" a idee e personaggi che fino a pochi anni fa sarebbero stati banditi. Eppure le istanze degli estremisti neri prendono piedi anche per le strade di periferia, puntando sul malcontento popolare, sull'islamofobia post 11 settembre, sulla rabbia dei delusi della politica tradizionale. Guido Caldiron - giornalista che da anni studia l'ascesa della destra estrema - analizza, grazie a testimonianze dirette e a una vastissima documentazione, un fenomeno inquietante e in espansione, che sta passando dal sottobosco della cultura underground a forme sempre più evidenti di esercizio del potere.

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Trump e moschetto : immagini, fake news e mass media : armi di due populisti a confronto / Anna Camaiti Hostert, Enzo Antonio Cicchino. - Milano : Mimesis, 2020.

"Solo oggi il totalitarismo è possibile. Fascismo e nazismo sono esempi storici di totalitarismo imperfetto a causa di invalicabili limiti tecnici, non surrogabili dalle grandi adunate e dalle fiaccolate notturne. Solo oggi, con l'elettronica applicata e il controllo capillare dei singoli individui, il totalitarismo è praticabile". Così si esprime Franco Ferrarotti nell'intervista pubblicata in coda al volume. Mussolini e Trump: li divide un secolo e l'atomica, la Guerra fredda e due conflitti mondiali, un centinaio di milioni di morti e la globalizzazione. Eppure il secondo pare essere l'imitatore dei vezzi e dei vizi del primo. Analoghe le strategie che li conducono al potere: un insolito talento nel controllare e usare i mass media e la comunicazione scritta e verbale, di cui sono anche imprenditori, lo spregiudicato ricorso agli slogan e i modi di creazione del consenso. Perfino alcuni tratti della loro personalità sono simili, inclusi i rapporti con le donne. Mussolini alle soglie della società di massa, Trump a quella dei social network, di cui entrambi individuano i rispettivi punti di forza. L'oratoria, il gesto, il corpo sono utilizzati come armi indirizzate verso obiettivi spesso lontani dal bene comune e da quello del Paese, al fine di imporre il proprio carisma sulle folle. Eppure, ricevono consensi. L attività politica di Mussolini si colloca dopo la Grande Guerra e l'epidemia di spagnola, quella di Trump dopo la crisi del 2008, il sopravvento economico della Cina e durante la pandemia di coronavirus.

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Fascisti del terzo millennio : per un'antropologia di CasaPound / Maddalena Gretel Cammelli ; [prefazione di Jonathan Friedman]. - Verona : Ombre corte, 2015.

In questi ultimi anni, varie formazioni di estrema destra, fasciste, populiste o nazionaliste, sembrano aver assunto una maggiore visibilità e capacità di penetrazione politica tra le popolazioni europee. Prodotto dei forti cambiamenti che stiamo attraversando, sintomo di una progressiva frantumazione sociale, tali formazioni si battono sia contro una Unione europea che ha espropriato gli Stati nazionali della loro sovranità, sia in difesa di una presunta identità culturale dell'Occidente, oggi "minacciata" dai crescerti flussi migratori. Nel nostro paese, una delle espressioni più evidenti e paradigmatiche di una generale deriva sovranista, nazionalista e identitaria, è sicuramente rappresentata da CasaPound. Studiarne pertanto la struttura, la cultura e l'azione, come si propongono queste pagine, che raccolgono anche le ragioni di appartenenza espresse dai suoi militanti, costituisce un contributo importante alla comprensione di una cultura politica che va ben al di là di coloro che la rivendicano apertamente definendosi "fascisti del terzo millennio". Dall'osservazione e dall'analisi antropologica di un caso concreto, cogliendone le peculiarità, analizzandone la matrice culturale, il programma politico, le forme della militanza e le tensioni che lo attraversano, emergono in realtà molti degli elementi che in vario modo e in forme diverse connotano i sentimenti e i comportamenti di una parte sempre più consistente delle nostre società.

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Fermare l'odio / Luciano Canfora. - Bari ; Roma : Laterza, 2019.

Questo libro è stato scritto mentre imperversava la disumana chiusura dei porti imposta dal governo italiano allora in carica a danno di profughi in fuga dall'inferno libico. Quella pagina vergognosa della nostra storia recente, che ha macchiato l'onore del nostro Paese, è stata anche rivelatrice di un male antico e sempre latente: il lauto consenso che premia la demagogia xenofoba. Drammatica conferma di quello che Umberto Eco definì efficacemente il "fascismo eterno". La xenofobia sovranista ha fatto credere che la soluzione alle ondate migratorie sia alzare il ponte levatoio. Ma la storia ci insegna che la vicenda degli spostamenti di masse umane coincide con la storia stessa del genere umano. È puerile volervi porre un freno a mano armata. Gli stessi Stati europei che ora indossano l'elmetto per chiudere le porte e i porti traggono origine da migrazioni di popoli che investirono è in un processo storico durato secoli è la struttura statale all'epoca considerata la più forte: quella dell'impero romano. Il Mediterraneo è oggi cimitero a cielo aperto, che l'imperialismo europeo per lungo tempo ha diviso in colonizzati e colonizzatori, era stato molto prima, e per un tempo non breve, un'area politico-culturale unitaria. Può tornare a esserlo se sapremo ripensare radicalmente la troppo augusta, arroccata e qua e l incrinata, unione europea.

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Iconografia della destra : la propaganda figurativa da Almirante a Meloni / Luciano Cheles. - Roma : Viella, 2023.

A partire da un'ampia gamma di fonti iconografiche (tessere, manifesti, cartoline, giornali, siti web...), Luciano Cheles ricostruisce l'evoluzione della propaganda figurativa della destra dal 1946 a oggi, interrogandosi sugli elementi di continuità e discontinuità fra il fascismo e i tre partiti che nel corso degli anni si sono passati il testimone della destra: dal Movimento Sociale Italiano a Fratelli d'Italia, passando per Alleanza Nazionale. Il volume mostra come, sotto la sua apparente "normalità", la propaganda della destra postfascista celi spesso allusioni e precisi riferimenti rivolti a un pubblico di nostalgici capaci di riconoscerli, abituando allo stesso tempo gli italiani a una versione moderna dei valori del regime.

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La destra allo specchio : la cultura politica di Alleanza nazionale / a cura di Roberto Chiarini e Marco Maraffi. - Venezia : Marsilio, 2000.

L'attenzione del libro è riservata a temi di grande risonanza nella contesa politica più recente e a questioni ritenute particolarmente appropriate per identificare i mutamenti di linea realmente occorsi nella transizione dal Movimento sociale italiano a Alleanza nazionale. Dalla protesta anti-immigrati al rinnovato rapporto con la memoria del fascismo, dalla politica economica e a quella per i diritti civili, gli argomenti trattati consentono di precisare la natura, la profondità e le modalità dei cambiamenti culturali e organizzativi di questi ultimi decenni.

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Fascisti contro la democrazia : Almirante e Rauti alle radici della destra italiana, 1946-1976 / Davide Conti. - Torino : Einaudi, c2023.

Il Movimento sociale italiano rivendicò fin dalle origini, come fattore identitario, la propria estraneità alla Repubblica nata dalla Resistenza e ai valori da essa espressi nella Costituzione, ponendo da subito all'ordine del giorno la questione di «essere fascisti in democrazia". Giorgio Almirante e Giuseppe (Pino) Rauti rappresentarono il nostalgismo dei reduci di Salò nel dopoguerra e sostanziarono quel neofascismo politico che nei decisivi anni Sessanta e Settanta fu radicalmente ostile ai profondi mutamenti che attraversavano il Paese. Giorgio Almirante (1914-1988), redattore della "Difesa della razza" durante il regime fascista, fu capo di gabinetto al ministero della Cultura popolare nella Repubblica di Salò. Deputato dal 1948, fu tra i fondatori del Msi e segretario del partito dal 1947 al 1950 e poi dal 1969 al 1987. Pino Rauti (1926-2012), volontario della Repubblica sociale di Salò, nel dopoguerra aderí al Msi. Entrato presto in conflitto con la dirigenza del partito ne uscí nel 1956 fondando il gruppo Ordine Nuovo. Tornò nel Msi nel 1969 dopo la rielezione di Almirante, alla vigilia della strage di piazza Fontana e dell'avvio della "strategia della tensione", diventandone segretario dal 1990 al 1991.

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E

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Il fascismo eterno / Umberto Eco. - Milano : La nave di Teseo, 2018.

Ritengo sia possibile indicare una lista di caratteristiche tipiche di quello che vorrei chiamare l'Ur-fascismo', o il 'fascismo eterno'. L'Ur-fascismo è ancora intorno a noi, talvolta in abiti civili. Sarebbe così confortevole, per noi, se qualcuno si affacciasse sulla scena del mondo e dicesse: 'voglio riaprire Auschwitz, voglio che le camicie nere sfilino ancora in parata sulle piazze italiane!'. Ahimè, la vita non è così facile. L'Ur-fascismo può ancora tornare sotto le spoglie più innocenti. Il nostro dovere è di smascherarlo e di puntare l'indice su ognuna delle sue nuove forme - ogni giorno, in ogni parte del mondo. (Umberto Eco)

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F

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I denti del drago : storia dell'Internazionale nera tra mito e realtà : i rapporti con il neofascismo italiano / Saverio Ferrari. - Pisa : BFS, c2013.

In questo libro è raccontatala storia dell'Internazionale nera e dei suoi rapporti con il neofascismo italiano, dall'immediato dopoguerra a oggi. Un lavoro storico-giornalistico basato su materiali archivistici e informativi provenienti dai centri di documentazione ebraici, della Resistenza e della Deportazione, ma soprattutto reperiti in questi ultimi anni negli archivi di polizia e dei servizi segreti. Grazie a questa ricca documentazione, l'A. ricostruisce accuratamente i multiformi tentativi di dar vita a un coordinamento dell'estrema destra su scala mondiale. Si tratta di un excursus pluridecennale, dalla prima Internazionale di Malmoe alle reti neonaziste attuali, da Blood and Honour agli Hammerskin, passando per gli antisemiti del Nuovo ordine europeo, i terroristi dell'Oas, Jeune Europe, la World union of national socialists e le trame dell'Aginter Presse che stanno dietro alla strage di Piazza Fontana e alla strategia della tensione in Italia. Completa il volume, un'appendice con un breve saggio su populismi ed estreme destre oggi in Europa, a Est e a Ovest.

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Fascisti a Milano : da Ordine nuovo a Cuore nero / Saverio Ferrari. - Pisa : BFS, 2011.

Con il taglio dell'inchiesta giornalistica, il lavoro di Ferrari prende le mosse dall'assassinio, rimasto ancora oscuro, del giovane neofascista Alessandro Alvarez nei pressi di Milano, nel marzo 2000. In quella vicenda, a cavallo tra estremismo e malavita, fu anche indagato un ex terrorista nero. Da qui l'avvio, grazie al supporto di una ricca documentazione giudiziaria, d un viaggio nell'estrema destra milanese, riannodando storie e figure del passato: la "banda Cavallini" dei primi anni Ottanta, il reclutamento di mercenari per le guerre d'Africa, l'accoltellamento di un consigliere comunale nel 1997... Fino agli anni più recenti, segnati dall'espandersi del fenomeno naziskin, dall'infiltrazione nelle curve, ma anche da episodi inquietanti quali l'organizzazione di un attentato a un magistrato antimafia. In questo percorso si evidenziano i legami politici e personali che continuano a collegare il mondo della destra radicale con quello della destra istituzionale.

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Le nuove camicie brune : il neofascismo oggi in Italia / Saverio Ferrari. - Pisa : BFS, 2009.

Nel neofascismo italiano è in atto un'evoluzione: sempre più marcate si stanno manifestando le tendenze ad assumere o ricercare riferimenti non più solo nel ventennio mussoliniano, ma direttamente nel nazismo. Un salto di qualità. Tali caratterizzazioni un tempo risultavano estremamente minoritarie. Il movimento sociale italiano, il principale contenitore neofascista del dopoguerra, evitò sempre, non a caso, di esaltare il collaborazionismo con i nazisti. Non fosse altro che per ragioni di immagine. Anche la diffusione delle istanze negazioniste dell'olocausto in Italia non è stata per diversi decenni particolarmente significativa. Ora sembra, negli anni Duemila, che tutti i freni inibitori siano saltati e che il confine tracciato un tempo sia stato superato. La nascita anche in Italia, negli ultimi anni, di formazioni dichiaratamente naziste si colloca in questo quadro. Un fenomeno recente. Ferrari esamina con estrema chiarezza i nuovi raggruppamenti, i riferimenti politici e culturali, le simbologie e i miti di un preoccupante fenomeno di ritorno neonazista.

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La tentazione dell'oblio : razzismo, antisemitismo e neonazismo / Franco Ferrarotti. - 7. ed. - Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2001.

Cancellare il passato è il primo passo verso l'autoritarismo. Nel passato dell'Europa si incrociano tradizioni contrastanti: la pluralità delle culture e l'aspirazione all'omogeneità, cioè il rigetto del diverso. In questo saggio, che mette costantemente in rapporto la cronaca di questi anni con la riflessione intellettuale occidentale, Ferrarotti conduce la polemica più serrata e radicale contro il pregiudizio eurocentrico, che ieri ha giustificato il colonialismo e che oggi aiuta il ritorno del neonazismo.

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Ma perché siamo ancora fascisti? : un conto rimasto aperto / Francesco Filippi. - Torino : Bollati Boringhieri, 2020.

Filippi dirige la sua affilata analisi verso i motivi che hanno portato tanti nostri concittadini a cadere vittime, ancora oggi, di una propaganda iniziata oltre due generazioni fa. Come è possibile - ci si chiede in molti - che dopo tutto quello che è successo, dopo una guerra disastrosa, milioni di morti, l'infamia delle leggi razziali, la vergogna dell'occupazione coloniale, una politica interna economicamente fallimentare, una politica estera aggressiva e criminale, un'attitudine culturale liberticida, una sanguinosa e lunga guerra civile, oggi ci guardiamo intorno, ben addentro al terzo millennio, e ci scopriamo ancora fascisti? Ma cos'altro avrebbe dovuto succedere per convincere gli italiani che il fascismo è stato una rovina? Eppure ancora si moltiplicano le svastiche sui muri delle città, cresce l'antisemitismo, un diffuso sentimento razzista permea tutti i settori della società e il passare del tempo sembra aver edulcorato il ricordo del periodo più oscuro e violento d Italia: a quanto pare la storia non ci ha insegnato abbastanza, non ci ha resi immuni. Per aiutarci a capire perché, Filippi in questo libro ci racconta molte cose: ci racconta come è finita la guerra, cosa è stato fatto al termine del conflitto e cosa non è stato fatto, quali provvedimenti sono stati presi nei confronti dei responsabili, quali invece non sono stati presi, cosa hanno scritto gli intellettuali e gli storici e cosa non hanno scritto, cosa è stato insegnato alle nuove generazioni e cosa invece è stato omesso e perché. Soprattutto, ci mostra come noi italiani ci siamo raccontati e autoassolti nel nostro immaginario di cittadini democratici, senza mai fermarci a fare davvero i conti col passato. Che, infatti, non è passato.

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Il fascismo è finito il 25 aprile 1945 / Mimmo Franzinelli. - Roma ; Bari : Laterza, 2022.

Il fascismo è finito con la morte di Mussolini. I fascisti non esistono più o sono irrilevanti. L'Italia ha rotto per sempre con quel passato. Siamo sicuri che sia così? E allora come spieghiamo le molte continuità tra il regime e la Repubblica? Le bombe, i pellegrinaggi a Predappio e le continue violenze? È giunto il momento di smontare uno dei luoghi comuni più duraturo della storia repubblicana, ovvero quello secondo il quale il fascismo è morto e sepolto da fine aprile 1945. Già nel secondo dopoguerra, infatti, la dottrina della continuità dello Stato riportò ai vertici di prefetture e polizia personaggi di schietta fede fascista. Poi si è permessa la ricostituzione di un partito fascista come il Movimento sociale italiano che, tra manganello e doppiopetto, ha avuto un ruolo negli scontri di piazza e ha contribuito perfino all'elezione di presidenti della Repubblica (da Antonio Segni a Giovanni Leone). E ancora, tra la fine degli anni Sessanta e il successivo decennio, le convulse fasi della strategia della tensione, con trame nere e stragi su cui la magistratura non ha fatto chiarezza, lasciando impuniti i responsabili delle sanguinose attività terroristiche. Infine, al superamento del MSI in ottiche postfasciste hanno corrisposto riemersioni e soprassalti di destra radicale. E oggi, a un secolo dalla Marcia su Roma, il fascismo torna periodicamente protagonista delle cronache, segnando la politica e la società con una presenza che non si può ignorare.

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L'onda nera frastagliata : l'estrema destra nell'Italia del nuovo millennio / Federica Frazzetta. - Milano : Meltemi, 2022.

Dopo le elezioni politiche del 2018 e le europee del 2019, l'attenzione mediatica sull'estrema destra italiana è improvvisamente calata, dando l'impressione che le sonore sconfitte elettorali abbiano decretato anche la fine di alcune esperienze politiche. In realtà, come il fascismo riuscì a sopravvivere alla fine del regime, anche l'estrema destra odierna è stata in grado di superare quelle sconfitte elettorali, rinnovandosi. L'onda nera frastagliata parte da lontano per provare a comprendere come l'estrema destra abbia politicizzato l'emergenza pandemica, andando al di là di quegli eventi eclatanti che spesso la fanno rimbalzare sulle pagine della cronaca politica. È nel lungo periodo, infatti, che le scelte delle tre organizzazioni prese in analisi - CasaPound Italia, Forza Nuova e Lealtà Azione - si delineano con maggiore chiarezza, in quanto frutto di processi di mutazione nel tempo che, se noti, non possono cogliere di sorpresa.

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G

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I demoni di Salvini / Claudio Gatti. - Milano : Chiarelettere, 2019.

Grazie allo straordinario racconto di una gola profonda e ad altre testimonianze esclusive, l'autore rivela l identità e la storia dei principali protagonisti di una macchinazione senza precedenti. A condurla è stato un manipolo di persone che, dopo aver metabolizzato fascismo e nazismo, con una strategia classificabile come postnazista ha saputo trarre vantaggio da debolezze e difetti della democrazia liberale per egemonizzare il dibattito culturale e prendere il controllo di quello politico. Quella qui raccontata è la più sorprendente operazione di infiltrazione politica della storia della Repubblica italiana. Un progetto di restaurazione del vecchio pensiero reazionario a vocazione autoritaria e plebiscitaria, dissimulato però come una formula nuova che supera i vecchi schemi politici attraverso un veicolo diverso da tutti gli altri: la Lega Nord. Matteo Salvini oggi, come Umberto Bossi ieri, non ha sposato il pensiero postnazista. Ha fatto di peggio: l'ha cinicamente usato per emergere e rimanere al centro dell'attenzione nazionale.

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Chi è fascista / Emilio Gentile. - Bari ; Roma : Laterza, 2019.

Chi e cosa è fascista oggi? Stiamo assistendo al ritorno del fascismo? La nostra democrazia è in pericolo? Disprezzo della democrazia parlamentare, appello alla piazza, ricerca dell'uomo forte, primato della sovranità nazionale, ostilità verso i migranti. Emilio Gentile, uno dei maggiori storici del Ventennio e della cultura fascista, non tralascia alcuno dei punti intorno ai quali ci si interroga oggi, non soltanto nel nostro paese, per analizzare il presunto ritorno del fascismo. All'inizio del XXI secolo, trapassato il comunismo, disperso il socialismo, rarefatto il liberalismo, il fascismo avrebbe oggi una straordinaria rivincita sui nemici che lo avevano sconfitto nel 1945. Ma cosa è fascismo? Si stà ripetendo aggiornato e mascherato? Oppure il pericolo fascista distrae dalle cause vere della crisi democratica?

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Storia di Ordine nuovo / Aldo Giannuli, Elia Rosati. - Milano ; Udine : Mimesis, 2017.

Organizzazione extraparlamentare di estrema destra, gruppo terroristico, movimento clandestino. Il giornalista e storico Aldo Giannuli, profondo conoscitore dei retroscena legati alla cosiddetta eversione nera, ripercorre nel dettaglio cosa è stato Ordine Nuovo e quale importante ruolo ha ricoperto nella strategia della tensione attuata da alcune frange dello Stato e dei Servizi Segreti italiani durante gli anni Settanta. I treni, le manifestazioni sindacali, gli edifici pubblici affollati di gente. L'eversione neofascista ha marchiato la storia del nostro paese utilizzando la strage come strumento per seminare terrore e instabilità politica. Eppure ancora oggi non conosciamo tutta la verità su alcuni terribili fatti di sangue come quelli di piazza Fontana e piazza della Loggia. Attraverso una precisa ricostruzione di vicende e personaggi, Giannuli riporta l'attenzione sulle fasi che hanno scandito l'attività dell'ascia bipenne, dalla sua nascita fino ad arrivare al 1974, anno successivo al decreto di scioglimento promosso dal ministro Taviani. Una storia parallela alle cronache "ufficiali", che riaccende i riflettori su un'organizzazione troppo radicale per essere riconosciuta a livello pubblico dai vertici nazionali, ma estremamente abile nel muoversi tra le zone grigie della politica italiana.

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L antifascismo non serve più a niente / Carlo Greppi. - Roma : GLF Editori Laterza, 2020.

Immaginate un paese in cui si ripete costantemente "che c'entriamo noi col fascismo?" e "ma poi, anche se fosse, tanto non era una dittatura, anzi ha fatto pure qualche cosa di buono". Immaginate un paese dove il crollo del fascismo viene chiamato anche "morte della patria", dove la Resistenza diventa un eredità scomoda da nascondere quanto prima nella soffitta della memoria. Ecco, ora immaginate di mettere alla prova dei fatti queste parole che sono diventate quasi senso comune. È quello che fa questo libro ripercorrendo le ragioni per cui è necessario, ora più che mai, riprendere in mano la storia dell'antifascismo italiano e con essa le parole e le azioni di alcuni suoi protagonisti, uomini e donne del secolo scorso che dedicarono anni, spesso decenni, a una lotta senza compromessi. Anni percorsi da un afflato etico, prima ancora che politico, che manca terribilmente nell'Italia di oggi. E che va recuperato.

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I

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Andare per l'Italia degli intrighi / Fabio Isman. - Bologna : Il mulino, 2020.

Si direbbe che la storia italiana dal 1969 al 2010 e oltre abbia fatto propri i tratti della fiction e del thriller. Il 12 dicembre 1969, con l'esplosione della bomba alla Banca nazionale dell'agricoltura in piazza Fontana a Milano, si fa largo il sentire diffuso che forze occulte, magari anche straniere, abbiano dato il via alla strategia della tensione. Seguiranno 50 anni di diffidenze e sospetti verso la politica e le istituzioni, scanditi da una serie di eventi luttuosi e non solo che renderanno iconici molti luoghi della penisola: fra tutti, piazza della Loggia a Brescia, la stazione di Bologna, via Fani a Roma, la base di Gladio ad Alghero. Ripercorriamo allora la mappa topografica di quei tempi difficili, in cui azione politica e condotte opache si sono spesso confuse, in un intreccio ancora indistricato fra terrorismo, servizi segreti, P2, caso Sindona, Banco ambrosiano.

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L

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A destra, oltre la destra : la cultura politica del neofascismo italiano, 1945-1995 / Mauro Lenci. - Pisa : Pisa University Press, 2012.

La cultura politica del neofascismo, nell'Italia della prima repubblica, è stata sovente descritta come un deserto dal quale emergevano solo poche figure notevoli e rari eventi degni di nota. L'immagine del deserto, di una landa desolata, è stata spesso evocata proprio dall'interno di quel mondo. Un mondo ed una cultura che ormai sono stati confinati, dall'evoluzione della politica italiana, sempre più, ai margini del sistema. Prima, quando il Msi si è trasformato nel 1995 in AN, un partito che è stato definito come moderato e conservatore, poi soprattutto nel momento in cui AN è andata a scomparire nel ventre molle del Pdl. Una palude che alla fine è riuscita a digerire e metabolizzare persino i residui elementi rimasti della cosiddetta "destra sociale" e dalla quale sono scampati solo pochi irriducibili. Questo libro mira a ricostruire, in estrema sintesi, la cultura politica della destra radicale dalla fine del secondo conflitto bellico sino al 1995, mettendo in risalto i contributi teorici più importanti e quegli episodi che hanno lasciato un segno tangibile nella storia neofascista. Una cultura politica, quella del neofascismo, che ha accarezzato continuamente la tentazione golpista, che ha vagheggiato improbabili soluzioni rivoluzionarie, senza rimanere insensibile alle sirene della violenza. Tutto questo nel segno di un'identità "altra" rispetto alla democrazia liberale borghese.

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M

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Lettera a un neonazista / Raffaele Mantegazza ; prefazione di Giannino Piana. - Roma : Castelvecchi : Lit, 2019.

Caro ragazzo neonazista, tu ci chiederai adesso: "a bene, ma voi cosa fate con e per me?". E qui devo darti in parte ragione. Perché se i neofascisti e neonazisti hanno conquistato la tua anima qualche responsabilità l'abbiamo anche noi; se queste formazioni riempiono un vuoto di senso e di significato è perché quel vuoto non siamo stati capaci di riempirlo e forse, senza volerlo, abbiamo contribuito a crearlo. E francamente quando un ragazzino di quindici anni si fa tatuare sul petto una svastica io non riesco a dire che è colpa degli altri, perché questo modo di de-responsabilizzarsi è proprio il tipico modo di pensare che apre al nazismo. (Raffaele Mantegazza)

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Fascismo immaginario : riscrivere il passato a destra / Andrea Martini. - Laterza, 2024.

Esuli in patria, costretti a palcoscenici marginali, a spazi culturali periferici: così i fascisti descrivono la propria condizione all'indomani del 1945. Eppure, sin dall'immediato dopoguerra, le edicole di tutta Italia si riempirono di rotocalchi i cui articoli raccontavano con toni agiografici, o quanto meno indulgenti, le imprese di Mussolini e dei suoi fedelissimi. Gli scaffali delle librerie ospitavano memoriali, biografie e persino romanzi firmati da fascisti e filofascisti. Andava così in scena, agli albori del processo di costruzione di una memoria pubblica attorno al Ventennio e alla stagione della guerra civile, la riscrittura di quello stesso passato da parte fascista. Una simile operazione di per sè non sorprende: la voglia di raccontare la propria versione dei fatti piegando il racconto in base ai propri interessi è un fatto fisiologico. Semmai a sorprendere è il buon esito di quell'operazione ed è in particolare questo punto che il libro indaga, dando conto del grado di complicità mostrato da ampi settori del mondo giornalistico ed editoriale. Non è così ovvio, infatti, che i protagonisti di un regime autoritario e liberticida e di un governo, quello della Rsi, complice di una forza occupante, disponessero della possibilità di far circolare legalmente la propria versione dei fatti.

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La mucca pazza della democrazia : nuove destre, populismo, antipolitica / Alfio Mastropaolo. - Torino : Bollati Boringhieri, 2005.

Uno dei fenomeni più rilevanti nell'opaco orizzonte politico dell'Europa contemporanea è la comparsa di una nuova generazione di partiti sulla destra dell'arco politico: alcuni sorti ex novo, altri frutto del restyling di partiti vecchi. Di norma, per identificare questi partiti si parla di populismo. Questo libro preferisce utilizzare un'altra etichetta: quella di Nuove destre. Ma in che cosa queste differiscono dalle destre estreme tradizionali? Senza dubbio esse parrebbero rispettare le forme della democrazia rappresentativa. Al contempo, tuttavia, professano un malfido e ambiguo "fondamentalismo democratico", che, inneggiando al popolo sovrano, punta ad abusare del principio di maggioranza.

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Viva Mussolini! : la guerra della memoria nell'Italia di Berlusconi, Bossi e Fini / Aram Mattioli. - Milano : Garzanti, 2011.

In questi ultimi anni l'Italia ha vissuto una "rivoluzione silenziosa", che ha profondamente cambiato la nostra società civile. In un clima di intolleranza e volgarità crescenti, sono stati infranti alcuni tabù dello stato di diritto, fino a mettere in discussione la libertà di stampa e istituzioni fondamentali come il sistema della giustizia, la Corte Costituzionale e la stessa presidenza della repubblica. Uno degli aspetti chiave di questa trasformazione della coscienza collettiva è stata la distruzione della memoria condivisa dagli italiani, cui ha dato un contributo decisivo il "revisionismo storico": da un lato sono stati rivalutati Mussolini e il fascismo, dall'altro sono stati messi in dubbio i meriti dell'antifascismo e della lotta partigiana. La polemica revisionista, che ha trovato ampio spazio sui media, è stata il presupposto di un'operazione politica, che ha portato al governo gli eredi politici del fascismo e un movimento con forti venature populiste e razziste come la Lega Nord. Non solo la società italiana si è spostata a destra, ma le idee della destra hanno conquistato uno spazio crescente nel dibattito pubblico. Aram Mattioli, professore di storia all'Università di Lucerna, ricostruisce le diverse tappe di una "guerra culturale" che ha interessato gli storici e i politici, ma anche le arti e i mass media.

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Europa estrema : il radicalismo di destra dal 1945 ad oggi / Pierre Milza. - Roma : Carocci, [2005].

Il successo elettorale dei movimenti di estrema destra in tutta Europa è il prodotto di fenomeni recenti (la crisi economica, la disoccupazione, l'immigrazione), ma queste correnti hanno ormai oltre un secolo di vita. Che rapporto c'è, allora, tra le forze sconfitte nella seconda guerra mondiale e la nuova destra europea? Che relazione esiste tra il populismo di Haider e quello della Lega, tra il liberismo xenofobo di Pym Fortuyn in Olanda e il razzismo di Le Pen in Francia? Quale è la ragione del revisionismo storico? In questo libro Pierre Milza risponde a queste e ad altre domande ricostruendo i flussi e i riflussi di queste idee e di questi gruppi in un vasto arco cronologico e geografico.

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O

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Storia delle destre nell'Italia repubblicana / a cura di Giovanni Orsina. - Soveria Mannelli : Rubbettino, 2014.

Per molti decenni il settore destro del sistema politico repubblicano è stato sostanzialmente ignorato dagli storici. Sia perché non è facile da studiare, sia perché gli studiosi erano più interessati ad analizzare quegli sforzi progressisti di trasformazione del paese rispetto ai quali la destra rappresentava soprattutto un elemento di freno, un ostacolo da superare. Anche per questo gli studi sulla vicenda politica repubblicana hanno in genere trattato la destra come un unico soggetto, un insieme indifferenziato le cui articolazioni interne erano o inesistenti o irrilevanti. Negli ultimi due decenni, pure sulla spinta delle trasformazioni politiche avviatesi in Italia all'inizio degli anni Novanta, questo quadro è mutato in profondità. La galassia delle destre nell'Italia repubblicana è stata esaminata in maniera più approfondita e si è rivelata molto più articolata di quanto non si pensasse, tanto da rendere impossibile parlare di "destra" - "destre" piuttosto, al plurale, molto differenti l'una dall'altra e anzi spesso duramente contrapposte l'una all'altra. Questo libro raccoglie saggi di alcuni fra i principali esponenti della nuova stagione di studi e ha l'ambizione di dar pienamente conto, con scritti agili e interpretativi accompagnati da un apparato bibliografico essenziale, di come fossero formate e di come siano evolute nel tempo le destre italiane dal 1945 a oggi.

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P

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Il ritorno del Reich : sulle tracce di un nuovo piano Odessa, la rinascita della rete nera / Andrea Palladino, Antonella Barranca. - Roma : Round Robin, 2022.

Le radici più profonde e misteriose della destra eversiva hanno reso possibile un processo di conservazione che oggi ci appare in tutta la sua forza persuasiva. liquidata come retropensiero ideologico di chi vede solo fantasmi, la realtà è ben più complessa e inquietante. Un mondo fatto di connessioni e salvacondotti attraversa tutto il 900 consentendo a uomini come Karl Hass, il boia delle fosse ardeatine, di diventare un agente segreto al servizio degli americani. Una rete nera ha tessuto le sue maglie producendo, per oltre 70 anni, vie di fuga e una smisurata quantità di denaro tra Paraguay, Argentina e Bolivia. Oggi, una nuova destra tradizionalista ed Evoliana, avanza in tutta Europa sotto la bandiera del "sovranismo democratico". Tra i suoi ideologi anche Aleksandr Dugin, politologo moscovita cresciuto in un oscuro ambiente esoterico e filo nazista. Ombre, simboli e slogan diventano parte integrante della formazione culturale di giovani generazioni. Sembrerebbe solo folclore nostalgico, se non fosse che alcuni di loro appartengono a Fratelli d'Italia e Lega.

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Fascisti senza Mussolini : le origini del neofascismo in Italia, 1943-1948 / Giuseppe Parlato. - Bologna : Il mulino, 2012.

A soli venti mesi dalla fine del fascismo e della guerra civile, il 26 dicembre 1946 nasceva a Roma il Movimento sociale italiano. Esso costituì il risultato di un intenso lavoro di contatti e di relazioni che ebbe inizio addirittura prima della fine della guerra e che coinvolse anche ambienti legati ai servizi segreti americani. Avvalendosi di un'ampia messe di fonti edite e inedite, italiane e straniere, Parlato rovescia la visione tradizionale di un neofascismo puramente nostalgico: il neofascismo e il Msi si inserirono bene nella politica della Guerra fredda, dove, nella contrapposizione al comunismo, potevano individuare nuovi spazi di agibilità politica. Il volume prende le mosse dalla descrizione del fascismo clandestino al Sud, nell'Italia liberata, fra il 1943 e il 1945, per poi affrontare l'attività riservata svolta dai neofascisti in funzione anticomunista. Scorrono in queste pagine momenti inediti e sorprendenti: la prima apertura ai neofascisti, realizzata da Togliatti nel novembre 1945; il ruolo della Chiesa nella loro organizzazione unitaria; i rapporti fra i neofascisti ricercati dalla polizia con autorità di governo e uomini politici antifascisti al fine di concordare l'amnistia Togliatti; gli uomini della Decima Mas invitati come addestratori dei reparti d'assalto in Israele; aspetti nascosti dell'attentato all'ambasciata inglese a Roma (1946); le profonde differenze fra la strategia di Romualdi e quella di Almirante al momento della nascita del Msi.

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Come farla finita con il fascismo / Ferruccio Parri ; a cura di David Bidussa e Carlo Greppi. - Bari ; Roma : Laterza, 2019.

Per Parri ci sono due modi per togliere di mezzo il fascismo. Il primo è di non contentarsi dei convegni, delle imprecazioni, delle minacce discorsive, dei rimbrotti al governo, ed alle sue incapaci forze dell'ordine. Il secondo è di riuscire ad inventariare quali sono le origini e le fonti della ripresa neofascista, quali possono essere i gruppi e le forze già attualmente interessate a possibili rovesciamenti. Senza nessuna illusione naturalmente che basti la vigilanza a sgominare le cattive intenzioni. Ma inventariare significa anche costruire una filiera di concetti e di immagini con cui il presente cessa di essere quello che è per iniziare a essere visto come effetto di ciò che si sceglie. La convinzione è che farla finita con il fascismo diventa possibile non se si aspetta ma se, sulla scia delle idee di Parri, nel passato si trovano le risorse e le parole per fare futuro.

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La Lega di Salvini : estrema destra di governo / GGianluca Passarelli, Dario Tuorto. - Bologna : Il mulino, 2018.

Da tempo la Lega ha scelto di posizionarsi nell'area dell'estrema destra: una virata che ha consentito al partito di legittimarsi come forza trainante della coalizione conservatrice, tanto da stravolgerne l'assetto indebolendo l'area moderata. Nello scenario emerso con il voto del 2018 la Lega compete con l'altra formazione anti-establishment, il Movimento 5 Stelle, nel tentativo di monopolizzare il disagio economico e il disorientamento elettorale e di ricomporre, sul piano socio-territoriale, le istanze di cambiamento avanzate dagli elettori. Uno scenario inedito in cui due fréres-ennemis si disputano l'egemonia politica e culturale in Italia.

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R

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La politica della ruspa : la lega di Salvini e le nuove destre europee / Valerio Renzi. - Roma : Alegre, 2015.

Il declino politico di Berlusconi ha aperto scenari nuovi per la destra italiana che Matteo Salvini sembra aver colto al volo. Sotto la sua guida la Lega ha cambiato pelle, marginalizzando le non più spendibili rivendicazioni regionaliste ed egemonizzando il centrodestra con un populismo fortemente caratterizzato dai temi dell'identità e sovranità nazionale. Lo storytelling di Salvini è ridotto all'osso: pochi fronzoli per una comunicazione nuda e cruda, concetti chiari e ripetuti ossessivamente. Le vittime siamo noi non loro, spiega agli elettori parlando dei migranti. Il punto del resto non è la realtà o meno dei fatti, ma il successo della loro rappresentazione. Slogan come "prima gli italiani" o "aiutiamoli a casa loro" hanno però una genealogia precisa nello sviluppo del pensiero di estrema destra in Europa, che negli anni ha aggiornato vecchie ideologie e dato voce a nuovi teorici, tra cui l'ispiratore della nouvelle droite Alain de Benoist e Aleksandr Dugin, il filosofo vicino a Putin. L'ascesa della "nuova" Lega si inserisce infatti nel più generale affermarsi delle destre populiste nel vecchio continente: da Alba Dorata in Grecia all'Ukip di Farage in Gran Bretagna, dalle formazioni xenofobe dei paesi scandinavi all'Ungheria di Viktor Orb n. Storie diverse ma che condividono molte parole d'ordine e narrazioni. Questo libro inquadra l'ascesa di Salvini nel più complessivo fenomeno delle nuove destre europee.

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Fascismo mainstream / Valerio Renzi. - Roma :Fandango, 2021.

Con un linguaggio che mischia la politica e il pop, Valerio Renzi ci sfida nel racconto di un Fascismo Mainstream, una destra che fa egemonia anche dal punto di vista culturale e che chiede di guardarla con lenti nuove e con una grammatica che non può limitarsi a definirsi antifascista. Il fascismo è un fenomeno che appartiene esclusivamente al passato o si può riproporre davvero nel futuro? Dirimere questo nodo è fondamentale per capire l'avanzata dell'estrema destra, il successo di tesi xenofobe e suprematiste, l'ingresso nel dibattito pubblico di concetti e riflessioni fino a poco tempo fa ritenuti impresentabili. Valerio Renzi, giornalista e scrittore, ha partecipato negli ultimi anni come relatore o auditore a una gran quantità di dibattiti sui temi del razzismo, dell'avanzata dell'estrema destra, sull'azione dei gruppi neofascisti e neonazisti. Si è reso conto che c'era l'esigenza di iniziare ad affrontare la questione con una prospettiva differente, abbandonando un approccio puramente descrittivo ed entrando nello specifico del perché quella che sembrava un'ideologia definitivamente sconfitta dalla storia si riaffacci sullo scenario contemporaneo, raccogliendo consensi e determinando il senso comune.

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L avrai, camerata Almirante la via che pretendi da noi italiani / Carlo Ricchini. - Roma : 4 Punte, 2020.

L immagine pubblica di un protagonista della storia politica del dopoguerra nascondeva oscuri retroscena riguardanti il suo passato fascista e repubblichino. Il velo fu sollevato quando qualcuno trovò casualmente, tra la polvere, le prove di un grave episodio dimenticato: la pubblicazione di un bando, a firma Almirante, che minacciava di morte coloro che non si fossero arruolati tra i repubblichini. Egli denunciò per diffamazione i giornalisti e i giornali che avevano pubblicato il bando. Fu l'inizio di una lunga trafila giudiziaria che si concluse con una sentenza netta: quei giornalisti non avevano diffamato nessuno, ma semplicemente detto la verità.

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CasaPound Italia : fascisti del terzo millennio / Elia Rosati ; prefazione di Marco Cuzzi. - Milano ; Udine : Mimesis, 2018.

Quando nel 2003, a Roma, CasaPound Italia mise radici nel palazzo occupato di via Napoleone III, nessuno avrebbe potuto prevedere la sua rapidissima ascesa. Dalle piazze alle scuole, dai media ai consigli comunali, dalle periferie alle sottoculture musicali, fino ad arrivare alle elezioni politiche del marzo 2018. In quindici anni di attività, il movimento-partito di Iannone e Di Stefano è diventato l'organizzazione neofascista più solida nel frastagliato universo di estrema destra, guadagnando consensi in nuove fasce di popolazione. Un viaggio storico-politologico tra razzismo, apologia dello squadrismo mussoliniano, militanza di strada in stile Alba Dorata e uso spregiudicato della comunicazione. In parole povere: chi sono e cosa vogliono i fascisti del terzo millennio? Dopo il libro scritto a quattro mani con Aldo Giannuli su Ordine Nuovo, Elia Rosati analizza l'ascesa delle moderne camicie nere in marcia nell'Italia della crisi. In appendice al volume, un saggio di Valerio Renzi sulle relazioni di CasaPound con la criminalità organizzata e sulla vicenda del "lupo solitario" Gianluca Casseri, il simpatizzante che nel 2011 uccise in pieno giorno a Firenze i senegalesi Samb Modou e Diop Mor. Nel saggio vi è anche un'intervista all'analista web Giovanni Baldini su come CasaPound stia utilizzando i social network.

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L'Europa in camicia nera : l'estrema destra dagli anni novanta ad oggi / Elia Rosati ; postfazione di Guido Caldiron. - Milano : Meltemi, 2021.

Date le modifiche cui è andato incontro il concetto di destra nel mondo e nella storia, anche quello di estrema destra è cambiato più volte. Ne L'Europa in camicia nera lo storico Elia Rosati prova a delineare come si siano evolute, trasformate o riorganizzate le destre radicali europeo-occidentali dagli anni Novanta a oggi. E ciò ponendo in rilievo come le culture politiche neofasciste/neonaziste, identitarie, reazionarie e tradizionaliste cattoliche abbiano affrontato e cavalcato l'impatto dei fenomeni globali, della nascita dell'Unione Europea e delle crisi economico-finanziarie sulla società europea. Il risultato è uno studio storico estremamente accurato e stimolante che guida il lettore nelle pieghe più oscure delle nostre società per cercare le radici del "fascismo del terzo millennio".

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S

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Lupi bianchi : rapporto sul terrorismo neonazista in Europa / Testi: David Schraven ; disegni: Jan Feindt. - [Padova] : BeccoGiallo, 2018.

I gruppi nazisti di tutta Europa sono uniti da un'ideologia brutale, quella della superiorità della razza, dell'annientamento, della voglia di uccidere. Spuntano fuori sempre nuovi nomi. Molti altri gruppi rimangono sconosciuti e agiscono ancora oggi nell'ombra, compiono attentati contro le moschee, contro gli immigrati e contro chiunque non la pensi come loro. L'origine di questi gruppi terroristici è quasi sempre la stessa. Molti si rifanno ai "Diari di Turner" come modello ideologico e si organizzano in piccole cellule operative senza un unico capo. In questo graphic reportage il giornalista d'inchiesta David Schraven e il disegnatore Jan Feindt si mettono sulle tracce di un gruppo di estremisti nazisti tedeschi, portando alla luce le loro relazioni internazionali e mostrando quanto le idee contenute nei "Diari di Turner" influenzino lo sviluppo degli ambienti dell'estrema destra in Europa.

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Antifascismo quotidiano : strumenti istituzionali per il contrasto a neofascismi e razzismi / a cura di Carlo Smuraglia. - Roma : Bordeaux, 2020.

Un volume per affrontare le tematiche di contrasto a neofascismi e razzismi sotto il profilo delle istituzioni e delle iniziative da realizzare. Un progetto editoriale che non si rivolge solo agli "addetti ai lavori" ma a chiunque ritenga fondamentale l'impegno di Stato e cittadini contro la diffusione di questi mali. Lo scopo è quello di fornire strumenti di lettura degli avvenimenti e di conoscenza delle misure da adottare - secondo il perentorio invito dello stesso Parlamento europeo - contro fenomeni che sono inaccettabili sotto ogni profilo ma godono ancora di un consistente margine di pericolosità. Perché i comportamenti corretti di tutte le istituzioni pubbliche vanno integrati da una precisa definizione di ciò che lo stesso cittadino e le organizzazioni che lo rappresentano possono fare: non solo azioni di pressione ma anche iniziative specifiche, con l'obiettivo primario dell'applicazione rigorosa della nostra Costituzione, del suo spirito democratico e antifascista. Uno strumento di conoscenza, informazione e formazione rivolto a tutti i cittadini di buona volontà.

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Le nuove destre : un'analisi globale del conservatorismo radicalizzato / Natasha Strobl. - Gorizia : Leg edizioni, 2022.

Della crisi della socialdemocrazia si parla ovunque. Ma anche molti partiti di centro-destra di lunga tradizione sono in declino o almeno si trovano di fronte a un dilemma: dovrebbero aprirsi agli ambienti urbani progressisti? O piuttosto affinare il loro profilo conservatore? Mentre Angela Merkel ha rappresentato l'esempio per il primo modello, politici come Donald Trump o Sebastian Kurz hanno scelto il secondo. Essi sono i rappresentanti di un conservatorismo radicalizzato. Natascha Strobl mostra come essi mobilitano i loro seguaci, quale narrazione creano per esercitare il "message control" e liquidare le critiche come fake news. Al confronto sui contenuti prediligono lo scontro. Nei loro stessi partiti riducono la democrazia, puntano su piccole cerchie di consulenti e sulla personalizzazione. E nel fare questo, fanno ripetutamente ricorso, secondo Strobl, anche ai metodi dei movimenti e delle organizzazioni della destra.

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T

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Fascismo : teorie, interpretazioni e modelli / Marco Tarchi. - Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2003.

Un'ideologia? Un movimento? Un regime? Un fenomeno storico che appartiene al passato o un modo di pensare ancora presente? Un modello unico che ha avuto solo imitatori più o meno fedeli o un genere tendenzialmente universale che si è concretizzato in una serie di manifestazioni originali e specifiche? Un progetto totalitario con ambizioni di durata millenaria o un espediente autoritario nato dalle paure di ceti sociali intimoriti dalla fragilità dei regimi liberali? In questo volume Tarchi passa in rassegna le diverse interpretazioni date a questo fenomeno complesso.

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La genesi del neofascismo in Italia : dal periodo clandestino alle manifestazioni per Trieste italiana / Nicola Tonietto. - Firenze : Le Monnier, 2019.

Questo libro affronta un tema finora esplorato solo parzialmente dalla storiografia: le vicende, le dinamiche, i protagonisti del neofascismo italiano nei suoi primi anni di vita, a partire dai piccoli gruppi che si formarono nel Sud Italia occupato dagli Alleati, per passare alla nascita del Movimento Sociale Italiano e alla piena legittimazione acquisita all'interno del panorama politico del dopoguerra. Grazie alla ricca documentazione d'archivio, italiana e straniera, la ricerca segue i percorsi e le reti di quanti si mossero nel solco dell'eredità fascista. Approfondisce il monitoraggio dei gruppi di destra da parte delle autorità di polizia e degli ambienti politici nazionali e angloamericani, nonché le differenze e tensioni interne al MSI, che si rifletterono nelle posizioni assunte rispetto ai grandi temi della politica nazionale e internazionale. Tra questi temi non poteva mancare la questione di Trieste: non solo simbolo ma anche terreno di lotta per il partito tra la fine degli anni Quaranta e la prima metà degli anni Cinquanta.

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Le metamorfosi delle destre radicali nel 21. secolo [documento elettronico] / Enzo Traverso. Milano : Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2019.

Che cosa vuol dire fascismo all'inizio del 21. secolo? Quando usiamo, oggi, questa parola la riempiamo degli stessi contenuti con cui si connotava tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento? Enzo Traverso misura la natura e i molti volti che alimentano il linguaggio delle destre. Uno scenario in cui la parola fascismo è molto abusata perché diventa uno strumento che le destre rovesciano sulle sinistre; un concetto che le destre e molti a sinistra propongono per leggere le pulsioni e i movimenti dei diversi mondi della propria immigrazione, soprattutto quella proveniente dai Paesi arabi; ma anche una parola, osserva Traverso, che potrebbe prendere la forma di un programma politico fondato sulla espulsione dei non integrati. Oltre la semplice condanna e oltre l'uso indiscriminato di tale concetto, è bene capire e distinguere le realtà circoscritte e ogni volta diverse che il fascismo, nella sua dimensione trans-storica e trans-nazionale, porta con sé.

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La cultura delle destre : alla ricerca dell'egemonia culturale in Italia / Gabriele Turi. - Torino : Bollati Boringhieri, 2013.

Il tema di questo libro è più vivo che mai. Individualismo, consumismo, edonismo, diffidenza per l'altro e attaccamento ai valori cattolici tradizionali sono i fondamenti ai quali si è ispirata la destra italiana nell'ultimo ventennio. Con Silvio Berlusconi un nuovo blocco sociale è giunto al potere e si è mosso in aperto contrasto con quella che veniva (e viene) ossessivamente additata come "egemonia culturale della sinistra". Il percorso della destra non può evitare di ricostruire gli antagonismi e gli "scontri di civiltà" a cui abbiamo assistito negli ultimi vent'anni. La nuova destra non si è dunque legata esclusivamente al carisma del suo leader, ma ha agito capillarmente nel tessuto sociale, riprendendo temi e comportamenti che vengono da lontano e che non hanno mai cessato di esistere. Gabriele Turi ricostruisce questo percorso, passando attraverso il revisionismo storico, la riscrittura politica dei manuali scolastici, l'insistito ridimensionamento della Resistenza e la difesa militante del crocifisso nei luoghi pubblici. La crescente presenza dell'estrema destra clericale sul Web e la concomitante crisi identitaria della sinistra fanno da sfondo a questa storia politica dell'Italia recente, che vede tra i suoi attori principali esponenti politici di primo piano, giornalisti, docenti universitari e gente comune.

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V

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Fratelli di Giorgia : il partito della destra nazional-conservatrice / Salvatore Vassallo, Rinaldo Vignati. - Bologna : Il mulino, 2023.

Secondo Giorgia Meloni, Fdi è costituito da uomini e donne che corrono da un'epoca all'altra, da una generazione all'altra, portando con sé una fiamma che non si è mai spenta completamente. Proprio da qui nascono gli interrogativi sul suo partito, sui legami con il fascismo di ieri e la destra radicale di oggi. Interrogativi alimentati dalle apparenti contraddizioni di un partito chiuso, gerarchico, old style, con a capo una donna, una leader pop, capace di usare tanti registri comunicativi e di rivolgersi con gli stessi termini a pubblici diversi, alternando rivendicazioni di coerenza e duttilità, teorie del complotto e amore materno, estremismo verbale e realismo. Alla luce di una analisi articolata, documentata, rigorosa, condotta senza pregiudizi e senza sconti, il libro propone una ricostruzione da cui emergono continuità e rotture con Msi e An, un resoconto su persone e circostanze che hanno segnato la costruzione di Fdi, di cui analizza la struttura organizzativa, il profilo ideologico, il network internazionale, la comunicazione, l'elettorato. Infine, riannoda questi vari elementi in una lettura compiuta sul percorso fatto e l'identità costruita nei primi dieci anni di vita, sulle fortune e le virtù che hanno portato gli eredi di una tradizione politica destinata ad estinguersi alla guida della Nazione.

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L'Italia delle stragi : le trame eversive nella ricostruzione dei magistrati protagonisti delle inchieste (1969-1980) / Pietro Calogero ... [et al.] ; a cura di Angelo Ventrone. - Roma : Donzelli, 2019.

Il 12 dicembre del 1969, la sorda detonazione di una bomba nella filiale milanese della Banca nazionale dell'Agricoltura inaugura in Italia un torbido e sanguinoso decennio. Un decennio destinato a chiudersi con l'altro boato micidiale del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna. È l'Italia delle stragi, la cupa stagione in cui si succedono attentati con decine di morti innocenti, trame imbastite da gruppi neofascisti, depistaggi, indagini di polizia inquinate da omissioni e coperture, manovre golpiste tra gli alti gradi militari fomentate dall'intervento attivo di molte agenzie di spionaggio, italiane e straniere. Tra gli effetti di quella che da allora viene chiamata strategia della tensione, ve n'è uno che dura ancora oggi. L'immagine dominante che si ha di quel periodo, in vasti settori dell'opinione pubblica, è che si sia tuttora lontani dall'aver stabilito la verità e individuato, a tutti i livelli, i responsabili di quelle stragi. In realt , le inchieste della magistratura si sono spinte molto pi avanti di quanto non si sia riusciti a percepire. L'intento di questo volume è di descrivere, attraverso l'utilizzo della documentazione giudiziaria raccolta in mezzo secolo di indagini, e dando direttamente la parola ai magistrati che le hanno effettivamente condotte, la verità d'insieme che se ne ricava. Disponendo correttamente tutti gli elementi sul tappeto, si ottiene l'effetto di fare luce anche su molte delle residue zone d'ombra. Si è trattato di un lucido disegno eversivo di destabilizzazione degli assetti democratici della nostra Repubblica, perseguito da alcune organizzazioni neofasciste (in particolare Ordine Nuovo e Avanguardia nazionale), entrate in contatto con importanti settori dei servizi italiani e internazionali, nel tentativo di strumentalizzarlo al fine di contrastare un presunto e persistente pericolo comunista. Quel disegno, alla fine, sarà sconfitto. L'Italia democratica, benché ferita, e certo pur tra mille contraddizioni ed errori, riuscirà a non farsi sopraffare dai suoi nemici. In un paese abituato a raccontare la propria storia in negativo è importante mostrare come allora, attraverso gli strumenti democratici, sia stato possibile resistere, e come oggi, attraverso una ricostruzione attenta e rigorosa, sia possibile sollevare il velo su quel torbido gioco di specchi.

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Neofascismi / Claudio Vercelli. - Torino : Edizioni del Capricorno, 2018.

Il fascismo non si è esaurito con la fine del ventennio mussoliniano: da settant'anni, la storia dell'estrema destra si accompagna a quella della Repubblica italiana nata dalla Resistenza. Per più aspetti, anzi, ne è una sorta di reciproco inverso, che nega nella maniera più violenta la legittimità politica delle istituzioni democratiche, denunciate come una perversione dell'ordine naturale delle cose. Questo libro è dunque un viaggio: dalla RSI a CasaPound. I presupposti ideologici, i riferimenti culturali, gli autori e i rappresentanti politici, i protagonisti dell'eversione, i movimenti, la nebulosa di sigle e riviste: per la prima volta, l'analisi puntuale, spietata e informata di un'area di pensiero e d'azione sfaccettata e complessa. Un'ombra nera che ha attraversato tutto il dopoguerra. Fino alla destra radicale di oggi. Fino alla sua aggressiva ambizione di rappresentare il territorio sociale dell'esclusione, indicandogli cause di disagio immediatamente condivisibili: immigrazione, poteri forti, furto del lavoro, complotti. Perché è necessario capire che la forza del radicalismo di destra è direttamente proporzionale alla crisi della democrazia sociale. Più indietreggia la seconda, maggiori sono gli spazi per il primo. Così è stato in passato, così sarà per i tempi a venire. Un libro per approfondire, analizzare, comprendere. Uno strumento per trovare le risposte alla tragica complessità del nostro presente.

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Neofascismo in grigio : la destra radicale tra l'Italia e l'Europa / Claudio Vercelli. - Torino : Einaudi, 2021.

Il neofascismo ritorna, in Italia e in Europa. In forme ingannevoli, mutevoli, capace di adattarsi al pari di un camaleonte. Da un classico nero a un inquietante grigio. Obbligato per decenni ai margini del dibattito politico per il suo apparente anacronismo, il neofascismo, nelle sue diverse declinazioni storiche, ha invece riassunto oggi le vesti di uno scomodo convitato. Non è il ritorno a vecchie organizzazioni che si erano incaricate di raccogliere, in età repubblicana, il lascito mussoliniano. Men che meno degli spettri, mai del tutto dissoltisi, di quest'ultimo. Semmai assistiamo a una riformulazione culturale e antropologica della sua attualità in quanto sistema di rapporti e relazioni politiche per i tempi a venire. L'asticella non è rivolta al passato bensì al futuro. Se le società europee si trasformano dinanzi all'incalzare della globalizzazione, così come nella secca riconfigurazione della stratificazione sociale, il neofascismo del presente è in grigio: si propone come il soggetto che intende difendere la "differenza": nazionale, etnica, in prospettiva razziale. Tanto più in età pandemica, nella crisi delle democrazie sociali.

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