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La Democrazia:

Una breve rassegna sull'argomento.

I documenti sono suddivisi nelle seguenti categorie:

Letture   |   Letture (per i più piccini)  |   Documentari  |   Film

Letture:


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Democrazia : storia e teoria di un'esperienza filosofica e politica / a cura di Carlo Altini. - Bologna : Il mulino, 2011.

Il concetto di democrazia è divenuto, nel corso del Novecento, ingrediente irrinunciabile per l'autodefinizione di ogni e qualsiasi movimento politico, tanto che nessun attore sulla scena politica potrebbe definirsi "antidemocratico" senza essere immediatamente cancellato dal dibattito pubblico. E attualmente "democrazia" non indica più solo una forma di governo, un'ideologia, una procedura, ma evoca l'intero orizzonte dei paesi occidentali con il complesso di idee-valori - libertà, autonomia, diritti individuali, eguaglianza - che l'Occidente riconosce a fondamento. Eppure, ad oggi, le dinamiche democratiche hanno generato non solo luci, ma anche ombre. Libertà ed eguaglianza non hanno camminato affiancate, tanto che nelle democrazie liberali contemporanee appaiono addirittura aumentati i livelli di diseguaglianza sociale ed economica, con le intuibili conseguenze in termini di accesso a risorse e opportunità. A livello istituzionale, il principio della rappresentanza è in crisi a causa della progressiva trasformazione dei partiti politici in macchine oligarchiche di organizzazione del consenso, il che frustra la fisiologica esigenza di ricambio delle classi dirigenti. E di fronte al sostanziale immobilismo delle élite e della struttura sociale si sono affacciati sulla scena pubblica movimenti populisti che, raccogliendo il risentimento diffuso per questa situazione, e favoriti dall'irrigidimento delle istituzioni tradizionali, propongono nuovi modelli di azione politica.

 

La democrazia : storia di un'ideologia / Luciano Canfora. - 3. ed. - Roma ; Bari : GLF Editori Laterza, 2010.

Democrazia: un'idea straordinariamente duttile che ha plasmato il corso della storia europea, dalla Rivoluzione inglese a quella francese, dalla Prima guerra mondiale fino alla guerra fredda e al crollo del Muro. Ripercorrendo le ideologie che l'hanno nutrita e sostenuta, Canfora formula la sua tesi: il meccanismo elettorale è ben lungi dal rappresentare la democrazia. Oggi, nel mondo ricco, ha vinto la libertà, con tutte le sue immani conseguenze. La democrazia è rinviata ad altre epoche.

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La democrazia attraverso i diritti : il costituzionalismo garantista come modello teorico e come progetto politico / Luigi Ferrajoli. - Roma ; Bari : GLF editori Laterza, 2013.

Il costituzionalismo rigido ha cambiato profondamente la natura del diritto e della democrazia, imponendo alla politica limiti e vincoli sostanziali, a garanzia dei diritti fondamentali costituzionalmente stabiliti. Oggi l'intero edificio della democrazia costituzionale è aggredito, come modello teorico e come progetto politico, dall'asimmetria tra il carattere globale dei poteri economici e finanziari e i confini ancora statali del diritto e della democrazia; dall'abdicazione al ruolo di governo della politica, tanto impotente e subordinata ai mercati quanto onnipotente nei confronti dei soggetti deboli e dei loro diritti; dal generale sviluppo dell'illegalità o peggio dall'assenza di regole sui poteri, sia pubblici che privati. L'espansione del costituzionalismo e la costruzione delle sue garanzie all'altezza dei nuovi poteri economici globali è perciò il compito principale della politica e la sola alternativa razionale a un futuro di disordini, di violenze, di disuguaglianze e devastazioni ambientali, oltre che di involuzioni autoritarie e antidemocratiche.

 

La democrazia costituzionale / Luigi Ferrajoli. - Bologna : Il mulino, 2016.

Nel rinnovato dibattito sulla Costituzione questa utile sintesi mette a fuoco le diverse dimensioni della democrazia, da quella formale, relativa al potere legittimante della volontà popolare, necessaria ma non sufficiente, a quella sostanziale, relativa ai limiti e ai vincoli imposti al potere del popolo dai principi costituzionali.

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Manifesto per l'uguaglianza / Luigi Ferrajoli. - Nuova ed. aggiornata e ampliata. - Bari ; Roma : Laterza, 2019.

In questi anni abbiamo assistito a una esplosione delle disuguaglianze senza precedenti nella storia. Un fenomeno che non solo è in contrasto con il principio di uguaglianza formulato in tutte le Costituzioni e le carte internazionali dei diritti, ma che mette in pericolo anche il futuro della democrazia, della pace e dello stesso sviluppo economico. In queste pagine, scritte da uno dei più autorevoli filosofi del diritto, il progetto dell’uguaglianza viene presentato come la base di una rifondazione della politica, sia dall’alto che dal basso: dall’alto, come programma riformatore, attraverso l’introduzione di limiti e vincoli ai poteri economici e finanziari, a garanzia sia dei diritti di libertà che dei diritti sociali; dal basso, come motore della mobilitazione e della partecipazione politica, essendo l’uguaglianza nei diritti fondamentali un fattore di ricomposizione unitaria e solidale dei processi di disgregazione sociale prodotti in questi anni dal dominio incontrastato dei mercati.

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Il disagio della democrazia / Carlo Galli. - Torino : Einaudi, 2011.

Mentre chi non ne gode lotta per realizzarla, chi l'abita da tempo sperimenta l'esaurirsi della sua forza vitale. Mentre sembra l'unica forma politica legittima, la democrazia conosce molti gravi problemi che la sfidano dall'esterno e dall'interno, e che possono sfociare in una crisi complessiva della democrazia. Un'analisi di questi e di altri paradossi, condotta attraverso una genealogia storica e concettuale, getta luce sull'intricata vicenda della democrazia, sui suoi molti significati, sulle sue contraddizioni e sulle principali riflessioni che l'hanno accompagnata e criticata. E suggerisce che, se la democrazia non è un destino, tuttavia, rivisitata senza dogmatismi e senza trionfalismi, custodisce in sé la fragile speranza in un'umanità capace di dare legge a se stessa, nella dignità e nella libertà di tutti.

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Democrazia e diritti nell'età globale / a cura di Virginio Marzocchi, Stefano Petrucciani ; [con un saggio Karl-Otto Apel]. - Roma : Manifestolibri, [2004].

Il volume esamina le molteplici interazioni tra i processi di globalizzazione economica e le forme della vita democratica così come si sono delineate nel Novecento: il declino degli stati nazionali come forma normale delle istituzioni democratiche, la difficoltà di definire i confini del demos di fronte all'imponenza dei flussi migratori e alla crescente mobilità delle popolazioni, il ruolo delle reti di comunicazione nella prospettiva di nuove forme di azione democratica, l'esigenza di una democrazia cosmopolitica capace di far fronte alle sfide globali e l'irrompere sulla scena di nuovi attori politici.

 

Ciò che resta della democrazia / Geminello Preterossi. - Roma ; Bari : Laterza, 2015.

Derive oligarchiche, delegittimazione dei partiti, scollamento tra istituzioni e popolo, dominio dei poteri economici. Perché proprio quando la democrazia sembra diventata ovvia, la partecipazione deperisce e il potere reale diventa sempre più opaco e indiscutibile? Può rinascere un'energia politica nuova e dissidente che rompa il conformismo del discorso pubblico dominante, rilanciando la sovranità democratica e la dimensione sociale dei diritti, oggi gravemente minacciate?

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Democrazia / Stefano Petrucciani. - Torino : Einaudi, 2014.

Il volume costituisce una sintetica e agile introduzione alla storia e alla teoria della democrazia. Nella prima parte viene ricostruito il lungo viaggio storico della democrazia dalle origini greche ai giorni nostri: le vicende della politica e quelle delle dottrine democratiche vengono ripercorse nel loro intreccio, con particolare attenzione a passaggi decisivi come le grandi rivoluzioni americana e francese, le lotte per il suffragio universale, l'affermazione delle democrazie costituzionali nella seconda metà del Novecento. La seconda parte del libro affronta invece i principali nodi teorici sui quali non cessa di interrogarsi il pensiero democratico: le basi filosofiche della democrazia, i diritti fondamentali, la laicità dello Stato, la "finzione" della rappresentanza, i partiti e la loro crisi, il ruolo dell'opinione pubblica e dei media, il condizionamento che i poteri economici, "domestici" e globali, esercitano sulla politica democratica. Il volume si conclude con una riflessione sulle patologie della democrazia contemporanea e sulle proposte che sono state avanzate per affrontarle.

 

Finale di partito / Marco Revelli. - Torino : Einaudi, 2013.

La crisi dei tradizionali partiti politici è ormai conclamata e minaccia di contagiare le stesse istituzioni democratiche. Secondo i più recenti sondaggi, meno del cinque per cento degli italiani ha fiducia nei partiti politici e nei loro leader, poco più del dieci per cento nel Parlamento. Particolarmente evidente in Italia, il fenomeno è tuttavia generale: ovunque i "contenitori politici" novecenteschi stentano a conservare il consenso. E ovunque cresce un senso di fastidio verso quella che viene considerata da sempre più ampie fasce di elettorato una "oligarchia", separata dal proprio popolo e portatrice di privilegi economici e di casta ingiustificati. È importante però, oltre il livello della denuncia, misurare le dimensioni del fenomeno e soprattutto interrogarsi sulle cause del tracollo della forma partito, nonché sul futuro della rappresentanza politica nello scenario di una trasformazione "epocale" dalla società industriale a quella post-industriale. A ben guardare - e l'autore lo fa da una prospettiva in larga misura inedita - l'esplosione dei partiti si ricollega, seppure in una congiuntura temporale apparentemente sfasata, al superamento dell'organizzazione produttiva "fordista" massificata e all'affermarsi di nuovi forme organizzative leggere, decentrate, aperte. Facendo i conti, in modo drammatico, con la stessa insostenibilità dei costi crescenti che la macchina d'impresa ha indotto fino a saltare.

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Vivere la democrazia / Stefano Rodotà. - Bari ; Roma : Laterza, 2019.

I diritti, quelli individuali e sociali, sono la misura della qualità di una società. È su questo principio che Stefano Rodotà ha costruito la sua vita di studioso, di politico e di intellettuale pubblico. Lo sviluppo della tecnica e i rischi di disumanizzazione della vita, la dignità umana, l’impatto delle nuove tecnologie sull’esistenza delle generazioni presenti e future, la questione dei beni comuni, il diritto al cibo, l’identità in Rete: su questo si riflette e si discute pagina dopo pagina in questo libro. Oltrepassando la prospettiva strettamente legata al diritto positivo, Rodotà riflette all’interno di visioni che hanno una natura culturale e morale. Non a caso al centro pone sempre la persona umana, la sua dignità, il valore della solidarietà. In questo nostro tempo di tumulto, come lo definisce l’autore, «i principi guida devono essere ricercati in una dimensione irriducibile all’economia, prendendo le mosse dal sistema complessivo, fondato sul riconoscimento primario contenuto nell’articolo 1 della Carta dei diritti: La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata».

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Democrazia : storia di un'idea tra mito e realtà / Massimo L. Salvadori. - Milano : Feltrinelli, 2020.

La democrazia – il potere, il governo, la sovranità suprema del popolo – ha sempre costituito, dalla Grecia antica in poi, un problema: circa il modo di intenderla, le sue possibilità di attuazione, i suoi lati positivi o negativi, il suo essere soprattutto un mito o anche una realtà. Dal Settecento in avanti non sono mai venute meno le aspre divisioni che hanno contrapposto i fautori della democrazia diretta ai sostenitori della democrazia rappresentativa. In queste pagine, uno dei maggiori storici della politica ci consegna un'opera destinata a durare, con un duplice intento: da un lato ricostruire la storia del pensiero dei grandi filosofi politici classici – dall'età di Pericle a quella contemporanea – sul tema della democrazia e sui suoi dilemmi, dall'altro offrire una serie di riflessioni sui limiti e persino gli stravolgimenti che la sovranità popolare in quanto mito, potente ideologia, progetto astratto, ha conosciuto e non poteva non conoscere nelle sue molteplici attuazioni. A corollario di questo doppio livello di lettura, Salvadori mette a fuoco il processo di grave deterioramento che la democrazia liberale – proclamata trionfante dopo il crollo politico e morale del comunismo totalitario che aveva preteso di incarnare la "vera" democrazia – ha subìto a partire dall'offensiva vittoriosa del neoliberismo iniziata alla fine degli anni settanta del secolo scorso, la quale ha spostato in maniera crescente il centro del potere decisionale dai singoli stati alle grandi oligarchie finanziarie e industriali sovranazionali. Una situazione, questa, che induce a domandarsi quale possa essere il futuro della democrazia e quali le modalità della sua difficile, incerta rinascita.

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Io, il popolo : come il populismo trasforma la democrazia / Nadia Urbinati. - Bologna : Il mulino, 2020.

Da non confondersi con i regimi dittatoriali e autoritari, il populismo – nella prospettiva dell’autrice – va considerato una variante del governo rappresentativo, basata sul rapporto diretto tra un leader e il «suo popolo», rivendicato come «vero» contro l’establishment. Il rischio democratico non risiede allora nella domanda di espansione della democrazia, o nell’enfasi posta sul richiamo al popolo, ma nella selettività con cui il leader individua il suo popolo, facendone un’arma di parte da brandire contro l’altro. Il popolo dei populisti di fatto rifugge dall’inclusività e dalla generalità del popolo sovrano. Un contributo illuminante alla comprensione di un atteggiamento e di una prassi politica segnati da un crescente successo.

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Letture (per i più piccini):


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Il canto della libertà : [una favola vera : un vecchio professore indica la strada a un gruppo di giovani che vogliono imparare a vivere la democrazia] / Sandra Bonsanti. - Milano : Chiarelettere, 2016.

Si può insegnare la democrazia? Sandra Bonsanti, che con l'associazione Libertà e Giustizia ha combattuto e combatte tante battaglie in difesa dei valori democratici, ci consegna la favola lieve di un vecchio professore e delle sue lezioni in una piccola libreria di quartiere, la bottega di Piero. Correvano anni difficili, da un lato la guerra e la dura realtà della dittatura, dall'altro l'irresistibile scoperta dei classici, i lirici greci tradotti da Quasimodo, Saffo la decima Musa, la morte di Socrate, le belle parole che un tempo erano anche forti e vigorose perché piene di sostanza: libertà, amore, bellezza, giustizia. Ma quando è accaduto che sono diventate fantasmi? Ci restano solo le ombre di antiche battaglie, di eroi e sfi de memorabili. Allora è fondamentale ritrovare i maestri del passato, riscoprire il momento in cui per la prima volta fu pronunciata la parola libertà: fu come un canto tanta era la bellezza che l'espressione voleva comunicare, “Il canto della libertà”. Una favola senza tempo, un bellissimo gioiello da leggere e da custodire per tener vivo l'esempio, il ricordo, l'emozione della libertà e della democrazia.

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Imparare la libertà : il potere dei genitori come leva di democrazia / Gherardo Colombo, Elena Passerini. - [Milano] : Salani, 2013.

Educare i figli, aiutarli a crescere e a diventare cittadini responsabili è un compito molto difficile, come sa bene ogni genitore. Questo libro - nato dall'esperienza di un'insegnante, che è anche una madre, e di un ex magistrato, che è anche un padre e che si confronta quotidianamente con i ragazzi in incontri pubblici nelle scuole - vuole rappresentare un piccolo aiuto in questo complesso ma affascinante percorso educativo. E lo fa partendo da un punto di vista rivoluzionario, basato sull'articolo 18 della Costituzione: "I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale". In questo "associarsi liberamente" sta il tema di fondo di tutta la Costituzione: si sta insieme in libertà e non in soggezione. Quindi, se lo scopo è vivere nella libertà perché accettare un'educazione all'obbedienza, basata su un fallimentare sistema di premi e punizioni? Attraverso i dialoghi con bambini e ragazzi dagli otto ai diciott'anni gli autori parlano del ruolo dei genitori, del senso della cittadinanza, della formazione della coscienza civile e sociale, dei nuovi obiettivi della società del futuro, affrontando il tema della libertà come l'obiettivo vero e ultimo della crescita. Perché liberi si diventa, ma solo insieme.

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Democrazia a Ditopoli : la cittadinanza spiegata ai bambini / Donatella Tuberga ; Illustraziani di Ettore Ventura. - Torino : Didattica Attiva, 2020.

Le illustrazioni consegnano alla Mano il suo ruolo di protagonista del racconto, i colori si posano sul foglio accendendo la fantasia e l'immaginario. La mano disegnata si anima e suggerisce al lettore una gestualità da recitare con la sua stessa mano, al fine di entrare nella storia fantastica ed arrivare a comprendere meglio la realtà. «... il governo di una grande società si fa insieme...». Per partire a realizzare grandi progetti è indispensabile prestare attenzione all'Altro, rispettare, cooperare, condividere, confrontarsi e agire in democrazia.

 

Documentari:


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Domani / regia: Cyril Dion, Mélanie Laurent ; sceneggiatura: Cyril Dion. - 2015.

In seguito alla pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa di una parte dell’umanità da qui al 2100, Cyril Dion e Mélanie Laurent intraprendono un emozionante viaggio intorno al mondo per scoprire cosa potrebbe provocare questa catastrofe, ma soprattutto come evitarla. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, architettura, economia e istruzione, i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli. Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al cambiamento.

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What is democracy / un film di Astra Taylor ; prodotto da Isaac Linares e Lea Marin ; musiche di Heather McIntosh. - 2018.

In una fase di crisi politica e sociale, il film riflette su una parola che troppo spesso diamo per scontata: democrazia. Dai rivoluzionari esperimenti di autogoverno nell'antica Atene alle origini del capitalismo nell'Italia medievale; dalla Grecia contemporanea alle prese con la crisi finanziaria e l'afflusso di migranti agli Stati Uniti che fanno i conti con il loro passato razzista e il crescente divario tra ricchi e poveri: un viaggio attraverso i secoli e i continenti per capire problemi e prospettive del ventunesimo secolo.

 

Film:


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Porte aperte / regia: Gianni Amelio ; soggetto e sceneggiatura: Gianni Amelio, Vincenzo Cerami, Alessandro Sermoneta ; direttore della fotografia: Tonino Nardi ; musica: Franco Piersanti ; interpreti: Gian Maria Volontè, Ennio Fantastichini, Renzo Giovampietro ... [et al.]. - 1990.

A Palermo nel 1936, con assoluta freddezza, Tommaso Scalia uccide tre volte: prima elimina con una coltellata l'ex superiore Avvocato Spatafora, che lo aveva licenziato; poi il collega che ha preso il suo posto di impiegato presso una organizzazione sindacale fascista e infine la moglie dopo averla violentata in una strada fra gli ulivi. Il destino di Scalia appare segnato poichè, secondo il codice penale dell'epoca, per delitti del genere è prevista la pena di morte con fucilazione alla schiena. Ma Vito Di Francesco, un giudice "a latere", che detesta l'idea stessa della pena di morte e che la considera una prova manifesta di inciviltà giuridica ed umana, pur di fronte all'assassinio più orrendo, scava così nella vita dell'imputato, pone precise domande ai testimoni e indaga per conto suo, allo scopo di trovare, per sete di giustizia, spiragli di attenuanti, che infatti trova. Durante il processo, il giudice paziente e scrupoloso non solo incontra le pressioni del procuratore e dello stesso presidente del tribunale, per i quali si deve rispettare quella legge che il regime fascista ha voluto onde eliminare i delinquenti e assicurare ai cittadini la possibilità di "dormire con le porte aperte", ma perfino l'ostilità dello stesso imputato, il quale, coerentemente ai propri principi di violenza, vuole caparbiamente che il tribunale lo condanni a morte. Si associa a Di Francesco solo il giurato Consolo - un proprietario terriero dei dintorni - uomo modesto, ma pieno di buonsenso e di umanità. Grazie anche all'appoggio di costui, il coraggioso magistrato riesce a far condannare Scalia all'ergastolo. Sarà subito trasferito in una oscura Pretura, pagando con ciò l'audacia del proprio comportamento, ma recando incise nel cuore parole di fiducia in un avvenire, in cui sulla Giustizia non pesi l'ombra di norme e procedure imposte dalla politica.

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Viva la libertà / regia di Roberto Andò ; soggetto e sceneggiatura Roberto Andò e Angelo Pasquini ; direttore della fotografia: Maurizio Calvesi ; musica di Marco Betta ; interpreti: Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi … [et al.]. - 2013.

Il film racconta del segretario del principale partito d'opposizione, Enrico Oliveri. E' in crisi e i sondaggi per l'imminente competizione elettorale lo danno perdente. Una notte, dopo l'ennesima contestazione, Oliveri si dilegua, senza lasciare tracce. Negli ambienti istituzionali e del partito fioccano le illazioni, mentre l'eminenza grigia del segretario, Andrea Bottini, e la moglie Anna si arrovellano sul perché della fuga e sulla possibile identità di un eventuale complice. E' Anna a evocare il fratello gemello del segretario, Giovanni Ernani, un filosofo geniale.

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Il dittatore / regia di Larry Charles ; soggetto di Sacha Baron Cohen ; sceneggiatura di Sacha Baron Cohen, Alec Berg, David Mandel, Jeff Schaffer ; fotografia di Lawrence Sher ; musiche di Erran Baron Cohen ; interpreti: Sacha Baron Cohen, Ben Kingsley, Anna Faris ... [et al.]. - 2012.

Beffardamente ispirato al romanzo Zabibah and The King di Saddam Hussein, il film racconta le eroiche imprese di un generale dittatore, Haffaz Aladeen, despota egocentrico ed ottuso, che cerca di sventare la minaccia della democrazia nel suo paese, l'immaginario Stato africano del Wadiya. Aladeen è comicamente rappresentato come un convinto anti-occidentale, antisemita, amante della guerra e delle belle donne, con cui ha formato il suo esercito personale. Mentre si trova ad un congresso Onu a Manhattan, dove si reca poiché è stato invitato dalle Nazioni Unite a dimettersi, rimane vittima di una congiura ordita dallo zio Tamir, che lo fa rapire e lo rimpiazza con un sosia ancora più idiota, nell'intento di controllare il paese. Riuscito a fuggire, vaga per New York assaporando le libertà della democrazia e fa amicizia con alcuni personaggi che lo aiuteranno e cambieranno il suo modo di vedere il mondo, tra le mille peripezie per riprendersi il potere.

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Le idi di marzo / diretto da George Clooney ; sceneggiatura di George Clooney, Grant Heslov e Beau Willimon ; tratto dall'opera teatrale "Farragut North" di Beau Willimon ; direttore della fotografia: Phedon Papamichael ; musiche di Alexandre Desplat ; interpreti: Ryan Gosling, George Clooney, Paul Giamatti ... [et al.]. - 2011.

Il protagonista della vicenda è Stephen Meyers giovane e spigliato addetto stampa che si è unito alla campagna elettorale del governatore della Pennsylvania Mike Morris. Quest’ultimo, in competizione con il senatore dell’Arkansas Ted Pullman, vorrebbe accaparrarsi la fiducia dell’influente senatore Franklin Thompson poiché gli garantirebbe la vittoria. Quando un collaboratore del rivale politico, Tom Duffy, chiede a Meyers un incontro segreto, il giovane accetta sperando di poter ottenere ulteriori informazioni sulla campagna elettorale di Pullman. Duffy propone al collega rivale di unirsi al suo team, e gli rivela che Pullman ha intenzione di ottenere la sua vittoria offende il posto di segretario di Stato a Thompson. Spinto dai suoi fervidi ideali e dalla fiducia che ripone in Morris, Meyers rifiuta categoricamente e rivela le informazioni apprese durante l’incontro al suo superiore Paul Zara. Nel frattempo, il ragazzo intreccia una relazione con la stagista Molly Stearns la quale, tuttavia, nasconde un inaspettato segreto. Sebbene Meyers avverta le prime avvisaglie della corruzione e del marciume che si nasconde dietro i sorrisi smaglianti e le parole cariche di benevolenza di Morris, il ragazzo è ancora troppo attaccato ai suoi ideali per poter accorgersi che sta per essere risucchiato dal cinico meccanismo della politica e avrà una sola possibilità per salvarsi.

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Gli onorevoli / regia: Sergio Corbucci ; sceneggiatura: Bruno Corbucci , Giovanni Grimaldi, Renato Mainardi ... [et al.] ; soggetto: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi ; [fotografia: Enzo Barboni] ; musica: Armando Trovajoli ; interpreti: Totò, Franca Valeri, Peppino De Filippo ... [et al.]. - 1963.

Antonio la Trippa, monarchico romantico, cerca di ottenere voti per le elezioni nel suo paese natale. In casa e in città, però, nessuno gli dà credito e Antonio è addirittura costretto a fuggire, così deve abbandonare il suo sogno. L'onorevole Bianca Sereni, del centro moderato, durante la campagna elettorale, si innamora di un giovane scapestrato che finisce per sposare: perde le elezioni ma ha trovato marito. Il senatore Rossani-Breschi, di destra, conduce la sua campagna elettorale in modo salottiero, ma viene coinvolto nel gioco del figlio; trascinato nel ridicolo dovrà ritirarsi. Un giovane intellettuale di sinistra rinuncia ad ogni ambizione politica appena dall'America gli viene offerto un vantaggioso contratto. Il professor Mollica, di estrema destra, spera di conquistare l'elettorato con un discorso alla TV, ma, travolto da uno strano regista, finisce tra un gruppo di ballerine.

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L'onda / regia: Dennis Gansel ; tratto dal racconto di Todd Strasser ; sceneggiatura: Dennis Gansel, Peter Thorwarth ; direttore della fotografia: Torsten Breuer ; musiche originali di Heiko Maile ; interpreti: Jurgen Vogel, Frederick Lau, Jennifer Ulrich ... [et al.]. - 2008.

Ambientato in Germania, racconta le vicende del professor Rainer Wenger che, durante una settimana di laboratori scolastici sulle diverse tipologie di governo, deve affrontare con la sua classe il tema dell'autocrazia, pur essendo lui un ex rockettaro anarchico. Inizia così con i suoi studenti un esperimento realistico sul regime dittatoriale, durante il quale ognuno dovrà rispondere solo e unicamente agli ordini del professore. La classe del professor Wegner inizia a vestirsi in modo uniforme, segue le linee gerarchiche stabilite dal professore e diventa sempre più compatta e unificata. Tale unione e senso di appartenenza a un gruppo forte diventeranno, però, sempre più pericolosi, alimentando atti vandalici e discriminatori all'interno e fuori dall'ambiente scolastico. è così che l'innocente esperimento del professore perde il controllo fino a rivelarsi temibile e fuori controllo, più di quanto Wenger avesse mai potuto immaginare.

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Tutti gli uomini del presidente / un film di Alan J. Pakula ; dal libro di Bob Woodward e Carl Bernstein ; sceneggiatura di William Goldman ; fotografia di Gordon Willis; musiche di David Shire ; interpreti: Robert Redford, Dustin Hoffman, Martin Balsam ...[et al.]. - 1976.

Tutto ha inizio una sera del 1972, quando cinque uomini vengono fermati mentre si trovano nella sede del Partito Democratico a Washington, in uno degli edifici del complesso residenziale Watergate. Il mattino seguente un reporter del Washington Post va in tribunale per scrivere dell'udienza, scoprendo che uno degli incriminati lavora in realtà per la CIA. Comincia così a sospettare che ci sia un legame tra l’episodio e la campagna elettorale per la rielezione di Richard Nixon come presidente degli Stati Uniti. Non è il solo a nutrire dubbi in merito: anche un collega giornalista, si mette a indagare sulla questione. Sebbene il caporedattore avrebbe preferito che l’inchiesta fosse condotta da cronisti più esperti, il responsabile della cronaca locale fa sì che a occuparsene siano i due giovani reporter. Indagare negli ambienti governativi non è affatto facile, soprattutto a causa dell’eccessiva omertà diffusa tra gli uomini al potere. Nonostante tutte le prove sembrino collegare la vicenda alla Casa Bianca, Bernstein e Woodward non sono capaci di trovare un legame con il Partito Repubblicano. Nel frattempo la grande stampa, tra cui anche il New York Times, sceglie di non occuparsi dell’inchiesta, rallentando non poco i due giornalisti che sono costretti a rivolgersi a un misterioso informatore di redazione soprannominato "Gola profonda”. Grazie alla loro determinazione, i cronisti cominciano a intrecciare tutte le tessere del puzzle.

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Todo modo / un film di Elio Petri ; ispirato all'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia ; fotografia Luigi Kuveiller ; musica Ennio Morricone ; interpreti: Gian Maria Volontè, Mariangela Melato, Marcello Mastroianni ... [et al.]. - 1976.

Durante una misteriosa epidemia che miete molte vittime, in un albergo-eremo-prigione post-moderno denominato Zafer arrivano numerosi capi politici, grandi industriali, banchieri e dirigenti d'azienda, tutti appartenenti alle varie correnti del partito di governo, la Democrazia Cristiana. Si ritrovano per gli annuali ritiri spirituali di tre giorni per espiare i reati di corruzione e altro che sono soliti praticare. Gli esercizi sono praticati sotto la guida dell'ambiguo Don Gaetano, un prete molto influente ma corrotto, che domina tutti i presenti. All'interno di questo luogo, in realtà dovrebbe avvenire una sorta di rinnovamento del partito, della propria struttura, dei propri vertici, dei propri interessi al fine di mantenere il potere nel Paese. Tra litigi continui e violenti, accuse reciproche e poca pratica spirituale, si sviluppa una serie di delitti apparentemente immotivati che eliminano uno alla volta i personaggi di primo piano del partito. Tra i numerosi personaggi, c'è il Presidente, cioè il capo politico, conciliante, bonario, che mira ad accontentare tutti, ma che segretamente è animato da un'infinita sete di potere e di dominio.

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Il regno / un film di Rodrigo Sorogoyen ; sceneggiatura di Isabel Pena e Rodrigo Sorogoyen; interpreti: Antonio De la Torre, Monica Lopez, Jose Maria Pou … [et al.]. - 2018.

Manuel Gómez Vidal è un carismatico politico che nella vita ha tutto: successo, ottima posizione sociale, il calore della famiglia e molti amici intorno a sé. È il braccio destro del presidente Frías ed è rispettato sia nel privato che sul lavoro, ma Vidal è anche un uomo corrotto che sfrutta la sua posizione politica per ottenere denaro illegalmente insieme ai suoi colleghi di partito. Quando uno di questi, Gallardo, viene accusato di frode e corruzione e infine arrestato, Manuel proverà a coprire il misfatto, sperando che la polizia non cerchi nuove prove. Ma dopo che alcune conversazioni personali trapelano, la sua reputazione ricca di onore cade miseramente. Per salvarsi dalla crisi, il partito lo abbandona in questa situazione, cercando di tutelarsi in vista delle prossime elezioni. Lo stesso Frías prende le distanze da Manuel per mantenere pulito il suo nome, mentre il resto dei colleghi gli scarica addosso ogni colpa. Ormai solo e infangato, il politico inizia a porsi delle domane e giunge a una soluzione: qualcuno di molto vicino a lui ha rilasciato informazioni alla polizia. Fin a che punto sarà disposto a spingersi pur di salvare la sua posizione?

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