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Il contesto

Il cinema che racconta la società, i conflitti sociali, le differenze di classe, atteggiamenti vizi e vezzi di un periodo storico al cuore del secolo breve.

La lista è ordinata alfabeticamente per cognome del regista, al ripetersi di questo, per titolo del film.

B (Bertolucci)   C (Canavero | Capogna | Caracciolo | Cerlesi | Chaplin | Cimpanelli | Comencini | Costa)   D (Damiani | De Sica)   F (Frazzi)   G (Gasparini)   L (Leto | Lizzani | Lubitsch)   M (Magni | Maselli | Mastrocinque | Milani)   N (Negrin)   P (Pasolini | Ponzi)   R (Risi | Rossi)   S (Salce | Scola)   V (Vancini)   W (Waida)   Z (Zurlini)  

B

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Il conformista / regia e sceneggiatura: Bernardo Bertolucci ; soggetto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia ; fotografia Vittorio Storaro ; musica Georges Delerue ; produzione Maurizio Lodi Fè ; interpreti: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli, Dominique Sanda ... [et al.]. - 1970.

Nel 1937 il professore Marcello Clerici sposa Giulia. Mentre la donna è spensierata, allegra, senza problemi, lui - nonostante i buoni successi come docente di filosofia - è tormentato da un ricordo: a tredici anni ha ucciso Lino Seminara, un autista che ha tentato di avere con lui dei rapporti omosessuali. Da allora Marcello ha abbandonato la pratica religiosa e si è legato strettamente con l'OVRA, la polizia segreta fascista. Per volontà dei suoi dirigenti di partito, deve compiere il viaggio di nozze a Parigi per introdursi nell'ambiente del professore Quadri, un docente universitario antifascista, per consentire al camerata Manganiello di predisporre l'assassinio di questi.

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La strategia del ragno / regia di Bernardo Bertolucci ; interpreti: Giulio Brogi, Alida Valli, Tino Scotti … [et al.]. - 1970.

Athos Magnani, figlio di un eroe antifascista ucciso nel '36, torna a casa per scoprire la verità sulla morte del padre. Tratto da un racconto di Borges, il film prodotto dalla Rai, è una rivisitazione onirica ed edipica della Resistenza con momenti di grande suggestione.

 

Novecento / regia di Bernardo Bertolucci ; sceneggiatura: Franco Arcali ; direttore della fotografia: Vittorio Storaro ; musiche composte e dirette da Ennio Morricone ; prodotto da Alberto Grimaldi ; interpreti: Robert De Niro, Gerard Depardieu, Dominique Sanda... [et al.]. - 1976.

Novecento è un film del 1976 diretto da Bernardo Bertolucci. Dramma storico ambientato in Emilia, regione natale del regista, assembla un cast internazionale, raccontando le vite e l'amicizia di due uomini, il possidente terriero Alfredo Berlinghieri e il contadino Olmo Dalcò, sullo sfondo dei conflitti sociali e politici che ebbero luogo in Italia nella prima metà del 20. secolo.

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C

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Giorni di furore / regia di Alfieri Canavero, Giovanni Canavero, Gianni Dolino, Isacco Nahoum ; commento: Italo Calvino, Paolo Spriano ; musiche di Giancarlo Chiaramello. - 1963.

Il documentario prende l'avvio dai primi movimenti fascisti in Italia - gli assalti delle squadre di azione nel '21 - e, in una rapida sintesi, vuole illustrare i principali avvenimenti politici e sociali fino al '40, soffermandosi su Mussolini, Hitler, la guerra di Spagna, le battaglie d'Africa e di Russia, i massacri delle SS, i campi di concentramento e la lotta antifascista.

 

Diario di un italiano / regia: Sergio Capogna ; sceneggiatura: Sergio Capogna ; fotografia: Antonio Piazza musiche: Giuliano Illiani ; interpreti: Pier Paolo Capponi, Silvano Tranquilli, Mara Venier … [et al.]. - 1976.

Firenze 1938. Valerio, ragazzo di 19 anni, fa il tipografo e studia per migliorare la sua posizione. E' orfano di padre e vive con la madre, Olga, una donna ancor giovane, legata al ricordo del marito, Lorenzo, un socialista morto in carcere nel '23. Valerio, docile e affettuoso, conosce finalmente l'amore autentico di una ragazza del suo quartiere, Vanda, che vive col padre, perseguitato, perché ebreo, dalle ingiuste leggi razziali. Valerio, incurante degli avvenimenti politici che stanno maturando, insegue il suo sogno d'amore, trascorrendo tutto il tempo libero con Vanda. Il volto della ragazza appare sempre più velato di mestizia, ma ella non osa rivelare il suo segreto a Valerio, per timore di coinvolgerlo nel suo dramma familiare. Così un giorno, dopo essersi abbandonata a lui, scompare. Scoppia la guerra e Valerio è chiamato alle armi. Egli cerca disperatamente Vanda. Incontra il padre di lei nel momento che questi viene arrestato dalla polizia. Ora più che mai vorrebbe rivedere la sua ragazza per dirle che non gli importa niente delle leggi antiebraiche, ben sapendo che queste non hanno il potere di distruggere un rapporto d'amore. Ma in quel momento, in Arno, due pescatori stanno ripescando dal fiume il cadavere di una giovane donna: Vanda.

 

I 600 giorni di Salò / un film di Nicola Caracciolo e Emanuele V. Marino ; con la supervisione storica di Renzo De Felice ; consulenza storica di Niccolo Zapponi ; montaggio di Angela Montefortese ; musiche di Benedetto Ghiglia. - 1992.

La Repubblica sociale Italiana nasce nel settembre del 1943, all'indomani dell'armistizio con gli Alleati e della liberazione di Mussolini come tentativo di ricostruire uno stato italiano che proseguisse l'opera del fascismo. Il governo della nuova Repubblica ha sede a Salò, sulle rive del Lago di Garda, con un centro politico a Verona, dove viene ricostituito il Partito fascista Repubblicano. Da allora, fino all'aprile 1945, la penisola conosce diciannove mesi drammatici, caratterizzati da una lunga scia di morte e distruzione: le bombe degli alleati, le stragi dei nazisti in ritirata, la "guerra civile" tra italiani dei diversi schieramenti, la fame e le privazioni, il dramma degli sfollati, le vendette trasversali. Nel tentativo vano di ritornare alle origini e di riconquistare il consenso delle masse, la Repubblica di Salò diventa in realtà uno strumento di repressione nelle mani dei tedeschi e crolla, nell'aprile del 1945, di fronte all'avanzata degli eserciti alleati. Il film di Nicola Caracciolo e Valerio Marino ricostruisce, con materiale in gran parte inedito, la storia di quei 600 giorni.

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Uno tra la folla / regia: Ennio Cerlesi ; sceneggiatura: Piero Tellini, Ennio Cerlesi ; fotografia: Luigi Fiorio ; musiche: Giovanni Fusco ; interpreti: Eduardo De Filippo, Titina De Filippo, Adriana Benetti … [et al.]. - 1946.

La vicenda ambientata in una città del Nord durante l'occupazione nazifascista, narra le avventure di Paolo Bianchi modesto impiegatuccio alle prese con le difficoltà della vita quotidiana che, del tutto involontariamente e suo malgrado, viene coinvolto in situazioni talvolta pericolose. Arrestato, perquisito e malmenato come comunista per aver trovato per la strada e raccolto un giornale clandestino, viene rilasciato per l'interposizione di un influente amico. Tale avventura gli crea una simpatica notorietà nell'ambiente della resistenza clandestina. L'amico, per evitargli ulteriori guai lo munisce di un documento che lo fa apparire un fedele camerata dei nazifascisti e con tale immunità egli può rendere sia pure inconsapevolmente, dei preziosi servigi ai partigiani. Ma quando arrivano gli alleati egli sarà nuovamente arrestato per collaborazionismo e, anche questa volta, il solito amico disinvolto ed intraprendente lo caverà d'impaccio.

 

Il grande dittatore / un film di Charles Chaplin ; soggetto e sceneggiatura: Charles Chaplin ; fotografia: Roland Totheroth, Karl Struss ; musica: Charles Chaplin ; cast: Charles Chaplin, Paulette Goddard, Jack Oakie ... [et al.]. - 1940.

Un barbiere ebreo, decisamente maldestro come soldato, viene ferito nel corso della prima guerra mondiale e ricoverato in preda a una forte amnesia. Una volta guarito torna al suo lavoro ma il mondo intorno a lui è profondamente cambiato. E' infatti andato al potere il dittatore Adenoide Hynkel il quale ha scatenato una caccia all'ebreo dietro consiglio della sua eminenza grigia Garbisch. Il povero barbiere viene così preso di mira e, nonostante l'aiuto di una fanciulla per la quale prova un sentimento profondo, sottoposto a soprusi. La sua straordinaria somiglianza con Hynkel gli consente però di sostituirsi a lui fino al punto di poter indirizzare un discorso alla nazione di contenuto profondamente umanitario.

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Baciami piccina / un film diretto da Roberto Cimpanelli ; sceneggiatura Furio e Giacomo Scarpelli ; fotografia Pasquale Rachini ; musiche originali Claudio Cimpanelli ; interpreti: Vincenzo Salemme, Neri Marcorè, Elena Russo … [et al.]. - 2006.

7 Settembre 1943, alla vigilia dell'annuncio dell'Armistizio, un noto truffatore, Raoul Nuvolini, deve essere scortato presso la sede della Magistratura di Venezia e il brigadiere Umberto Petroni viene incaricato di consegnare Nuvolini alla giustizia. Luisa, la fidanzata di Umberto, da anni in attesa di un permesso speciale per sposare il suo brigadiere e di un viaggio di nozze proprio a Venezia, si aggiunge a sorpresa al viaggio. L'armistizio e la fine dell'alleanza con la Germania cambieranno per sempre le loro vite e quelle degli italiani. Nel giorno della dissoluzione dell'esercito italiano, in assenza di un qualsiasi potere che governasse l'Italia se non il caos, un carabiniere compie un viaggio iniziatico attraverso il Paese che lo condurrà a una conversione di intenti. Quel giorno non fu solo Umberto a togliersi la divisa per servire un'idea di giustizia più alta e urgente, ma venne meno anche una certa idea di patria, quella fascista, per rivelare quella democratica. In uno stato allo sbando non restava che ubbidire alla propria coscienza, quella buona interpretata dal carabiniere di Neri Marcorè, desichiano nel sembiante e nell'affiche. Si affianca a Marcorè l'esplosiva e incontrollabile interpretazione di Vincenzo Salemme, contrappunto squisito alla sua moderatezza. In mezzo una remissiva Elena Russo,la piccina da baciare del titolo, che incarna sullo schermo il ruolo canonico indotto dalla cultura fascista, quello di (futura) "sposa e madre esemplare". La sceneggiatura, firmata da Furio Scarpelli e dal figlio Giacomo, rievoca e illumina, coi registri ironici e amari della commedia all'italiana, la zona oscura e dolente della storia che ha preceduto la nascita dell'Italia democratica e repubblicana.

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Tutti a casa / regia di Luigi Comencini ; soggetto e dialoghi di Age e Scarpelli ; sceneggiatura Age, Scarpelli, Comencini, Fondato ; interpreti: Alberto Sordi, Serge Reggiani, Carla Gravina, Martin Balsam, Didi Perego, Eduardo de Filippo … [et al.]. - 1960.

Dopo l'8 settembre 1943 un sottotenente ligio ai superiori, in mancanza di ordini non riesce a tenere unito il suo reparto che, spinto dal desiderio di tornare a casa, se la svigna. Restano con lui il sergente Fornaciari che vuole raggiungere la sua casa poco distante e il soldato semplice Ceccarelli che non se la sente di fuggire da solo dovendo raggiungere Napoli. La traversata da nord a sud dell'Italia, flagellata dalla guerra e in preda all'anarchia, lo fa maturare. Fusione ben temperata di comico, grottesco, drammatico e patetico: una storia corale che sotto le mentite spoglie di una commedia racconta della necessità di scelte morali.

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Storia di guerra e d'amicizia / regia di Fabrizio Costa ; sceneggiatura: Sergio Donati, Giuseppe Badalucco, Franca De Angelis … [et al.] ; interpreti: Massimo Ranieri, Elena Sofia Ricci, Manfred-Anton Algrang … [et al.]. - 2002.

Storia di guerra e d'amicizia è una miniserie televisiva italiana composta da quattro episodi, trasmessa su Rai Uno nel dicembre del 2002, che narra le drammatiche e coraggiose vicissitudini di tre piccoli sciuscià napoletani durante l'occupazione tedesca in Italia e la guerra di Liberazione.

 

D

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Finché dura la memoria : Piazzale Loreto / regia di Damiano Damiani. - 1981.

Il documentario ricostruisce la strage dei partigiani operata dalle bande fasciste e l'esposizione dei corpi di Benito Mussolini e della sua compagna Claretta Petacci a piazzale Loreto. Sulla base di testimonianze raccolte nel 1980, Damiano Damiani accosta i due episodi sottolineandone la contiguità temporale.

 

La ciociara / un film di Vittorio De Sica ; dal romanzo di Alberto Moravia ; riduzione e sceneggiatura di Cesare Zavattini ; direttore della scenografia Gastone Medin ; costumista arredatore Elio Costanzi ; montaggio Adriana Novelli ; commento musicale di Armando Trovajoli ; direttore della fotografia Gabor Pogany ; interpreti: Sophia Loren, Jean-Paul Belmondo, Raf Vallone … [et al.]. - 1960.

1943: Cesira ha una figlia adolescente, Rosetta, ed è vedova. In seguito ai bombardamenti decide di lasciare la città per tornare al paese d'origine in Ciociaria. Qui conosce Michele, un giovane intellettuale che si innamora di lei. Dopo l'8 settembre gli alleati risalgono la penisola e sia lei che la figlia vengono violentate da un plotone di soldati marocchini. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia.

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Il giardino dei Finzi Contini / regia di Vittorio De Sica ; sceneggiatura di Ugo Pirro e Vittorio Bonicelli ; dal romanzo di Giorgio Bassani ; musica di Manuel De Sica ; fotografia di Ennio Guarnieri ; interpreti: Lino Capolicchio, Dominique Sanda ... [et al.]. - 1970.

Ferrara 1938-1943. Le Leggi in difesa della razza sono operative e gli ebrei debbono condurre una vita separata rispetto agli altri italiani. Giorgio è sin dalla preadolescenza amico della bella Micòl Finzi Contini. Li separa la classe sociale ma li unisce l'immenso parco della villa in cui spesso ci si ritrova tra amici a giocare a tennis. E' lì che Giorgio comincia a provare un sentimento diverso dall'amicizia per la ragazza che però non vi corrisponde. Intanto scoppia la guerra e la situazione degli israeliti si fa di giorno in giorno più precaria.

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G

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La guerra e' finita / regia: Lodovico Gasparini ; soggetto e sceneggiatura: Massimo De Rita, Mario Falcone ; musiche: Andrea Guerra ; interpreti: Alessandro Gassman, Barbora Bobulova ; Beppe Fiorello ... [et al.]. - 2002.

Il giorno in cui inizia la II guerra mondiale, il 10 giugno 1940, vediamo a Roma tre studenti universitari, Claudio, Giulia ed Ettore, nati e cresciuti durante il fascismo. La loro amicizia è profonda ma sarà incrinata quando si insinua nel loro rapporto l'amore e la politica. "La guerra è finita" si griderà per le strade d'Italia l'8 settembre 1943. Ma la guerra continuerà con il paese diviso tra Repubblica di Salò e Resistenza. Questa fiction vuole raccontare la storia dai due diversi punti di vista, senza prevalenza degli uni sugli altri. Giulia con i suoi due figli di padri diversi è l'emblema di questa Italia, figlia sì della Resistenza ma anche del fascismo.

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F

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Il cielo cade / regia di Andrea e Antonio Frazzi ; sceneggiatura di Suso Cecchi D'Amico ; interpreti: Isabella Rossellini, Jeroen Krabbe … [et al.]. - 1999.

L’Italia durante la seconda guerra mondiale, il destino tragico nell'estate 1944 di una famiglia che vive in una villa in Toscana, composta dopo la morte dei genitori da zio, zia e le due bambine Baby e Penny. Tratto dal romanzo autobiografico di Lorenza Mazzetti, scritto da Suso Cecchi d'Amico, prodotto da Silvia D'Amico, è il primo film dei fratelli gemelli Frazzi, già ricchi di una vasta esperienza televisiva: soprattutto centrato, oltre che sull'orrore del nazismo, sul dolore e lo smarrimento dei bambini rimasti orfani per la guerra, sul coraggio indispensabile e naturale nel tempo delle grandi tragedie collettive.

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L

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La villeggiatura / un film di Marco Leto ; interpreti: Adalberto Maria Merli, Adolfo Celi … [et al.]. - 1973.

Il professor Franco Rossini, giovane docente di storia moderna all'università di Firenze e figlio di un altro cattedratico, si rifiuta, per le sue idee liberali, di giurare fedeltà al regime fascista. Per questo, dopo un periodo di prigione, è inviato al confino in un'isola del Sud. Resi già difficili dalla diversa estrazione sociale, i rapporti tra Rossini e gli altri confinati (quasi tutti proletari che gli contestano le radici borghesi del suo antifascismo) sembrano guastarsi ancora di più quando, per le premure del commissario Rizzuto (un uomo di modi cortesi e gusti umanistici, già allievo di suo padre), il professore, che dispone di soldi, può prendersi in affitto una villa e chiamare presso sé la moglie e la loro figlioletta. Grazie alla "comprensione" del commissario, alla ritrovata unità familiare, ai privilegi di cui gode, Rossini sembra ammansito, tanto che i fascisti gli offrono, per bocca del commissario, la possibilità di tornare sul continente e di riprendere l'insegnamento, senza alcun obbligo di giurare fedeltà al regime. Il professore sta per cedere, ma quando un altro confinato, il comunista Scagnetti, muore assassinato in una finta rissa, egli si schiera decisamente con i proletari ed evade con alcuni di loro dall'isola.

 

Cronache di poveri amanti / regia di Carlo Lizzani ; tratto dall'omonimo romanzo di Vasco Pratolini ; sceneggiatura di Sergio Amidei, Giuseppe Dagnino, Carlo Lizzani e Massimo Mida ; fotografia di Gianni Di Venanzo ; musiche di Mario Zafred ; interpreti: Anna Maria Ferrero, Cosetta Greco, Antonella Lualdi ... [et al.]. - 1954.

Intorno al 1925, Mario, giovane tipografo fiorentino, per essere più vicino alla sua fidanzata, Bianca, va ad abitare nella breve via del Corno e fa amicizia col maniscalco "Maciste", suo padrone di casa, e col fruttivendolo Ugo, tutti e due antifascisti. Accade che Alfredo Campolmi, proprietario di una pizzicheria, essendosi rifiutato di versare certi contributi al partito, viene selvaggiamente bastonato dai fascisti. Al capezzale del Campolmi, all'ospedale, Mario incontra spesso la moglie Milena, amica della sua fidanzata, Bianca, e se ne innamora: egli rompe il fidanzamento con Bianca. In un conflitto notturno con gli squadristi, Maciste viene ucciso; Ugo, ferito, si rifugia in casa della "signora", una strozzina che controlla gli interessi della contrada. Essendosi innamorato di Gesuina, la servetta, Ugo, una volta guarito, la sposa. Anche Alfredo Campolmi muore: Mario e Milena si sono confessati il loro amore, ma, per pietà verso il defunto, si separano. Più tardi anche Mario viene arrestato dalla polizia.

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Il processo di Verona / regia di Carlo Lizzani ; soggetto: Sergio Amidei, Luigi Somma ; sceneggiatura: Ugo Pirro ; fotografia: Leonida Barboni ; musica: Mario Nascimbene ; interpreti: Silvana Mangano, Frank Wolff, Françoise Prévost ... [et al.]. - 1962.

24 Luglio 1943: nel Gran consiglio del fascismo si vota l'ordine del giorno Grandi . Dopo la liberazione del duce, coloro che hanno firmato l'ordine del giorno vengono arrestati, tra i quali Galeazzo Ciano genero del duce. Edda, la figlia del duce, tentera' di aiutare il marito volendo solo la sua libertà e la sua salvezza. Ma tutti i traditori verranno condannati e il suono dei fucili sarà' il loro accompagnamento verso la morte.Carlo Lizzani dirige ancora una volta un film di carattere storico e politico. Rimarchevole la sequenza della telefonata tra Edda e Mussolini, come la sequenza finale, dove Lizzani dirige a stile metafilmico, in cui un tedesco riprende l'esecuzione.

 

Mussolini ultimo atto / un film di Carlo Lizzani ; sceneggiatura: Carlo Lizzani, Fabio Pittorru ; fotografia: Roberto Gerardi ; musica: Ennio Morricone ; interpreti: Rod Steiger, Henry Fonda, Franco Nero, Lisa Gastoni ... [et al.]. - 1974.

In una Repubblica Sociale Italiana ormai in disfacimento vengono rappresentati i pensieri e gli stati d'animo del duce, in viaggio verso la morte. Mussolini, che si trova a Milano sotto la protezione dei tedeschi, rifiuta la resa ai partigiani del CLN Alta Italia che gli viene suggerita dal cardinale Schuster e decide di fuggire verso la Svizzera contando sull'aiuto degli anglo-americani che sono già penetrati nel Nord Italia. L'amante Claretta Petacci decide di seguirlo, così come i gerarchi che intendono arrendersi agli Alleati per evitare la cattura e la fucilazione da parte dei partigiani. Egli viaggia scortato da una colonna composta da soldati tedeschi e da SS ma, durante il tragitto, questa viene fermata da un gruppo di partigiani che, in ossequio agli accordi intercorsi tra le autorità tedesche e il CLN, lasciano proseguire i tedeschi, a condizione che vengano loro consegnati i gerarchi fascisti, cosa che avviene. L'unica speranza di salvezza del Duce è travestirsi da soldato tedesco, mescolato tra i soldati caricati sui camion ma, a un secondo posto di blocco, a Dongo sul lago di Como, viene riconosciuto e, dopo essere stato arrestato, viene trasportato in varie e improvvisate prigioni, tra cui un casolare contadino, in attesa di una decisione sulla sua sorte. Il CLN incarica il colonnello Walter Audisio noto con il nome di battaglia di Valerio, di giustiziarlo, e il mattino del 28 aprile 1945 viene quindi condotto a Giulino di Mezzegra e lì fucilato; insieme a lui muore anche Claretta Petacci, che al primo sparo si era frapposta tra il proiettile e l'amante.

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Vogliamo vivere! / regia: Ernst Lubitsch ; soggetto: Melchior Lengyel, Ernst Lubitsch ; sceneggiatura: Edwin Justus Mayer ; fotografia: Rudolph Maté ; musiche: Arthur Lang, Hugo Friedhofer ; interpreti: Carole Lombard, Jack Benny, Robert Stack ... [et al.]. - 1942.

Joseph Tura e sua moglie Maria sono gli attori di punta di una compagnia teatrale polacca che vorrebbe allestire una satira antinazista ma viene bloccata prima dalla censura e poi dall'invasione e dall'occupazione della Polonia da parte di Hitler stesso. Il tenente Sobinski, spasimante di Maria, parte per arruolarsi nella resistenza ma torna rocambolescamente a Varsavia con la notizia che una pericolosa spia, di nome Siletsky, va fermata prima che sia troppo tardi. Saranno le doti attoriali di Maria e di Joseph a compiere l'impresa, in un trionfo di travestimenti e scambi di persona.

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M

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Nemici d'infanzia / scritto e diretto da Luigi Magni ; musiche Nicola Piovani ; fotografia Roberto D'Ettorre Piazzoli ; prodotto da Luciano Perugia ; interpreti Renato Carpentieri, Paolo Murano, Luigi Diberti … [et al.]. - 1995.

A Roma occupata dai tedeschi, rimasto orfano di madre nella primavera 1944, il dodicenne Paolo, un romano del quartiere Prati, vive col padre in un modesto appartamento all'ultimo piano di un palazzo, tra i cui vicini viene a conoscere la famiglia di un gerarca fascista che ha sposato una tedesca. Lo colpisce Luciana, pressoché sua coetanea, figlia dei due, venuta con loro a porgere le condoglianze, per uno sguardo intenso ed amichevole che gli rivolge. Da quel momento Paolo trascura i pochi amici con i quali gioca alla guerra e a combinare rischiose monellerie durante il coprifuoco, passando invece ore sul terrazzo sotto i tetti, nella speranza d'intravedere la ragazza di cui si è candidamente infatuato. Nasce, così, timidamente, fra i due, una storia d'amore, furtiva e costretta ad incessanti cautele, per evitare complicazioni per entrambi. Ad appesantire la situazione contribuisce sia il breve "permesso" che riporta in famiglia per il lutto il figlio maggiore Marco, fidanzato con Marisa, figlia di una vicina, partito volontario per la X MAS, un diciottenne fragile ed insicuro come tanti altri coetanei, travolti dagli eventi, che Paolo non riesce né ad amare né a rifiutare, sia l'arrivo di un inquilino invalido civile, silenzioso e schivo, che ha trovato alloggio nell'abbaino e che Paolo intravede dal lucernario (su cui è salito per cercare di vedere apparire Luciana) intento a pulire una pistola. Gli diventa amico, gli rende qualche piccolo servizio, ne ascolta con ammirazione i pacati ragionamenti e le sagge riflessioni e gli offre di nascondergli la pistola al sopravvenire della polizia: è Corsini, un antifascista, che una sera (mentre Paolo segue per la strada a distanza Luciana, che rientra con i genitori dal cinema) e da lui visto - unico testimone - mentre spara al padre di lei. Pur di non tradirlo accetta di perdere Luciana che invano gli ha chiesto di denunciare l'assassino: Paolo porterà con sé nella vita il tremendo segreto di quella morte.

 

Gli sbandati : fine d'estate / regia Francesco Maselli ; interpreti: Jean-Pierre Mocky, Lucia Bosè, Isa Miranda … [et al.]. - 1955.

Nell'estate del 1943 la contessa Luisa e suo figlio Andrea lasciano Milano per sfuggire ai bombardamenti e si ritirano nella loro villa di campagna, dove ospitano due coetanei di Andrea, il cugino Carlo e l'amico Ferruccio. I tre giovani passano il tempo nel dolce far niente, solo vagamente consapevoli del conflitto in corso. Cominciano a prendere coscienza della gravità della situazione quando giungono degli sfollati dalla città e Andrea, per debolezza e non per solidarietà, è costretto ad accettare di ospitarne alcuni nella villa, con la contrarietà di sua madre. Fra gli sfollati c'è la giovane operaia Lucia, di cui Andrea si innamora e grazie alla quale finalmente esce dal suo mondo dorato per affrontare la tragica realtà che li circonda e assumersi delle responsabilità. In assenza della madre, a cui è legato da un rapporto morboso e verso la quale è in completa soggezione, sembra maturare e, quando in paese giungono dei soldati italiani, sfuggiti a un convoglio tedesco che li stava portando ai campi di lavoro, trova il coraggio di nasconderli nella villa, appoggiato da Carlo e Lucia. Ma Ferruccio racconta quanto sta succedendo alle vecchie autorità fasciste del paese, che informano i tedeschi. Scoperta la delazione del ragazzo, i soldati fuggiaschi fuggono in camion verso le montagne e i partigiani. Lucia, Carlo e Andrea dovrebbero andare con loro, ma l'arrivo della contessa, accompagnata da un ufficiale tedesco, spegne tutta l'intraprendenza dell'ultimo, che accetta di rimanere con lei ed abbandonare i compagni al loro destino. Mentre si allontana in auto, al sicuro, Andrea vede i soldati tedeschi perquisire la villa e poi quando sente dei colpi di arma da fuoco capisce, con disperazione, che Lucia è stata uccisa.

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Gli eroi del doppio gioco / regia di Camillo Mastrocinque ; soggetto: Fulvio Palmieri ; sceneggiatura: Fulvio Palmieri e Gino De Sanctis ; fotografia: Augusto Tiezzi ; musiche: Gianni Ferrio, Giuseppe Blanc, Michele Galdieri … [et al.] ; interpreti: Gino Bramieri, Aroldo Tieri, Mario Carotenuto … [et al.]. - 1962.

Benito, figlio di un podestà fascista, tornato provato dalla campagna di Russia, si ribella alla famiglia e si unisce ad un gruppo di partigiani, con lui scappa anche Luciana, figlia di un gerarca. Con l'arrivo degli alleati le due famiglie fanno di tutto per cancellare ogni traccia della loro adesione al fascismo con successo. Benito e Luciana possono finalmente sposarsi e chiamano il loro primo figlio Adamo, simbolo di una nuova vita che inizia per tutti.

 

Cefalonia / regia di Riccardo Milani ; soggetto e sceneggiatura di Sandro Petraglia, Stefano Rulli ; direttore della fotografia Stefano Ricciotti ; musiche composte, orchestrate e dirette da Ennio Morricone ; interpreti: Luca Zingaretti, Luisa Ranieri, Jasmine Trinca … [et al.]. - 2005.

L'8 settembre 1943 il generale Badoglio annuncia alla radio la notizia dell'armistizio con le forze militari angloamericane. L'esercito italiano è allo sbando. La divisione Acqui, di stanza nelle isole greche di Cefalonia e Corfù, con 525 ufficiali e 11.000 soldati si trova dinanzi a un terribile bivio o consegnare le armi e arrendersi all'esercito nazista o combattere fino all'ultimo, sapendo sin dall'inizio di non poter contare su alcun aiuto esterno. Dopo un primo momento di dubbio, il generale Gandin, non avendo ricevuto direttive dal governo di Roma, chiede ai suoi uomini di scegliere mediante un referendum. Ufficiali e soldati chiedono in stragrande maggioranza di non arrendersi. Impugnate le armi, affrontano l'esercito nazista, firmando una delle pagine più drammatiche della storia italiana del Novecento.

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N

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Gino Bartali : l'intramontabile / regia: Alberto Negrin ; soggetto e sceneggiatura: Giancarlo Governi, Massimiliano Governi, Alberto Negrin, Andrea Porporati ; musiche: Ennio Morricone ; interpreti: Pierfrancesco Favino, Nicole Grimaudo, Simone Gandolfo ... [et al.]. - 2006.

Miniserie televisiva andata in onda in due puntate su Rai Uno, coprodotta da Rai Fiction in collaborazione con Endemol. Nel 1934 il fiorentino Gino Bartali, appassionato di ciclismo, passa dal dilettantismo al professionismo, e due anni dopo conquista la sua prima vittoria al Giro d’Italia. Nel 1939 gli viene affidato come gregario il ventenne Fausto Coppi, che in seguito diventerà il suo maggiore rivale lungo i percorsi delle competizioni su due ruote, il quale lo batte pure, per via di un infortunio improvviso di Gino, al Giro d’Italia 1940. Nello stesso anno, Gino sposa Adriana Bani, ragazza di buona famiglia di cui è innamorato da ben sei anni, la quale lo sosterrà sempre nelle sue corse. Poi scoppia la guerra, che sopraggiunge proprio negli anni migliori di Bartali: il ciclista toscano, durante l’occupazione nazista nella penisola, si adopera per salvare migliaia di ebrei portando fototessere e documenti nascosti nei tubi dei telai della bicicletta, riuscendo a strappare alla morte molti innocenti.

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Un mondo nuovo / un film di Alberto Negrin ; soggetto e sceneggiatura Alessandro Sermoneta, Chiara Laudani, Alberto Negrin ; musiche composte, orchestrate e dirette da Martino Palmitessa ; direttore della fotografia Enrico Lucidi ; interpreti Vinicio Marchioni, Isabella Ragonese, Orlando Cinque … [et al.]. - 2014.

Anni Quaranta. Nello scenario selvaggio e arretrato dell'isola di Ventotene, un gruppo di pensatori illuminati, costretti al confino per le loro idee antifasciste, scrivono un documento che passerà alla storia come la pietra miliare per la costruzione dell'Europa unita: il Manifesto di Ventotene. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Ursula Hirshmann e Ada Rossi sono uomini e donne perseguitati dal regime mussoliniano, eretici rispetto ai partiti e alle ideologie del resto del fronte antifascista: comunismo, socialismo, azionismo, cristianesimo democratico, anarchismo. È nell'isola ponziana che nasce l'idea di un'Europa democratica e federale senza più guerre e senza conflitti.

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P

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Salò o le 120 giornate di Sodoma / un film di Pier Paolo Pasolini ; collaborazione alla sceneggiatura Sergio Citti ; costumi Danilo Donati ; scenografia Dante Ferretti ; direttore della fotografia Tonino Delli Colli ; consulenza musicale Ennio Morricone ; - interpreti: Paolo Bonacelli, Giorgio Cataldi, Umberto P. Quintavalle ... [et al.]. - 1975.

Il film è suddiviso in quattro parti, i cui titoli si rifanno in parte alla geografia dantesca dell'Inferno: Antinferno, Girone delle manie, Girone della merda e Girone del sangue. I tre "Gironi" in particolare richiamano l'analoga tripartizione dantesca del Cerchio dei violenti. Quattro signori, rappresentanti dei poteri della Repubblica sociale italiana, il Duca (potere di casta), il Vescovo (potere ecclesiastico), il Presidente della Corte d'appello (potere giudiziario), e il Presidente della Banca centrale (potere economico), incaricano le SS e i soldati repubblichini di rapire un gruppo di ragazzi e ragazze di famiglia antifascista; dopo una severa selezione, si chiudono con loro in una villa di campagna, arredata con opere d'arte moderna e presidiata da un manipolo di soldati nazifascisti. Con l'aiuto di quattro megere ex meretrici di bordello, instaurano per centoventi giornate una dittatura sessuale regolamentata da un puntiglioso Codice, che impone ai ragazzi assoluta e cieca obbedienza, pena la morte. Le megere (tre narratrici e una pianista) guideranno le giornate raccontando le proprie specialità sessuali nella sala delle orge. Nell'Antinferno i Signori sottoscrivono le norme del Codice con un patto di sangue, sposando ciascuno la figlia di un altro, quindi suddividono le giovani "prede" in quattro gruppi: vittime, soldati, collaborazionisti, servitù. Nel Girone delle manie, i Signori, eccitati dai racconti feticisti della Signora Vaccari, seviziano ripetutamente i ragazzi, fino a farli stare nudi a quattro zampe, latranti come cani, dando loro in pasto polenta riempita di chiodi. Nel Girone della merda, affidato alle perversioni anali della Signora Maggi, le vittime apprendono l'arte di farsi sodomizzare con gratitudine e partecipano a un pantagruelico pranzo la cui portata principale è costituita dalle proprie feci. Nel Girone del sangue, instillando un meccanismo di mutua delazione tra i ragazzi, i Signori designano le vittime dello strazio finale. In una sequenza di efferatezze e riti profani, tra torture, sevizie, amputazioni e uccisioni perpetrate sulla base di una sorta di dantesca pena del contrappasso, Signori e collaborazionisti si cimentano in balletti isterici e atti di sesso necrofilo. Mentre la carneficina è in corso, due giovani guardie, sulle note d'una canzonetta trasmessa dalla radio, accennano timidamente qualche passo di valzer.

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A luci spente / un film di Maurizio Ponzi ; soggetto e sceneggiatura Piero Spila, Maurizio Ponzi, Stefano Tummolini ; direttore della fotografia Luigi Verga ; montaggio Luca Montanari ; musiche Antonio Sechi ; interpreti: Giuliana De Sio, Giulio Scarpati, Toni Bertorelli … [et al.]. - 2004.

A Roma, tra l'autunno del 1943 e la primavera-estate del 1944 una troupe cinematografica gira, all'interno di un convento utilizzato come set, un film dal titolo "Redenzione". La lavorazione del film interseca tutti i drammatici momenti vissuti dalla città di Roma durante l'occupazione nazista: i rastrellamenti, la resistenza clandestina, i bombardamenti, il coprifuoco, la deportazione degli ebrei, la povertà, i razionamenti, la delazione. Molte di queste vicende coinvolgono direttamente i vari componenti della troupe: una sarta si innamora e sposa un giovane fotografo, le cui riprese dei quartieri bombardati impressionano il regista per il loro crudo realismo, la costumista ebrea viene deportata, la famosa attrice si innamora del giovane partigiano che, sfuggendo ad un arresto, è capitato proprio sul set del film dove trova accoglienza e protezione, il primo attore si rivela un delatore del regime, ma alcuni operai lo sorprendono e lo obbligano ad andarsene, i preti del convento ospitano un noto politico ricercato, un macchinista perde il figlio in guerra, il regista viene arrestato e si salva solo grazie all'amicizia dell'attrice con un gerarca. Alla fine, oltre alla conclusione (non sempre felice) di alcune vicende sentimentali dei protagonisti, il film termina con la presa di coscienza del regista di voler fare un cinema diverso e realistico (e non più quelle che egli definisce "commedie ungheresi") e con i cineasti che accorrono nelle strade di Roma per filmare l'ingresso delle truppe americane che liberano la città.

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Una vita difficile / regia di Dino Risi ; sceneggiatura di Rodolfo Sonego ; fotografia di Leonida Barboni ; musica di Carlo Savina ; interpreti: Alberto Sordi, Lea Massari, Franco Fabrizi ... [et al.] - 1961.

Zona del lago di Como, inverno 1944. Silvio Magnozzi, partigiano romano, sul punto di essere ucciso da un tedesco, viene salvato da Elena, figlia della proprietaria di un albergo. Silvio si nasconde per qualche tempo in un mulino abbandonato, Elena gli porta da mangiare, nasce una relazione. Una notte l'uomo sparisce e lo ritroviamo a Roma dopo la Liberazione. Lavora in un giornale comunista e un giorno viene incaricato di fare un servizio sull'oro di Dongo, che è molto vicino al paese di Elena. Silvio telefona, Elena lo insulta, ma poi si presenta all'appuntamento e i due vanno a Roma insieme. Da quel momento Magnozzi vivrà tutte le vicende chiave dell'Italia di quegli anni: il Referendum che vede la vittoria della Repubblica, le elezioni del 18 aprile '48, le lotte di classe che lo porteranno in prigione, l'integrazione nella ditta del suo vecchio, ricco nemico. Alcuni episodi del film sono nel grande libro del cinema italiano: la cena in casa dei principi proprio al momento dell'annuncio che il re ha perso il Referendum; Sordi che cerca di dare, disastrosamente, un esame di ingegneria, oppure ubriaco, a Viareggio, che sputa alle macchine che gli passano vicino; e ancora la scena finale del solenne schiaffo dato al commendatore che finisce in piscina.

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Giovinezza, giovinezza / regia Franco Rossi ; testi Vittorio Bonicelli ; dal romanzo omonimo di Luigi Preti ; interpreti Alain Noury, Roberto Lande, Leonard Mann ... [et al.]. 1969.

Giulio, figlio di un sarto, e i fratelli Mariuccia e Giordano, il cui padre, invece, è un ricco proprietario terriero e un gerarca fascista, sono amici d'infanzia, strettamente legati l'uno agli altri nello studio e nello svago. A poco a poco le circostanze li dividono: mentre Giulio è convinto che il fascismo stia conducendo l'Italia verso nuovi traguardi di potenza, Giordano milita clandestinamente in un movimento di lotta al regime. La sua partenza per Torino addolora profondamente l'amico anche perché essa significa per Giulio minori occasioni di incontrare Mariuccia, della quale è tacitamente innamorato. Poi Giordano torna a Ferrara, e i tre giovani, di nuovo insieme, passano lunghe e belle giornate nella pace di una villa. All'improvvisa notizia che Mariuccia si sposa - il marito è un aviatore che ha combattuto in Spagna - Giulio si fidanza, poi entra a far parte dell'organizzazione giovanile fascista e successivamente si impiega nello studio di un avvocato. Arrestato per attività antifascista, Giordano viene condannato a poco più di un anno di carcere: in un breve incontro Giulio si duole con l'amico che gli ha celato le sue idee. L'Italia è in guerra: Giulio, ufficiale d'artiglieria, parte per il fronte greco. Tornato per una breve licenza, trova Mariuccia sola; il marito, malato di nervi, è morto; nella villa dei loro giochi infantili sta nascosto Giordano, disertore. Dopo aver aiutato l'amico a fuggire in Iugoslavia, Giulio torna al fronte. I tre amici non si incontreranno mai più.

 

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Il federale / regia di Luciano Salce ; sceneggiatura Interpretiellano & Pipilo, Luciano Salce ; musiche Ennio Morricone ; interpreti: Ugo Tognazzi, Georges Wilson, Gianrico Tedeschi … [et al.]. - 1961.

Arcovazzi, fascista della milizia, deve arrestare un noto filosofo da sempre oppositore del regime, il professor Bonafè: il film racconta in chiave satirica il rapporto tra i due personaggi, l'odissea che compiono attraverso l'Italia occupata del 1944 per giungere a Roma e l'amicizia che si stabilisce tra loro nonostante le differenze ideologiche. A Roma Arcovazzi sfila con la divisa di federale ma la città è stata liberata dagli alleati e la popolazione, dopo tanto malcontento, si sfoga aggredendolo. È il buon professor Bonafè a salvarlo.

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Concorrenza sleale / regia di Ettore Scola ; soggetto di Furio Scarpelli ; sceneggiatura di Ettore Scola, Furio Scarpelli ... [et al.] ; musica di Armando Trovajoli ; fotografia di Franco Di Giacomo ; interpreti: Diego Abatantuono, Sergio Interpretiellito, Gérard Depardieu ... [et al.]. - 2000.

Umberto Melchiorri è un sarto milanese che ha da anni aperto un negozio a Roma. Proprio di fianco a lui ha aperto un negozio di abiti confezionati Leone, un sarto ebreo. La concorrenza tra i due è accesa anche se i figli più piccoli sono amici (sono loro i narratori della storia) e il figlio maggiore di Umberto e la figlia maggiore di Leone sono innamorati. La vita scorre tra riflessioni sul fascismo fatte dal combattivo fratello di Umberto, Angelo, professore di liceo, e ripicche tra i due commercianti. Fino a quando le leggi sulla razza non modificano la situazione costringendo il sarto ebreo prima a subire la confisca della radio e poi, di lì a poco, la prima sassata nella vetrina. Dovrà chiudere e andarsene dal quartiere. Ma prima avrà avuto la solidarietà del collega che arriverà fino a schiaffeggiare la moglie per difenderlo.

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Una giornata particolare / regia di Ettore Scola ; soggetto e sceneggiatura di Ruggero Maccari, Ettore Scola con la collaborazione di Maurizio Costanzo ; musiche di Armando Trovaioli ; interpreti: Sophia Loren, Marcello Mastroianni, John Vernon ... [et al.]. - 1977.

La vicenda riassume la vita di due persone: Antonietta, casalinga ingenua ed ignorante e madre di sei figli, è sposata con un impiegato ministeriale, fervente fascista mentre Gabriele è un ex radiocronista dell'EIAR in aspettativa. I due si conoscono nella giornata del 6 maggio 1938, data della storica visita di Adolf Hitler a Roma. Nell'enorme casermone popolare, semideserto, Antonietta si accorge della presenza di un suo dirimpettaio a cui chiede aiuto per la cattura dell'uccello domestico scappato dalla finestra. Antonietta rincasa, ma dopo poco Gabriele suona alla porta e si intrattiene con lei con la scusa di bere un caffè. Successivamente, la donna va a raccogliere il bucato steso sul terrazzo e Gabriele la segue. Lei tenta di conquistarlo,, volendo cogliere un'occasione per fuggire dall'esistenza grama e succube, retaggio della cultura fascista che relegava le donne a un ruolo subalterno di casalinghe fedeli e prolifiche, e da un marito che la tradisce con una maestra di scuola. Gabriele però le deve confessare la sua omosessualità, causa principale del suo licenziamento dalla radio di Stato. Superato il momento di cocente delusione da parte di Antonietta, che dà anche uno schiaffo a Gabriele per poi rinfacciargli la tentata seduzione, le due infelicità si ritrovano confessandosi i loro problemi e arrivando a consumare un rapporto d'amore, uniti dalla solitudine delle loro anime. Per Gabriele è anche il giorno in cui deve essere condotto al confino in Sardegna sempre per il suo orientamento sessuale. Antonietta lo vede mentre viene condotto via da due guardie, poco prima che ella, dopo avere interrotto la lettura del libro regalatole da Gabriele, sia costretta a tornare alla sua ristretta realtà domestica e a raggiungere a letto il marito-padrone, intenzionato a generare il settimo figlio per ricevere l'ambito premio per le famiglie numerose e magari dargli come nome Adolfo in onore dell'illustre alleato.

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I due colonnelli / regia: Steno ; soggetto e sceneggiatura: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi ; fotografia Tino Santoni ; musiche : Gianni Ferrio ; interpreti: Totò, Walter Pidgeon, Nino Taranto ... [et al.]. - 1962.

Montegreco, al confine tra la Grecia e l'Albania. Nell'estate 1943 le truppe inglesi, guidate dal colonnello Henderson, occupano il paese e lo governano secondo criteri democratici: lo stesso colonnello si accasa nell'abitazione di Iride, donna giovane che diventa la sua amante. Nella stessa abitazione, in cui abita anche la madre della ragazza Penelope, il comandante delle truppe inglesi stabilisce il proprio quartier generale. Il 23 luglio Henderson abbandona la città ed ordina una ritirata perché ritiene preponderanti le forze italiane, quando esse attaccano il paese. Una volta entrato in paese anche il colonnello Antonio Di Maggi, comandante degli italiani, si reca da Iride dove stabilisce il suo comando e di cui è amante, al pari del colonnello Henderson. La ragazza, spalleggiata dalla madre, riesce infatti a fingersi amante di entrambi i colonnelli e, per di più riesce ad ospitarli alternativamente nella sua casa. Il giorno seguente un soldato italiano cattura casualmente Henderson. Il 25 luglio al comando italiano arriva via radio l'annuncio che Mussolini si è dimesso ed il Re ha affidato il governo al maresciallo Badoglio, che ha dato ordine di proseguire il conflitto a fianco dell'alleato germanico. Gli inglesi, avendo sentito l'annuncio, ne approfittano per attaccare e riconquistano Montegreco: stavolta dunque è Di Maggio ad essere fatto prigioniero da Henderson. I due, divenuti a loro modo amici, scoprono che Iride è sposata, e che nasconde il marito in un rifugio nel pavimento, e che in realtà non si era mai concessa sessualmente a loro: approfittando dell'oscurità era sempre stata la madre ad entrare nel letto dei due militari. Intanto, venuto a conoscenza delle difficoltà militari italiane a contrastare il battaglione inglese, l'esercito tedesco invia il maggiore Kruger, insieme con una fornitura di potenti mortai da guerra. L'ufficiale tedesco non perde l'occasione per trattare gli italiani, ed in particolare il colonnello, con sufficienza. Di Maggio però si ribella apertamente all'ordine dell'alleato di bombardare il paese ed uccidere donne, vecchi e bambini per stanare gli inglesi e viene quindi condannato a morte per insubordinazione da una corte marziale tedesca. Ma è l'8 settembre, il giorno dell'armistizio, ed un attimo prima che i tedeschi sparino arrivano gli inglesi, armi in pugno, a salvare lui e i suoi soldati. Dato l'armistizio, Italia e Gran Bretagna sono ora forze cobelligeranti e quindi i due colonnelli Di Maggio ed Henderson possono continuare la guerra insieme, finalmente da amici ed alleati.

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V

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La lunga notte del '43 / regia di Florestano Vancini ; sceneggiatura Giorgio Bassani, Florestano Vancini ; musiche Carlo Rustichelli ; direttore della fotografia Carlo Di Palma ; interpreti: Belinda Lee, Gabriele Ferzetti, Enrico Maria Salerno … [et al.]. - 1960.

Nell'autunno del 1943 i fascisti di Ferrara hanno riorganizzato il partito. L'ufficio di federale è tenuto dal console Bolognesi, uomo di idee moderate, cui è veramente avverso Carlo Aretusi, fautore dell'azione violenta. Un altro fascista della prima ora, il farmacista Pino Barilari, che ha le gambe paralizzate, vive isolato in casa sua. La farmacia è gestita dalla moglie Anna, che avendo ritrovato Franco Villani, l'uomo da lei amato in passato, ne diviene l'amante. Intanto Aretusi, per liberarsi del suo rivale Bolognesi, lo fa assassinare da un sicario. L'assassinio viene attribuito agli antifascisti: calano a Ferrara le brigate nere, che sotto la guida di Aretusi fucilano undici persone. La strage avviene innanzi alla casa di Pino Barilari, che vi assiste dalla sua finestra. Anche Anna è stata testimone dell'eccidio: il padre di Franco è tra le vittime. Franco abbandona l'amante e fugge in Svizzera; Anna lascia per sempre la città; Pino muore dopo qualche tempo. Nell'estate del 1960 Franco torna a Ferrara dalla Svizzera, dove ha fatto fortuna e s'è sposato: egli incontra Aretusi che si congratula con lui. I due si stringono cordialmente la mano.

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Paesaggio dopo la battaglia / regia di Andrzej Waida ; soggetto dai racconti diTadeusz Borowski ; sceneggiatura di A. Wajda, Andrzej Brzozowski ; fotografia: Zygmunt Samosiuk ; musica: Zygmunt Konieczhy ; interpreti: Daniel Olbrychski, Stanislaw Celinska, Tadeusz Janczar...[et al.]. - 1970.

Germania, inverno 1945. Un campo di prigionieri polacchi è liberato dagli americani. In attesa di essere accolti in qualche paese occidentale, perchè la Polonia è ormai diventata comunista e satellite dell'URSS, gli ex prigionieri vengono rinchiusi dai liberatori in vecchie caserme naziste nelle quali l'euforia del primo momento cede ben presto il posto alla delusione, all'angoscia, ai risentimenti. In questo contesto nasce l'amore tra Tadeusz, un ex-prigioniero intellettuale, e Nina, una giovane ebrea fuggita dalla Polonia. L'uccisione della ragazza da parte di una sentinella scatena in Tadeusz una crisi di revisione umana e politica che lo convincerà a far ritorno in patria.

 

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Estate violenta / regia di Valerio Zurlini; sceneggiatura: Valerio Zurlini, Suso Cecchi D'Amico, Giorgio Prosperi ; fotografia: Tino Santoni ; musiche: Mario Nascimbene ; interpreti: Eleonora Rossi Drago, Jean Louis Trintignant, Lilla Brignone … [et al.]. - 1959.

Nel luglio del 1943, Carlo, insieme a Rossana, di lui innamorata, fa parte di una compagnia di giovani che passano insieme molte ore a Riccione. Egli conosce per caso Roberta, giovane vedova di un ufficiale, e tra i due germoglia un sentimento di reciproca simpatia, che infastidisce Rossana. La sera del 25 luglio, il padre di Carlo, grosso gerarca fascista, è costretto a fuggire, e vorrebbe condurre con sè il figlio, ma questi non vuole allontanarsi da Roberta e preferisce rimanere. Durante un incontro notturno Carlo e Roberta sono fermati da una pattuglia, che chiede di controllare i documenti personali. Quelli di Carlo non sono in regola: il giovane dovrà presentarsi al Comando il giorno seguente. L'episodio impressiona vivamente Roberta, la quale pensa con terrore che la guerra sta per toglierle l'uomo che ama. I due prendono una grave decisione: Roberta nasconderà Carlo in una sua villa, a Rovigo, per sottrarlo alla chiamata alle armi. Durante il viaggio il treno subisce un attacco aereo che sparge intorno terrore e morte. Nello scompiglio Carlo e Roberta vengono separati: quando si ritrovano, il giovane esige che la donna ritorni a casa. Egli ha deciso di presentarsi al Comando Militare.

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